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Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini. (Giovanni Falcone)
Informazioni personali
Benvenuto nel mio blog
Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
Consiglio, pertanto, di stare alla larga a quanti hanno la testa imbottita di frasi fatte e di pensieri preconfezionati; costoro cerchino altri lidi, altre fonti cui abbeverarsi.
Se vuoi scrivermi, usa il seguente indirizzo: mieidee@gmail.com
30 aprile 2009
Ahi serva Italia!
I versi di Dante rappresentano ancora, in modo efficacissimo, la situazione dell'Italia del nostro tempo.
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Ritengo che Montanelli, quando parlava di vaccino, purtroppo si sbagliava, quantomeno nei tempi della reazione, perchè il morbo impazza ed è già pandemia. Sarà più facile e veloce trovare un vaccino efficace all'influenza suina che a questa peste bubbonica che sta cambiando i connotati al paese, alterandone il DNA e rendendoci ridicoli al resto del mondo.
Comprendo la reazione della signora Veronica che è la persona più credibile, tra noi, nel togliere il velo dell'ipocrisia mostrandoci la realtà vera, quella che i media tendono ad occultare e i "servi" a mistificare.
Oppure aveva ragione Dante e nulla è cambiato da allora, e siamo quelli di sempre, "mutatis mutandis" in peggio?
29 aprile 2009
Quo usque tandem, Silvi, abutere patientia nostra?
- un giovane docente che aveva annunciato ai suoi colleghi durante una cena "Entro dieci anni vinco il Nobel. Male che vada, sarò ministro" con un ritardo di 13 anni rispetto alla previsione diventi la star più splendente dell'esecutivo Berlusconi. Qua c'è quanto pensano di lui i pubblici dipendenti.
- una Gelmini qualsiasi, che si sposta da Brescia a Reggio Calabria per diventare avvocato, diventi ministro alla P.I. (+ Ricerca e Università) e sieda al posto occupato in altre epoche, ormai remote, da Antonio Segni, Gaetano Martino, Franco. M. Malfatti, Franca Falcucci, Tullio De Mauro; e andando più indietro, Franceso de Sanctis, Michele Coppino, Pasquale Villari, Vittorio E. Orlando, Benedetto Croce. Ecco chi è la Gelmini e come diventò avvocato.
- una tal Mara Carfagna diventi ministro alle pari opportunità. Ecco come la vedono le donne e cosa pensa di lei Filippo Facci, giornalista d'area.
- un giovane avvocato, seppur brillante, Angelino Alfano, diventi ministro guardasigilli e sieda al posto occupato in altre epoche, ormai remote, da Aldo Moro, Giuliano Vassalli, Virginio Rognoni, Giovanni M. Flick; e andando più indietro, Giuseppe Zanardelli, Emanuele Gianturco, Vittorio E. Orlando. Il suo primo provvedimento è stato Il lodo Alfano che Gerardo Ambrosio commenta con l'editoriale la legge non è più uguale per tutti,
- una donna, moglie e madre definisca "Ciarpame senza pudore" l'uso delle candidature delle donne che a suo avviso si sta facendo per le elezioni europee. Ma, incauta, si sarebbe fatta ingannare dalla stampa di sinistra. Appare chiaro che, dopo le anticipazioni dei media, non ultima quella di FareFuturo, la Fondazione di Fini, tenteranno di correre ai ripari, per dire poi che erano tutte invenzioni della stampa di sinistra le candidature di veline, conigliette e letteronze. Può darsi che convinceranno ancora chi non ha bisogno di essere convinto, ma solo di credere.
Molti di noi hanno già colmo il sacco! Ma si sa, solo quando la maggioranza delle donne e degli uomini di questo bel paese avranno intravisto una via d'uscita all'attuale sconcezza e avranno detto "stop", allora forse cominceremo a respirare un'aria meno malsana che non è solo questione di eleganza esteriore o di profumi e capelli posticci. O no?
Candidature europee del PDL: "Ciarpame senza pudore" per Veronica Lario
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Tu che ne pensi?
28 aprile 2009
Abruzzo: la realtà e la spettacolarizzazione della realtà
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Una foto al giorno per non dimenticare!
Non si può continuare a strumentalizzare il terremoto e la sofferenza di persone in carne ed ossa a fini di bassa speculazione politico-elettorale.
L'ultimo caso dell'influenza suina in Messico viene affrontato da noi in modo assai discutibile :
- minimizzando la portata dell'infezione;
- minimizzando sul numero degli ammalati e dei decessi;
- sostenendo che l'Italia sarebbe al sicuro (come se si trovassse in una campana di vetro);
- garantendo la disponibilità di una scorta sufficiente di farmaci antivirali (che in realtà al momento non sono disponibili).
26 aprile 2009
Uno, nessuno, centomila ... i travestimenti di Silvio
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzQjum45-GK-mTw5wI7o-FAccZLVy3phFuTToWp0vqu9lw4i8p5IZFnSIHGTZNG9k2Y1pVrhPFPDgu_qfodaNefOnF3Uu3vrKuKQXeAMlTF1eOHjWt6cIo7A6sEjChy6ZwtJTa/s320/berlustrasform.jpg)
Pirandello riprende in questo romanzo i temi della formazione dell’identità, del conflitto tra essere e apparire, della maschera sociale, della prigione delle convenzioni sociali in cui l’uomo è costretto, con la sua ineguagliata spigliatezza, con lo svago e l’umorismo caratteristici di tutta la sua produzione letteraria alla cui base vi sono una acutezza intellettuale e una minuziosità dell’analisi interiore a dir poco geniali.
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"ch'assolver non si può chi non si pente, né pentere e volere insieme puossi"
Dante, Inferno, XXVII, 118-120
L'immagine più verosimile del nostro premier per me rimane quella che ci fornisce Ezio Mauro su La Repubblica, nell'art. del 17 giugno 2008 "Il vero volto del Cavaliere" e quella che appare nell'Unità di oggi "Difetto di serietà" di Concita De Gregorio.
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25 aprile 2009
Per non dimenticare!
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBaMU1hKaqZhtnjKr4ZbsRyawiG20pj6gRZeLpfNqGHYF4kTFyhlqSuIHreInlhx72OREWzsrrnEBk9Lz11NgA7iIVNVh9lZCEwHsriYE60QwFcrAWlSqBrcMTWY1w0zux2dpR/s320/biagi.jpg)
La Festa della Liberazione e le resistenze esemplari della gente comune, "perché la Resistenza non è mai finita, anche oggi c'è sempre da resistere a qualcosa": questo il tema scelto dal giornalista per il suo rientro televisivo, con un occhio agli ascolti e l'animo del cronista, "mi preoccupo di cercare di dire una verità in più di quelle che si dicono, e questo esaurisce la mia parte".
Ci sono le storie: gli operai di Bollate che sono riusciti a rilevare la loro fabbrica dismessa, i "nuovi poveri" che occupano le case a Roma. E un lungo omaggio ai giornalisti morti al fronte, che fosse guerra o terrorismo: Cutuli e Fava, Alpi e Impastato, Casalegno e Baldoni, Alfano e Ciriello. C'è Paolo Rossi, "il signor Rossi" alle prese con i conflitti di un condominio-Paese, dietro i quali si intravedono Aldo Moro e Piazza Fontana, Ustica, Bologna, Calvi e Sindona. Un rientro salutato con grande favore da più parti. L'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, parla di "un giorno di festa per il giornalismo libero" e accoglie Biagi con un "bentornato, maestro". Un auspicio dalla Federazione nazionale della stampa italiana: il rientro del giornalista deve rappresentare "il ripristino della normalità di un sistema dell'informazione radiotv, non solo pubblica, che tuteli i principi del pluralismo", "il potere politico, tutto, impari a rispettare sempre la libertà d'espressione".
Da: La repubblica 22 aprile 2007
Ora e Sempre Resistenza!
LO AVRAI CAMERATA KESSELRING
IL MONUMENTO CHE PRETENDI DA NOI ITALIANI
MA CON CHE PIETRA SI COSTRUIRÀ A DECIDERLO TOCCA A NOI
NON COI SASSI AFFUMICATI
DEI BORGHI INERMI STRAZIATI DAL TUO STERMINIO
NON COLLA TERRA DEI CIMITERI
DOVE I NOSTRI COMPAGNI GIOVINETTI
RIPOSANO IN SERENITÀ
NON COLLA NEVE INVIOLATA DELLE MONTAGNE
CHE PER DUE INVERNI TI SFIDARONO
NON COLLA PRIMAVERA DI QUESTE VALLI
CHE TI VIDE FUGGIRE
MA SOLTANTO COL SILENZIO DEI TORTURATI
PIÚ DURO D'OGNI MACIGNO
SOLTANTO CON LA ROCCIA DI QUESTO PATTO
GIURATO FRA UOMINI LIBERI
CHE VOLONTARI S'ADUNARONO
PER DIGNITÀ NON PER ODIO
DECISI A RISCATTARE
LA VERGOGNA E IL TERRORE DEL MONDO
SU QUESTE STRADE SE VORRAI TORNARE
AI NOSTRI POSTI CI TROVERAI
MORTI E VIVI COLLO STESSO IMPEGNO
POPOLO SERRATO INTORNO AL MONUMENTO
CHE SI CHIAMA
ORA E SEMPRE RESISTENZA!
Questa poesia, nella narrativa dell'epopea Partigiana tra le più celebri, è di Piero Calamandrei, ci consegna a noi per tramandarla ai nostri figli, la definizione piú chiara ed esatta della Resistenza: ``... Patto giurato fra uomini liberi che volontari s'adunarono, per dignità non per odio, decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo''. Questo è anche il nostro augurio, affinchè i giovani sappiano e ricordino in futuro per i caduti di ieri e per coloro che oggi non si arrendono all'incalzante opera di revisione della storia!
24 aprile 2009
Grazie Presidente Napolitano ....
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- "la Costituzione repubblicana non è una specie di residuato bellico come da qualche parte si verrebbe talvolta fare intendere";
- le sue "fondamenta poggiano sui valori maturati nell’opposizione al fascismo, nella Resistenza";
- "i valori dell’antifascismo e della Resistenza non restarono mai chiusi in una semplice logica di rifiuto e di contrasto, sprigionarono sempre impulsi positivi e propositivi, e poterono perciò tradursi, con la Costituzione, in principi e in diritti condivisibili anche da quanti fossero rimasti estranei all’antifascismo e alla Resistenza. Perciò il 25 aprile non è festa di una parte sola;
- "la Costituzione non è una semplice carta dei valori (...) Ma i suoi ideatori mirarono a farne un corpo coerente di principi e norme che avessero, senza eccezione alcuna, “un valore giuridico come direttiva e precetto al legislatore e criterio di interpretazione per il giudice”";
- "la nostra come ogni altra Costituzione democratica è legge fondamentale, architrave dell’ordinamento giuridico e dell’assetto istituzionale. E in quanto tale essa va applicata e rispettata: non una volta per tutte, ma in un processo inesauribile di adesione a nuove realtà, a nuove sensibilità, a nuove sollecitazioni";
- essa ha in comune con gli altri modelli costituzionali dell'occidente democratico "il senso dei limiti che non possono essere ignorati nemmeno in forza dell’investitura popolare, diretta o indiretta, di chi governa";
- "tutte le istituzioni di controllo e di garanzia non possono essere viste come elementi frenanti del processo decisionale, ma come presidio legittimo di quella dialettica istituzionale che in definitiva assicura trasparenza, correttezza, tutela dei diritti dei cittadini".
- "l’esigenza di tenere sempre ben ferma la validità e irrinunciabilità delle “principali istituzioni del liberalismo” come "la garanzia dei diritti di libertà (in primis libertà di pensiero e di stampa), la divisione dei poteri, la pluralità dei partiti, la tutela delle minoranze politiche, la rappresentatività del Parlamento, l’indipendenza della magistratura, il principio di legalità";
- che "tutto ciò non costituisce un bagaglio obsoleto, sacrificabile – esplicitamente o di fatto – sull’altare della governabilità, in funzione di “decisioni rapide, perentorie e definitive” da parte dei poteri pubblici"; che "non si può ricorrere a semplificazioni di sistema e a restrizioni di diritti in nome del dovere di governare";
Grazie ancora per avere ieri ricordato all'Ossario di Forno di Coazze che occorre cellebrare il 25 Aprile "senza svalutare e diffamare, come purtroppo è accaduto e ancora accade, l'esperienza partigiana il cui contributo, piaccia o non piaccia, fu determinante per restituire dignità, indipendenza e libertà all'Italia", con "la consapevolezza e l'impegno a conservare i valori della Resistenza che si sono tradotti nella Costituzione repubblicana, che fu una straordinaria prova di riscatto civile e patriottico del popolo italiano e perciò non può appartenere a una sola parte della nazione''.
Questi concetti che fino a qualche tempo fa sembravano definitivamente acquisiti e non da mettere in discussione, in quest'epoca opaca hanno bisogno di essere richiamati alla mente e al cuore degli Italiani. Grazie Presidente, per averlo fatto con l'equilibrio che deve avere il Capo dello Stato ma con lo spirito, la determinazione e la passione che contraddistinguono un vero democratico.
Credo che in nome di tali principi i veri democratici presto saranno chiamati ad impegnarsi e a lottare in prima persona avendo presente il sacrificio di quanti offrirono o rischiarono la loro stessa vita per lasciarci in eredità un paese libero e civile, contro chi questi principi ha continuato a negare e oggi è pronto disinvoltamente ad appropriarsene.
22 aprile 2009
Esceth Ekos e Paolo Ravasin: figli di un altro dio?
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Per concludere, Esceth Ekos e Paolo Ravasin devono subire le pene dell'inferno perchè figli di un altro dio?
Io lo farò molto presto.
Sul testamento biologico e sul caso Englaro vedi anche:
Quanta violenza sul povero corpo di Eluana!
Sepolta finalmente la povera Eluana
Del testamento biologico e dei "sepolcri imbiancati"
21 aprile 2009
Indro Montanelli e Rita Levi-Montalcini, nel loro centenario ci dicono ancora qualcosa ...
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy9sVncZY4RU7LbHg4Pr0utZzfcd4mBE6S4I3YXDJKKpcdI4vVTT_Ql7k1VHKkZ8bao57ZOBv03kxAvHKsbYVOOATHCRDnmrPMNUi9A__LWYPo4v3D2WRTI_EaZlLXR7LVL8mE/s320/montalcini.jpg)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi29ey7XEx7ZAT_FemGKooj1XLq4ooloxrS7DODCSfQaMn70fbO1sQ2-rsoKtn874ErPfX-oidPsOt38qZ1Ppr-VN2mfixK9eT25EKVui3Qb-N8trxweq5XGd1cw9az6RHHw3T2/s320/montanelli.jpg)
Io li accomuno in questa pagina perchè sono esempio altissimo di intrasigenza e dirittura morale. Ambedue incitano gli Italiani, caduti nel pantano di questa epoca opaca, a sollevare la schiena, a riaprire gli occhi, a riacquistare l' orgoglio dell'appartenenza ad un paese libero, democratico e civile.
Forse, chissà, ispirandoci a questi due grandi Italiani, che hanno onorato il nostro paese con la loro opera e con l'esempio, potremo tornare davanti allo specchio della nostra coscienza senza provare un forte senso di nausea. Chissà!
RITA LEVI MONTALCINI: 100 ANNI ottimamente spesi
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Questo è il frutto della violenta, vergognosa campagna di discredito portata avanti con insistenza da alcuni esponenti politici del centrodestra e da alcuni quotidiani d'area contro la senatrice a vita che, con altri senatori benemeriti, ha sostenuto nella scorsa legislatura il governo Prodi.
Grazie Rita, per quello che sei e che fai.
Gli italiani, quelli di loro che sono ancora capaci di usare il cervello, onorano i tuoi 100 anni e ti augurano di continuare a svolgere ancora a lungo il tuo impegno scientifico, sociale e politico.
20 aprile 2009
In ricordo di Intro Montanelli, dopo 15 anni di vaccino
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- Forse uno dei guai dell'Italia è proprio questo, di avere per capitale una città sproporzionata per nome e per storia, alla modestia di un Popolo che quando grida "forza Roma" allude solo ad una squadra di calcio.
- La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.
- Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.
- I principi restano le idee cambiano in base agli uomini cui vengono date in appalto.
- Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole.
- Un giorno dissi al cardinal Martini: ma non si può scomunicare la televisione, non si possono mandare al rogo un po' di quelli che la fanno?
- Berlusconi è il più grande piazzista del mondo. Se un giorno si mettesse a produrre vasi da notte, farebbe scappare la voglia di urinare a tutt'Italia.
- "Dio non è un maschio" assicura alle femministe Civiltà Cattolica, l'autorevole rivista dei gesuiti, scusandosi "delle tracce di antifemminismo che ancora sono nella Chiesa". Brutto segno quando i teologi si mettono a discutere di sesso. Fu mentre i bizantini si accapigliavano su quello degli angeli che arrivarono i turchi.
- È in corso una iniziativa per l'abolizione, nelle aule scolastiche, della pedana su cui si eleva la cattedra. Il perché lo avrete già capito: l'insegnante deve mettersi, anche materialmente, a livello degli alunni per non lederne la dignità e dimostrare con l'esempio che siamo tutti uguali. Giusto. "La via dell' uguaglianza" dice Rivarol "si percorre solo in discesa: all' altezza dei somari è facilissimo instaurarla".
- Ecco il nostro telegramma di congratulazioni e auguri a Pertini: "Che Dio le conceda il coraggio, Presidente, di fare le cose che si possono e che si debbono fare; l'umiltà di rinunziare a quelle che si possono ma non si debbono, e a quelle che si debbono ma non si possono fare; e la saggezza di distinguere sempre le une dalle altre".
- I nostri uomini politici non fanno che chiederci a ogni scadenza di legislatura un atto di fiducia. Ma qui la fiducia non basta: ci vuole l'atto di fede.
- Il fascismo privilegiava i somari in divisa. La democrazia privilegia quelli in tuta. In Italia i regimi politici passano. I somari restano. Trionfanti.
- Il regime si realizzerà dopo la vittoria del Polo. La prima cosa che farà Berlusconi sarà di spazzare via l’attuale dirigenza Rai per omologarne le tre reti a quelle sue.
- Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
- In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore, quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere un padrone da servire. Lo diceva Mussolini: "Come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?"
- In Italia fu il potere temporale a soffocare negl'italiani la voce della coscienza e a spegnere in loro ogni senso di responsabilità. Ma fu la Controriforma a fornire al prete le armi per accaparrarsi l'una e l'altra: il Sant'Uffizio, le scomuniche e, nei casi estremi, il patibolo. Con questo risultato: l'aborto del "cittadino" e la trasformazione di quello che avrebbe dovuto e potuto diventare un "popolo" in un gregge (come con inconsapevole spudoratezza i preti lo chiamano), e in un gregge di pecore indisciplinate che credono di affermare il loro ribelle individualismo non rispettando il semaforo rosso.
- Io continuo a professarmi uomo di destra: ma la mia destra non ha niente a che fare con quella "patacca" di destra che ci governa.
- Io voglio che vinca, faccio voti e faccio fioretti alla Madonna perché lui vinca, in modo che gli italiani vedano chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, Berlusconi anche al Quirinale, Berlusconi dove vuole, Berlusconi al Vaticano. Soltanto dopo saremo immuni. L'immunità che si ottiene col vaccino.
- La scoperta che c'è un'Italia berlusconiana mi colpisce molto: è la peggiore delle Italie che io ho mai visto, e dire che di Italie brutte nella mia lunga vita ne ho viste moltissime. L'Italia della marcia su Roma, becera e violenta, animata però forse anche da belle speranze. L'Italia del 25 luglio, l'Italia dell'8 settembre, e anche l'Italia di piazzale Loreto, animata dalla voglia di vendetta. Però la volgarità, la bassezza di questa Italia qui non l'avevo vista né sentita mai. Il berlusconismo è veramente la feccia che risale il pozzo.
- Sempre più si diffonde sulla nostra stampa il brutto vezzo di chiamare Andreotti col nome di Belzebù. Piantiamola. Belzebù potrebbe anche darci querela.
- Spero che l'Europa tratti Berlusconi con l'indignazione e il disprezzo che merita.
- Sta arrivando l'uomo della provvidenza. E io, in vita mia, di questi personaggi ne ho già conosciuto uno. Mi è bastato. Per sempre.
- L'unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
- Tocqueville diceva sempre "è nel sonno della pubblica coscienza che maturano le dittature".
Chiagn'e fotte!
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Una foto al giorno per non dimenticare!
La precisazione sul vertice del Pdl tenuto a Palazzo Grazioli per il "grande senso del denaro pubblico e per non spenderlo nelle sue telefonate private" è la chicca che, se non ci fosse da piangere, farebbe sbellicare dal ridere.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxwbcdbyzWkV_rULawy2H920vWhwCFdl33T3bj0Kbp7D3zHoswuaRvCiq1jr69SeV5vqybo1QOMCUA-G52TvzTU-8tKZ3yFUvROQDPbC9gfIpuj0D6ezXq43Ct71zQYMf0MvUA/s320/nondisturbare.jpg)
Risibile poi l'apparentemente equilibrata posizione riguardo al ruolo che dovrebbe avere, a suo dire, la TV pubblica che "non deve fare trasmissioni contro qualcuno: nè contro la maggioranza nè contro l'opposizione".
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Mi viene in mente una frase di Indro Montanelli, l'emblema del giornalista dalla schiena dritta di cui fra due giorni ricorre il centenario della nascita e a cui molti pennivendoli attuali farebbero bene a guardare con rispetto e devozione. Nel 2001, all'inzio del II governo Berlusconi, a proposito del premier diceva: "È il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. È questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l’allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne".
Per parafrasare con un'efficacissima espressione napoletana "chiagn'e fotte!"
18 aprile 2009
A QUELLI CHE IL CANONE RAI - SERVIZIO PUBBLICO ...
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Una foto al giorno per non dimenticare!
- GIU' LE MANI DALLA RAI
- milioni di italiani, ed io tra quelli, accendono ancora i canali RAI e pagano il canone, non per vedere l'isola dei famosi, gli sproloqui offensivi e vergognosi in certi programmi d'intrattenimento, il gossip gratuito e sgangherato con personaggi d'accatto che, se non appaiono in TV a parlare del nulla, non sono nessuno;
- milioni di italiani, ed io tra quelli, accendono ancora i canali RAI e pagano il canone per continuare a vedere qualche buon programma di approfondimento, di comicità e satira intelligente;
- milioni di italiani, ed io tra quelli, gradirebbero che venissro proposti, in orari accettabili, i classici del teatro italiano e straniero, la grande lirica, il cinema d'autore, (e mi fermo qui);
- milioni di italiani, ed io tra quelli, considerano un grave insulto e un'offesa all'intelligenza e alla maturità del cittadino la censura a programmi seri di approfondimento come Anno Zero, Reporter, Che tempo che fa;
- milioni di italiani, ed io tra quelli, considerano intollerabile che il padrone di Mediaset, nelle vesti di capo del governo, decida l'organigramma della RAI (servizio pubblico);
- milioni di italiani, ed io tra quelli, sono convinti che i servizi d'informazione delle TV private, solo perchè non fanno pagare il canone e rimpinzano i telespettatori di ogni sorta di pubblicità, non possano operare fuori da ogni controllo e presentare come notizia la non-notizia o il panegirico del padrone.
- All'onorevole Bonaiuti (Dio lo conservi e poi lo abbia in gloria) che "teme" lo scoppio di Santoro come la rana di fedriana memoria, io dico che non so se Santoro scoppierà, ma tenga per certo che i milioni di italiani di cui sopra sapranno resistere e quando, presto o tardi, scoppierà il suo "bue", il botto sarà tale che, come per miracolo, i sordi udranno e i ciechi riacquisteranno la vista. Allora dalle macerie apparirà chiara a tutti tutta la verità.
17 aprile 2009
Un modo per ricordare Pippo Fava ed Enzo Biagi
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Una foto al giorno per non dimenticare!
Giuseppe Fava, detto Pippo, è stato uno scrittore, giornalista e drammaturgo siciliano, oltre che saggista e sceneggiatore. Fu direttore responsabile del Giornale del Sud e fondatore de I Siciliani, primo vero giornale antimafia in Sicilia, e fu innanzi tutto un ''giornalista di razza'', di quelli di cui oggi si sente sempre più la mancanza.
Fondazione Giuseppe Fava
16 aprile 2009
CENSURATO "ANNOZERO" - Prova finale di un regime che avanza?
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Una foto al giorno per non dimenticare!
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"Si devono rifiutare gli aiuti dall'estero?"
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Una foto al giorno per non dimenticare!
"Si devono rifiutare gli aiuti dall'estero?"
15 aprile 2009
CRISI - TERREMOTO - SALARI E COMPENSI VIP
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Una foto al giorno per non dimenticare!
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Nell'Omelia pronunciata durante la celebrazione del Venerdì Santo, l'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, ha ricordato "il vuoto e lo smarrimento per gli innumerevoli lutti che affliggono oggi le nostre comunità, la nostra città, l'umanità intera". Lutti e sofferenze che "continuano negli occhi e nel cuore del popolo d'Abruzzo che oggi piange seppellendo i propri morti e porta le ferite per la distruzione dei luoghi della vita quotidiana, della propria memoria, della possibilità di un futuro sereno". Il lutto e la sofferenza per la morte di Cristo, prosegue Tettamanzi, "rivivono in famiglie provate dalla precarietà della condizione economica a causa della crisi; nel senso di impotenza, di fallimento, di inutilità di chi ha perso il lavoro pur essendone abile e capace"
Cifre e dati da tenere sotto controllo
Circa 13,6 milioni di lavoratori guadagnano meno di 1.300 euro netti al mese. Circa 6,9 milioni ne guadagnano meno di 1000.
Se il salario medio mensile netto di un lavoratore dipendente è di 1280 euro, quello di una donna è inferiore di quasi il diciotto per cento.
Con la crisi, dunque, anche i top manager piangono, così:
1 ROBERTO TUNIOLI
vp e a.d. Datalogic 8.265.000
2 LUCA MAJOCCHI
a.d. Seat Pg 7.958.000
3 ENRICO PARAZZINI
d.g. Telecom Italia 7.173.000
4 GIANLUIGI GABETTI
c Ifi, p Ifil 6.672.000
5 STEFANO CAO
ex d.g. Eni divisione E&P 6.119.000
6 GIOVANNI CASTELLUCCI
a.d. e d.g. Atlantia vp Impregilo 5.853.264
7 PIER FRANCESCO GUARGUAGLINI
p e a.d. Finmeccanica 5.551.000
8 UGO RUFFOLO a.d. e d.g. Alleanza 5.354.000
9 PIETRO GIORDANO vp Erg 5.090.465
10MASSIMO CASTELLI
d.g. Telecom Italia, d.g. Seat Pg 4.984.785
11 PIETROMODIANO
d.g. vicario Intesa Sanpaolo 4.945.000
12 GIAMPIERO PESENTI
p e a.d. Italmobiliare, p Italcementi
e altre nel gruppo 4.563.970
13MARCO TRONCHETTI PROVERA
p Pirelli & C., p Pirelli Re e altre 4.390.000
14 VALERIO BATTISTA a.d. Prysmian 4.153.520
15 FRANCESCO CALTAGIRONE JR
p. Cementir Holding 4.142.000
16 RODOLFO DANIELLI d.g. Italcementi 4.134.800
17 UMBERTO QUADRINO a.d. Edison 3.854.000
18 FEDELE CONFAONIERI p Mediaset 3.526.825
19MARCO BENEDETTO
a.d. Gruppo L'Espresso 3.464.000
20 ANTOINE BERNHEIM
p Generali, c Mediobanca 3.441.508
21 SERGIO MARCHIONNE a.d. Fiat 3.418.600
22 LUCA CORDERO DIMONTEZEMOLO
p Fiat e Ferrari 3.328.200
23 CESARE GERONZI p cds Mediobanca 3.250.000
24 FULVIO CONTI a.d e d.g. Enel 3.236.308
25 CLAUDE TENDIL
c Generali e p Generali France 3.207.287
26 RENATO PAGLIARO
p cdg Mediobanca, c Rcs 3.207.000
27 NEREO DACCI a.d. Banco di Desio 3.197.494
28 PAOLO SCARONI
a.d. e d.g. Eni, c. Generali 3.188.487
29 ALBERTO NAGEL a.d. Mediobanca 3.150.000
30 ALESSANDRO PROFUMO
a.d. Unicredit 3.048.000
31 GIULIANO ADREANI a.d. Mediaset 3.027.019
32 STEFANO PARISI a.d. e d.g. Fastweb 2.833.500
33 CARLO SALVATORI a.d. Unipol 2.760.000
34MAURIZIO COSTA
vp e a.d. Mondadori, c Amplifon 2.720.400
35 ALCIDE ROSINA p Premuda 2.674.000
36 GIOVANNI PERISSINOTTO a.d. e d.g. Generali,
cdg Intesa Sanpaolo, c Pirelli & C. 2.654.344
37 SERGIO BALBINOT a.d. e d.g. Generali 2.599.792
38 MASSIMO MORATTI
a.d. Saras, c Pirelli & C. 2.586.000
39 VITTORIO TABACCHI p. Safilo 2.579.000
40 ANTONIO CAMPO DALL’ORTO
a.d. Telecom Italia Media 2.556.000
41 GIANMARCO MORATTI p Saras 2.536.000
42 FABIO TACCIARIA
d.g. Gruppo Editoriale L'Espresso 2.474.308
43 GIULIANO ZUCCOLI
pcdg A2A, pEdison, c. Credito Valtellinese 2.449.735
44 CARLO PURI NEGRI
vp Pirelli re, vp Pirelli & C. 2.448.000
45 GUIDO DE VIVO d.g. Mittel 2.423.000
46 FRANCESCO TRAPANI a.d. Bulgari 2.400.000
47 MASSIMO DI CARLO
c e vdg Mediobanca 2.250.000
48 FRANCESCO SAVERIO VINCI
c e vdg Mediobanca 2.250.000
49 JEAN-CLAUDE BLANC
a.d. e d.g. Fc Juventus 2.210.000
50 GIOVANNI BATTISTA MAZZUCCHELLI
a.d. Cattolica 2.184.000
51 MAURIZIO CEREDA
c e vdg Mediobanca, c Ansaldo Sts 2.181.500
52 GIORGIO ZAPPA d.g. Finmeccanica 2.169.000
53 CORRADO PASSERA
a.d. e d.g. Intesa Sanpaolo, c Rcs 2.019.000
54 ALESSANDRO GARRONE a.d. Erg 1.947.000
55 CARLO PESENTI c e d.g. Italmobiliare, a.d.
Italcementi e altre nel gruppo, c Rcs 1.941.900
56 ROBERTO COLANINNO
p Immsi, p e a.d. Piaggio 1.930.000
57 GIAMPIERO AULETTA ARMENISE
a.d. Ubi Banca 1.905.227
58 GABRIELE GALATERI DI GENOLA p Telecom
Italia, vp Rcs, vp Generali, c Italmobiliare 1.848.238
59 ALBERTO RUBEGNI a.d. Impregilo 1.830.211
60 MAURO MORETTI POLEGATO p Geox 1.800.000
61 FRANCO BERNABÈ a.d. Telecom Italia 1.778.000
62 ANDREA RIFFESERMONTI p e a.d. Monrif, vp
a.d. e d.g. Poligrafici Editoriale 1.765.970
63 MARIO CILIBERTO c. Cementir Holding 1.711.000
64 LUCIANO BENETTON p Benetton 1.600.000
65 CARLO BAREL DI SANT’ALBANO
a.d. Ifil 1.569.000
66 DOMENICO DISPENZA
d.g. Eni divisione G&P 1.566.000
67 GIOVANNI BAZOLI p cds Intesa Sanpaolo, p
Mittel, c Alleanza, cds Ubi banca 1.559.000
68 STEFANO ROSINA a.d. Premuda 1.527.833
69 GIANMARIO TONDATO DA ROUS
a.d. Autogrill 1.522.000
70 CLAUDIO GOTTARDI a.d. Safilo 1.512.600
71 PIETRO GIULIANI p Azimut Holdind 1.490.000
72 PIER SILVIO BERLUSCONI
v.p. Mediaset, c Mondadori 1.462.896
73 PIETRO FRANCO TALI p. Saipem 1.443.000
74 GIOVANNI DE CENSI
p. Credito Valtellinese, c. Edison 1.441.000
75 ALBERTO BOMBASSEI
p. Bombassei, c. Pirelli&C., c. Italcementi 1.424.000
76 GIANMARIA GROS-PIETRO
p Atlantia, c Edison, c Fiat c Seat Pg 1.417.000
77 ANTONIO VIGNI d.g. Banca Mps 1.406.264
78MIRO FIORDI d.g. Credito Valtellinese 1.400.000
79 PAOLO PANDOZY
a.d. e d.g. Engineering 1.354.951
80 ENRICO SALZA p cdg Intesa Sanpaolo 1.350.000
81 SERGIO DE LUCA a.d. Ansaldo Sts 1.341.902
82 DANIEL JOHNWINTELER
c Ifil, a.d. Alpitour 1.319.000
83 ALBINOMAJORE
a.d. Il Messaggero, c. Caltagirone, Caltagirone Editore
e Vianini Lavori 1.319.000
84 EDOARDO GARRONE
p Erg, c Pininfarina 1.313.000
85 ALBERTO MOCCHI d.g. Banco di Desio 1.302.988
86 PIERMARIO MOTTA
d.g. Banca Generali 1.294.454
87 LUIGI CLEMENTI p I Grandi Viaggi 1.290.000
88 GIOVANNI RECORDATI
p e a.d. Recordati 1.282.001
89 ANGELO MORATTI vp Saras 1.271.670
90 GIOVANNI CAVALLINI p Interpump 1.258.000
91 FRANCESCO MICHELI
d.g. Intesa Sanpaolo 1.250.000
92 FRANCO MOSCETTI a.d. Amplifon 1.240.000
93 YVES RENÉ NANOT
c esecutivo Italcementi 1.231.900
94 RAFFAELE AGRUSTI
d.g. Generali, c. Rcs, c. Premuda 1.229.692
95 MARCO GIORDANI
c e direttore finanziario Mediaset 1.223.819
96 STEFANO SINCINI d.g. Tod’s 1.195.000
97 GIOVANNI FERRARIO d.g. Italcementi 1.162.000
98 GEROLAMO CACCIA DOMINIONI
a.d. Benetton 1.162.000
99 MARCO FIORI a.d. D’Amico shipping 1.695.000
100 PIER FRANCESCO FACCHINI
c Prysmian 1.156.250
dati tratti da www.ires.it, www.bancaditalia.it e pibblicati su L'Unità e su Il Sole 24ore
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