

No, non fanno questo. Loro sostengono il loro diritto-dovere di continuare a governare (si fa per dire). Governare cosa? Come? Per chi? Il premier ha rilasciato una dichiarazione in cui prende atto, graziosamente, del risultato e s'impegna a tenerne conto. Dunque, niente legge sulla privatizzazione dell'acqua, niente centrali nucleari, ma niente leggi ad personam di alcun tipo dopo che i cittadini hanno annullato l'ultimo simulacro di legittimo impedimento che la Corte costituzionale aveva mantenuto in vigore.
Ma non hanno proprio voluto leggere e capire il senso profondo dell'esito referendario? Sarò fazioso ma, a mio modesto avviso, i cittadini hanno voluto dire: ne abbiamo ormai le tasche piene; da questo governo e dalla sua maggioranza non ci aspettiamo più niente di buono per il Paese, perciò sgombrate il campo; iatevenne!
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Invece, il serafico Capezzone - gli occhi a me - dichiara amabilmente che la consultazione si svolgeva su tre temi precisi, che il governo rispetterà l'esito del referendum ed è legittimato a governare; e si augura che la sinistra non strumentalizzi la consultazione popolare. Onore al povero Quagliariello che, partecpando ad un dibattito da Mentana, ha perso la sua grinta studiatamente garbata non sapendo più dove nascondere la faccia e, arrampicandosi sugli specchi, pensando forse ai suoi trascorsi radicali, ha cominciato inopinatamente a balbettare.
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Ti ringrazio, Victor