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02 novembre 2011

La tempesta perfetta sull'Italia che affonda

Crolla Piazza Affari: -6,8%. Perdite pesanti in tutti i comparti, sospensioni per i bancari. Banche in caduta libera, come e più che nel resto d'Europa. Mentre l'indice Ftse Mib perde oltre il 6,8%, i principali istituti di credito quotati sono stati sospesi per eccesso di ribasso. 
Lo spread tocca 459 punti, al 6,29% il rendimento dei Btp. L'Italia paga per finanziarsi a dieci anni oltre il 6% di interessi l'anno contro l'1,8% della Germania. 

La casa brucia. L’Italia è a un passo dalla prospettiva del default. La Bce ha ripreso a comprare titoli italiani, crollano le azioni in Borsa, risale l’inflazione, il tasso di disoccupazione è cresciuto all’8,3 per cento e proseguirà in salita con la cassa integrazione che via via esaurirà la sua funzione per lasciare sul campo la perdita di migliaia di posti di lavoro; un giovane su tre, infine, non ha un’occupazione. 

Berlusconi promette misure in tempi rapidi. Napolitano, invece, affida il suo pensiero ad una nota affermando come ormai improrogabile l'assunzione di decisioni efficaci nell'ambito della lettera di impegni indirizzata dal governo alle autorità europee. Aggiunge che nell'attuale, così critico momento il paese può contare su un ampio arco di forze sociali e politiche consapevoli della necessità di una nuova prospettiva di larga condivisione delle scelte che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall'Italia. Il capo dello Stato ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi di tale prospettiva.

Abi, Alleanza delle cooperative, Ania, Confindustria, e Rete imprese Italia rivolgono al presidente del Consiglio un appello forte: Verifichi se ci sono le condizioni affinché questo governo e questa maggioranza possano assumere immediatamente le misure che sono necessarie per ripristinare la fiducia nell'Italia da parte dei mercati, dell'Unione europea e della Comunità internazionale. Ne tragga altrimenti le conseguenze e lo faccia rapidamente, nell'interesse dell'Italia. Se ciò non avverrà, il Governo si assumerà una responsabilità storica nei confronti degli italiani e di tutta la comunità internazionale. L'attuale condizione è insostenibile per l'Italia e per gli italiani. Non possiamo continuare ad assistere alla corsa degli spread e al crollo dei valori azionari. Non possiamo correre il rischio di perdere in poche settimane ciò che abbiamo costruito in decenni di lavoro. Non si possono più negare i rischi, non si può più dire che non c'è fretta, non si possono più privilegiare considerazioni di modesto cabotaggio politico rispetto all'esigenza primaria di salvare l'Italia. Il tempo è scaduto. I danni sono già ingenti. Dobbiamo arrestare l'emorragia.

Sul fronte sindacale, la Cgil affida a una nota il suo pensiero: Alla profonda crisi europea si aggiunge una ormai drammatica crisi italiana, enfatizzata dalla fragilità e dalla mancanza di credibilità di un governo che sta portando i nostri titoli pubblici ad una situazione di insostenibilità. La pressione esercitata dai mercati non è diretta solo al nostro paese ma è indirizzata verso il governo che è la parte preponderante del problema. Per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, occorre una svolta istituzionale per salvare il paese dalla speculazione internazionale. 

Anche l'opposizione si appella al senso di responsabilità del governo perché lasci favorendo la nascita di un esecutivo in grado di gestire l'emergenza. 

Secondo Cicchitto, invece, solo l'attuale governo può affrontare la situazione perché se esso cadesse, il Pd e i suoi alleati sarebbero molto lontani sul piano programmatico da ciò che richiedono l'Unione europea, la Bce e quant'altro e quindi ci troveremmo a fare i conti con un autentico salto nel buio.

Gli Italiani tutti, frastornati e sgomenti, assistono impotenti.


In questo momento il problema non è più di destra o sinistra, di vecchi o giovani: è in gioco la salvezza del Paese e nient'altro. A nostro parere, si può ancora raggiungere se si volta subito pagina, si allarga la base parlamentare con una condivisione dell'emergenza, si guarda all'Europa e al Quirinale come punti di riferimento, si restaura con una nuova politica la fiducia dei mercati e soprattutto dei cittadini. 
da La salvezza del Paese, di Ezio Mauro


Ecco il testo integrale della Lettera del governo italiano all’Unione europea. Sembra più il programma di legislatura di un governo appena insediato che l'impegno serio di un esecutivo agli sgoccioli, con una maggioranza incerta, che si appresti a fronteggiare la Crisi Finanziaria. 
Qui sta il bluff.

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