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Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
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28 gennaio 2011

Sallusti - Santanché: la coppia più bella del mondo

Dio li fa ... e tra di loro si accoppiano !!
Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole - Indro Montanelli

Sallusti, lo spudorato
Feltri, che ha un minimo di malvagia intelligenza, certe cose le scrive ma non le dice.
Sallusti è il classico giornalista da P2, quello che denuncia l'inesistente in base alla teoria piduista: parlane e scrivi anche se non è vero, qualcosa rimarrà sempre.
Vedete per scrivere contro la mafia o il potere ci vuole coraggio, ci vuole passione ed argomenti, tre cose di cui sicuramente Sallusti è sprovvisto.
Fa parte di quella categoria di giornalisti da sottobosco che sino ai primi anni '80 non trovavano lavoro nemmeno al Secolo o al Borghese. Diciamo il filone dei Belpietro, Porro, Giordano e compagnia. Veneziani no, è uno che sa scrivere, di destra ma argomentato.
Per scrivere il falso o montare casi che non esistono, inventarsi improbabili scheletri nell'armadio di Di Pietro, non ci vuole coraggio, basta ed avanza essere spudorati.
Della corte di giornalisti senza tessera ma piduisti è quello venuto peggio, il ghigno di Belpietro ormai è diventato famigliare, a modo suo è famoso,  è una icona di Annozero. Un po' monotono, monocorde, spudorato quanto basta, senza di lui Annozero non sarebbe lo stesso.
Porro ha il sorriso ebete  e ripete quello che dice Belpietro, possibilmente fuori tema e quando non ha argomenti dà del cretino, materia nella quale è un autentico esperto. Quando ha dato del cretino a Travaglio la mia reazione è stata immediata: mai vantarsi. Lui l'ha detto da vanitoso, si vanta della sua cretinità e la battuta sull'aspirina, fuori tema anche quella, deve averla rubata al Bagaglino. Eppure, in qualche modo, hanno sfondato, sono conosciuti, fanno polemica.
Certo non possiamo pretendere che siano ai livelli di Mavalà, quello è insuperabile come le scatolette, spudorato come nessuno. Nella sua carriera ha più perso che vinto, le sue leggi sono state cancellate una per una, in coppia con Angiolino non ne hanno indovinata una, hanno sempre inciampato sull'incostituzionalità. Però è spudorato, si presenta e parla come se avesse la verità in tasca, la visione giusta di una legge è sempre la sua, insomma un perdente di spessore e di successo.
Sallusti è l'eterno secondo, appare in tutte le televisioni possibili ed immaginabili, ma non sfonda. Le colpe non sono tutte sue, lo devo riconoscere, lui ci mette la faccia e la spudoratezza ma se la presentatrice di canale 5, in genere la Barbara, lo presenta come editorialista del giornale non sfonderà mai, tutti penseranno a Feltri. È lo sfigato che mette le bretelle per distinguersi, con scarso successo.
C'è stato un precedente, di eterne promesse mai sbocciate, di spudorati alla vorrei ma non ci riesco, e guarda caso sempre al giornale. Fatte le debite proporzioni, giornalisticamente non vorrei bestemmiare, ci fu il caso di Mario Cervi, vice direttore di Montanelli.
Finchè rimase sotto vento, dietro Montanelli, ebbe una certa notorietà, scrisse anche dei libri con il Maestro, quando spinto dalla presunzione volle volare da solo, scomparve. Si e' fatto superare persino da Belpietro.
Sallusti è uguale, primo nella spudoratezza è sempre fuori dal podio delle penne del regime, i servitori del Caimano. Gli scribacchini del minculpop.
L'unico che può farlo diventare un tronista è Santoro, dovrebbe invitarlo più spesso, è giusto che la massa conosca la feccia del giornalismo di regime.

Le frasi celebri
"La verità, il di­ritto, la dignità di uomini e donne non contano. Centi­naia di frasi, prese a caso da migliaia di ore di intercetta­zioni, il cui contenuto non solo non è verificato ma che in molti casi è ambiguo e contraddittorio, sono sta­te date in pasto all’opinio­ne pubblica con il solo in­tento di provocare choc, in­dignazione, destabilizzazione politica"
"Leggendo le carte, ades­so è chiaro che cosa è suc­cesso. Un potere (...) ha semplicemente spiato per mesi un altro potere".
"Su questa accozzaglia di parole è stato montato un processo che ricorda quel­lo dell’inquisizione. Il giudi­zio morale si trasforma in accusa penale. Da parte di magistrati e uomini dell’in­formazione che rivendica­no la libertà di fare di notte nei loro letti ciò che meglio credono senza guardoni di Stato tra i piedi. Questa non è giustizia, è spazzatura e pure della peggiore".
"Se un uomo a 37 anni non può pagarsi il mutuo è colpa sua: vuol dire che è un fallito"

Dopo i servizietti al Caimano su Dino Boffo, ex direttore dell’Avvenire, sulla casa di Montecarlo, sulla Marcegaglia, ecco l'ultimo sugli amori privati della Boccassini di trentanni addietro.

Nata il 7 aprile del 1961 a Cuneo, Daniela Garnero alias la Santanchè, non appena è riuscita a fuggire dal rifugio uterino ha sbranato un’ostetrica perché aveva i capelli rossi e perciò era stalinista. Appena maggiorenne, contro il volere dei genitori, si è trasferita a Torino per seguire il corso di laurea in Scienze Politiche. Appassionata più al biglietto verde che alla carta da appendere al muro, solamente ventunenne si è sposata col chirurgo estetico Paolo Santanchè iniziando a lavorare nella società del marito e  nel 1983 ottiene il titolo di dottoressa. Nello stesso anno fonda una società di marketing e pensa bene di farsi pubblicità partecipando al programma televisivo di canale5 W le donne dove strizza l’occhio ad Amanda Lear e ammicca con le labbra che sembrano già due canotti ad Andrea Giordana.
Nel 1995 rivoluziona completamente la sua vita, lascia il marito ed abbraccia la fede di Alleanza Nazionale, ma ancor di più quella del nuovo compagno Canio Mazzaro alias Mr. Pierrel. Nonostante ciò continua ad usare il cognome del primo marito (famoso in tutto il mondo per come ci dà dentro col bisturi) e questo le costerà nel 2007 la rimozione dall’incarico di responsabile del dipartimento Pari Opportunità del partito provocando quindi la rottura con Fini.
Prova ad entrare alla Camera nel 2001 ma non ci riesce per vie dirette, nonostante sia stata candidata nella quota bloccata del proporzionale. Per vie traverse riesce a sedere in Parlamento grazie al seggio lasciato libero da Viviana Beccalossi. Nel 2005 è la prima relatrice donna della Legge Finanziaria nella storia della Repubblica Italiana. Nel 2006 viene rieletta alla Camera dei Deputati nelle liste di AN dalla quale, come detto prima, verrà silurata nel 2007.
La nostra eroina dalla bocca larga nello stesso anno cambia partito e aderisce a La Destra-Fiamma Tricolore diventandone immediatamente portavoce e, sorprendentemente viene candidata premier per le elezioni politiche anticipate del 2008. In una campagna elettorale segnata dal rispetto e dai modi pacati la nostra più che programmi elettorali e modelli di governo da proporre al paese in tempi non ancora così sospetti come quelli odierni chiarisce un concetto: La Figa has the power. Danielina infatti, in pieno periodo di scazzi contro Silvio ha modo di dichiarare ripetutamente: “Berlusconi è ossessionato da me. Tanto non gliela do..., per fare carriera non sono mai scesa a compromessi, non ho mai ceduto, in altre parole non l'ho mai data”…, “nella mia carriera sono stata corteggiata da più donne e ne sono lusingata. Il motivo? La verità è che piaccio alle donne perché sono un uomo”..., Vorrei fare un appello a tutte le donne italiane. Non date il voto a Silvio Berlusconi, perché Silvio Berlusconi ci vede solo orizzontali, non ci vede mai verticali. Nonostante ciò alle politiche non supera gli sbarramenti del 4% e dell’8% ed è quindi disoccupata e pensa di dedicarsi alle opere di bene decidendo di andare a strappare il velo alle donne musulmane che a Milano festeggiavano la fine del Ramadan e conducendo una campagna tolleranza zero verso l’Islam. Impavida e anche un po’ coglionazza in quel salotto da bene che è Domenica cinque durante una discussione con l’imam di Segrate dichiara:  Maometto aveva nove mogli, l'ultima era una bambina di nove anni. Maometto era un poligamo e un pedofilo!.
Avendo capito che senza Berlusconi per lei non ci sono né messe né poltrone cerca di pilotare il suo partito verso un affiancamento al PdL non riuscendoci. Si stacca così nell’autunno 2008, assieme ad una cinquantina di membri, da La Destra e fonda il Movimento per l’Italia (MPI) apertamente berlusconiano (ah, la coerenza!). Ospite ovunque, reginetta di ogni trasmissione dove si sente libera di abbaiare tutta la sua ignoranza e la rinnovata fedeltà a B., il primo marzo 2010 viene premiata con la nomina di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Attuazione del Programma vista la perseveranza con la quale ha portato avanti le sue idee - Il voto a Silvio Berlusconi è il voto più inutile che le donne possano dare. (Daniela Santanchè, 26 marzo 2008). Alle ultime elezioni alla Provincia di Milano è riuscita a piazzare la nipotina Silvia Garnero, classe '84, che dal 6 maggio al 4 novembre 2010 non è mai comparsa nel Consiglio provinciale al quale costa circa 350.000 € l’anno.
In attesa delle prossime mosse della scaltra faina di Cuneo ricordiamo volentieri l’ultima ad Annozero : Santanchè: Lei è un giornalista da poco, infatti l'hanno mandata a New York. Zucconi: Veramente alle mie spalle può vedere la Casa Bianca che come tutti sanno si trova a Washington".

Altre frasi celebri
Sono una delle poche donne politiche italiane che non è strumento del maschio. Sono libera e indipendente nel pensiero. Anzi, credo che sia più capace io a usare Berlusconi che il contrario.
I colonnelli di Fini hanno gli attributi di velluto.
Berlusconi si è apparentato con il peggiore dei traditori, Gianfranco Fini
Noi non siamo un partito moderato, siamo un partito incazzato e con la bava alla bocca, che non darà tregua a chi tradisce i propri valori.

2 commenti:

  1. Anonimo23.3.11

    che dire?io non la reggo proprio e quando la vedo mi viene l'orticaria:è insopportabile,supponente,ignorante,serva del ...padrone.la vedo bene con sallusti perchè dio li fa e poi li accoppia
    emilia

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  2. Anonimo27.5.11

    Bel post.
    Solo una cosa, cambia colore allo sfondo e alle parole è una guerra leggere i contenuti..

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Ti ringrazio, Victor

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