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Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
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22 ottobre 2016

REFERENDUM: BASTA UN SI O SERVE UN NO ?



Due eserciti in campo, più sui social che nella realtà, che attaccano senza esclusione di colpi l'avversario di turno, mentre il Paese va a catafascio senza possibilità di riscatto.
Si combatte ferocemente per sostenere le ragioni di un SI o un NO senza, spesso, conoscere la posta in campo.
Un campione che ha impostato la sua azione politica sul conflitto permanente con tutte le categorie che, di volta in volta, hanno ostacolato la sua ascesa al potere, ha deciso di affidare alla sua Riforma Costituzionale e al conseguente Referendum la funzione di Giudizio di Dio sul proprio operato e sulla sua stessa persona. 
Dall'altra parte un composito schieramento che raccoglie tutte le opposizioni sostenute da illustri costituzionalisti che, mentre discettano sul merito della riforma di per sé confusa e non in grado di snellire il procedimento legislativo, sembrano covare il retro-pensiero di usare il Referendum per azzoppare il premier e rimescolare le carte.
In mezzo sta una popolazione  spesso incerta e frastornata, divisa in fazioni come allo stadio, che fa il tifo per l'uno o per l'altro schieramento. Con strascichi di ostilità fra posizioni diverse anche all'interno delle famiglie. 
Fino al 4 Dicembre assisteremo a un'escalation di aggressività polemica, con il premier che prometterà mari e monti per quanti 'basta un sì' e gli altri che sostengono 'l'Italia giusta vota no'.
Comunque finirà, saranno sfracelli e penso che, a parte una minoranza di elettori che esprimerà un voto consapevole sul merito, i più daranno un giudizio pro o contro Renzi, le sue riforme e il suo modo di governare. 

A scanso di equivoci, io voterò NO perché la riforma mi sembra confusa, pasticciata e non in grado di ottenere i risultati annunciati dai proponenti.
Ma non nascondo che nutro la speranza che il NO serva anche a riportare con i piedi per terra questo Esecutivo tanto autoreferenziale in modo che, finalmente, esca dalla propaganda demagogica e cominci ad affrontare i reali problemi del Paese. 

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