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12 ottobre 2010

UN PAESE SENZA PROSPETTIVE, UN PAESE SENZA FUTURO

Il nostro Paese è destinato a una lenta e progressiva regressione per due fondamentali ragioni: l'emigrazione intellettuale giovanile e la disuguaglianza morale, giuridica, politica, sociale ed economica della donna rispetto all'uomo.
Non c’è dubbio che l’emigrazione intellettuale rappresenta la più grave perdita di ricchezze, la sciagura peggiore che possa capitare ad una comunità, poiché questa è costretta a rinunciare alle sue personalità migliori, alle intelligenze più pronte e vivaci, a privarsi dei suoi figli più capaci e brillanti, quindi delle risorse più preziose. Per capire le ragioni di una generazione che fugge, leggi le parole di Morfina.
Hanno più di 25 anni e meno di 40. Sono nati quando l’Europa era già unita.
Hanno fatto l’Erasmus, il Leonardo, il Placement o, semplicemente, si sono spostati per cercare un lavoro e imparare un’altra lingua. Hanno vissuto il boom delle linee aeree low cost, scoperto com’era facile viaggiare senza cambiare i soldi, imparato a muoversi come palline di flipper da una parte all’altra del Vecchio Continente spinti da un’irrequietezza esistenziale, personale, professionale, affettiva. Molti hanno deciso di fermarsi all’estero per lavorare. Sono italiani e vivono altrove. Altrove dall’Italia.
Lo stesso discorso vale per le condizioni disuguali in cui è tenuta ancora la donna nel mondo del lavoro, nella famiglia, in politica e nella società.
La questione delle pari opportunità rimane un problema aperto che non sembra trovare reale e autentico riconoscimento da parte del maschio ex dominante, incapace di un approccio positivo alla tematica. Pari Opportunità: ITALIA PEGGIO DEL MALAWI
Non fisserei una data esatta (gli anni Sessanta o i Settanta, chissà?) ma, fatto sta, le donne nel mondo, in occidente, in America, perfino in oriente sono orrmai uscite di casa. La selvaggina ha lasciato la tana ed ha, coraggiosamente affrontato il cacciatore. A suon di cortei, di libri, di organizzazioni femminili e/o femministe. A suon di leggi ma e soprattutto, a suon di presenza nel mondo del lavoro, della culltura, della scienza, dell'organizzazione sociale, della politica. Ora che tutto questo patrimonio viene fuori e si afferma, l'uomo quasi sente di non essere all'altezza di fronteggiare, di incontrare la grande onda del femminile. Perciò si ritira, fugge, nega alle donne l'anima e il corpo. (da Il Portale delle Donne)
Finchè il sogno coltivato dalle nostre ragazze sarà quello di trovare uno spazio in TV, affascinate dalla convinzione di avere soldi e successo solo attraverso un'effimera, bella  presenza senza il supporto dell'impegno e dello studio; finchè i nostri ragazzi penseranno di costruire il loro futuro tramite la partecipazione al Grande Fratello, sarà difficile dare alla fuga dei cervelli e al tema delle pari opportunità l'importanza che meritano.  
Ma questi sogni, purtroppo, sono favoriti e sostenuti dalla mancanza di progetti e prospettive di una società miope che si affida a una politica cieca.

Visita i seguenti siti:
Vivo altrove

Cervelli in fuga
Il Portale delle Donne

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