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03 dicembre 2008

SANTA SEDE CONTRO

Dopo il caso sull'omosessualità, oggi la controversia è sulla Convenzione Onu sui diritti dei disabili. Alla vigilia della giornata internazionale delle persone con disabilità, promossa dalle Nazioni Unite sul tema "Dignità e giustizia per tutti noi", il Vaticano annuncia ufficialmente di non voler firmare la suddetta Convenzione. "La protezione dei diritti, della dignità e del valore delle persone con disabilità - aveva spiegato monsignor Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso l'Onu - rimane una delle preoccupazioni e dei capisaldi dell'azione della Santa Sede, e la Convenzione contiene molti articoli utili" al riguardo. Però, aveva aggiunto, la Santa Sede "si oppone all'inclusione nel testo dell'espressione 'salute sessuale e riproduttiva' perchè in alcuni Paesi i servizi sanitari e riproduttivi comprendono l'aborto, negando dunque il diritto alla vita di ogni essere umano, affermato peraltro dall'art. 10 della Convenzione stessa" e, quindi, "non è in grado di firmarla" (sic).
Ma com'è pensabile che la Chiesa che vanta - almeno quando si rifà alle parole di Gesù - una tradizione e un ministero impegnati nella difesa dei più deboli, dei marginali, dei peccatori, diventi sostenitrice delle posizioni degli stati e dei governi più retrogradi quando si tratta di affermare alcuni principi che sostanzialmente condivide? Nessuno impedisce alla Chiesa di considerare peccato l'omosessualità, ma temere che la depenalizzaziome della stessa consenta di mettere alla gogna gli stati con legislazioni omofobe è una vera aberrazione! La Chiesa può e deve (?) continuare a considerare l'aborto come un abominio, ma può, condividendone il merito, rifiutare la firma alla Convenzione Onu sui diritti dei disabili perchè in alcuni Paesi i servizi sanitari e riproduttivi comprendono l'aborto?
Queste posizioni grottescamente causidiche non possono che avere un solo effetto, quello di isolare sempre di più la chiesa "benedettina" dagli stati con legislazioni civili e democratiche, spingendola in un mortale abbraccio con le posizioni più reazionarie e codine, con buona pace di tanti cattolici impegnati nel sociale e sensibili ai segni dei tempi. Leggi in proposito l'intervista all'ex ministro francese:Lang: che errore

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Ti ringrazio, Victor

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