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Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
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20 gennaio 2011

FINCHÉ C’È LUI SI MANGIA

“FINCHÉ C’È LUI SI MANGIA” è la frase chiave di questa inchiesta e (forse) dell’intero berlusconismo che ci affligge da un quinto di secolo. La pronuncia al telefono Ruby, l’unica dotata di una testolina raffinata, in questa storia di sordide erezioni della psiche. Perché “finché c’è lui si mangia” è quello che si ripetono centinaia di suoi sudditi – scovati nelle periferie esentasse della nazione – incoronati addirittura ministri o deputati. E tutti gli Anemone, i Balducci, i Verdini, i Brancher, cresciuti alla sua ombra. E i Previti, i Dell’Utri, i Tarantini, fornitori d’ogni servizio utile alla sua immunità diurna e notturna.
Ma c’è in quella frase anche un destino. Che già trapela in quell’altra memorabile sequenza di losche intenzioni contabilizzate nella telefonata tra Lele Mora ed Emilio Fede (“Gli chiediamo un milione e due: tu tieni, otto, io quattro, d’accordo ? ”, “Magnifico, magnifico direttore!”). perché quando tutto il cibo più succulento sarà finito, resterà direttamente lui da mangiare, il suo ultimo involucro. Ma non nel rito eucaristico della carne e del sangue, bensì in quello più prosaico di chi sputerà nel piatto dove ha appena finito di mangiare, e farà finta di nulla. (dal Fatto Quotidiano)
Perché il punto è proprio questo: un nugolo di ruffiani e prosseneti di ogni risma, senza arte nè parte, ha sguazzato per anni all'ombra del sultano ottenendo privilegi, favori e ricchezza a prescindere dal merito e dalle capacità personali, alla faccia della così tanto sbandierata meritocrazia. L'unico criterio di giudizio per meritarsi la benevolenza del capo è stata la cieca e acritica adesione ai suoi voleri e la disponibilità piena e totale a sostenerlo senza se e senza ma. Tale adesione interessata e opportunistica ha fatto crescere il suo potere consentendogli di mistificare fino all'inverosimile la realtà, rendendo verosimili a molti le sue bugie. 
Sono ruffiani/e consapevoli che a lui devono tutto: soldi, potere, benefici. Gli rimarranno a fianco finché potranno trarne vantaggi e al momento opportuno lo molleranno e saranno quelli che, per riciclarsi, saranno capaci di dirne peste e corna.
E più sarà stato lo scarto tra quanto hanno detto e fatto per il padrone e quanto pensavano e sentivano, tanto maggiore sarà la veemenza dei loro attacchi postumi.
A me, se devo dirlo, fanno più schifo di lui medesimo. 

Quando sento persone capaci e intelligenti parlare in TV come parla Maurizio Lupi, capisco fino in fondo l'appecoronarsi dei più mediocri.

Alcuni titoli di giornali e dichiarazioni:

Iva Zanicchi
Perché devo credere a tutte queste troiette, puttanelle che sono in giro e non al mio presidente? Silvio può andare a letto anche con una capra
Ma non era stata lei a dire da Santoro?: «Berlusconi? proviamolo». «E se non va bene gli diamo un calcio in culo».
Ancora vuole provarlo? Cosa deve dimostrarci ancora?

Finocchiaro: Non si comprende come una persona incapace di darsi limiti, in preda a istinti e pulsioni incontrollabili, soggetta a ricatti incresciosi, possa esercitare con dignità ed onore le funzioni di premier

Deputate Pd: Che pena quelle del Pdl costrette a difendere il capo
 

Vada via o farà la fine di Ben Ali Il Terzo Polo si prepara al voto

E Ruby esultò per il voto di fiducia: Se resta, io mangio

Libertà e Giustizia: Zagrebelsky - Berlusconi scapperà come Craxi

 
IL CAIMANO SUL LETTINO
Perversione “narcinista ”: è narciso e cinico



O DIMISSIONI O VOTO - Terzo polo disposto a sostenere il governo se il premier se ne va
Gianfranco Fini: È l’unico che si diverte

Il processo è inevitabile

Il Fatto Quotidiano: PER IL CAVALIERE IMPOSSIBILE RICORRERE A UN LEGITTIMO IMPEDIMENTO VALIDO

Avvenire: Mondo cattolico compatto: occorre fugare ogni ombra

Famiglia Cristana: Le notti di Arcore


Nella richiesta di autorizzazione presentata alla Camera dai magistrati milanesi un affresco squallido e sconvolgente.

Berlusconi: Non andrò dai giudici; punire quei pm


Il popolo indignato


Il sistema Berlusconi secondo Il New York Times Sordido mondo di orge e ricatti

La divisa è un simbolo, non va offesa Indignati i sindacati di polizia

E al cinema sbarca il film porno sul Presidente
Bunga Bunga Presidente, porno parodia dell'epopea del Cavaliere di Harcore





MicroMega: Niente messa contro il degrado della politica e la complicità della Chiesa. L’appello alla ‘disobbedienza civile clericale’ di don Aldo Antonelli

L'espresso: Vaticano, basta omertà di Lara Crinò

La gerarchia ecclesiastica cerca nella politica favori, appoggi e finanziamenti. Per questo non ha il coraggio di pronunciarsi sulle vicende di Berlusconi. Ma così i fedeli non ci seguono più. La durissima denuncia di don Giovanni Nicolini, prete del carcere di Bologna

MicroMega:  Il Puttaniere e l’oltraggio quotidiano alla Costituzione. Ora basta!

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