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Amo riflettere e ragionare su quanto vedo e sento.

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Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
Consiglio, pertanto, di stare alla larga a quanti hanno la testa imbottita di frasi fatte e di pensieri preconfezionati; costoro cerchino altri lidi, altre fonti cui abbeverarsi.

Se vuoi scrivermi, usa il seguente indirizzo: mieidee@gmail.com
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16 febbraio 2013

Perché sto seguendo il Festival di Sanremo


Perché la Formula Fazio funziona: dà modo di ascoltare voci nuove e ben coltivate; offre musiche e testi ben selezionati; evita la sfilata di gnocche, gratuita e fine a se stessa; è straordinariamente innovativa pur mantenendo un legame positivo con la tradizione. 

Perché il tandem Fazio-Littizzetto è efficace, a tratti persino educativo. 

Perché tiene lontani per questa settimana da una campagna elettorale torbida e avvelenata: per fortuna, il venditore di piazza per antonomasia è fuori concorso e messo all'angolo; le sue mercanzie appaiono sempre più per quello che sono, improbabili patacche; le sue TV del cav... rimangono, almeno per una settimana, alla finestra. 

Perché si respira, finalmente, un po' d'aria pulita. 

So bene che fra pochi giorni si tornerà al clima arroventato che conosciamo; so bene che l'esito delle prossime elezioni è incerto quanto mai (ci darà, forse, un parlamento profondamente rinnovato a dispetto del porcellum) e assai difficile la formazione di un governo che ci tragga fuori dai guai. Temo, anzi, che torneremo presto alle urne. 

Ma godiamoci questa pausa felice con due momenti indimenticabili del Festival di Sanremo. 




18 dicembre 2012

La candidatura di Silvio ha una grandissima valenza statistica

Prendo in prestito questa immagine, condivisa in fb dalla mia amica Tina, e la nota che la correda - La candidatura di Berlusconi ha una grandissima valenza statistica. Ci permetterà di stabilire esattamente quanti coglioni hanno cittadinanza italiana - per tornare sul tema delle sue comparsate nei programmi d'intrattenimento delle sue reti  e delle apparizioni programmate sui canali rai e mediaset. 

Oggi, si dice, sarà da Vespa, forse a firmare il solito contratto con gli itagliani. Pare abbia contattato anche Michele Santoro per contrattare un'ospitata in una prossima puntata di Servizio Pubblico. Sembra determinato a saturare tutti gli spazi televisivi disponibili prima che scatti la regola della par condicio. 

Non so se si renda conto che - per quanti sforzi facciano i conduttori suoi dipendenti e insetti vari asserviti - fornire la sua faccia e la sua voce in tv è la più plateale dimostrazione del suo totale fallimento sul piano politico. Per l'incapacità di costruire una vera classe dirigente e una struttura democratica al suo partito, è riuscito a disperderne le forze di qua e di là, in una diaspora di portata biblica. Le riforme liberali che promette sin dal 1994 sono servite esclusivamente come specchietto per le allodole a nascondere le vere e uniche sue urgenze, regolarmente risolte: salvare e avvantaggiare le sue aziende oltreché tentare di salvarsi il culo nei procedimenti penali che lo riguardano. 
Ha saputo sfarinare la maggioranza bulgara, ottenuta grazie al porcellum, nelle elezioni politiche del 2008 interrompendo miseramente quell'invereconda esperienza di governo e passando a sostenere il governo dei tecnici fino all'altroieri, quando gli ha negato la fiducia. Ad Alfano e ai suoi ha fatto fare tante di quelle piroette che mi chiedo come faccia quel bravo ragazzo a resistere ancora non mandandolo a quel paese. Invoca Monti - che di fatto ha appena sfiduciato - a guidare il rassemblement dei moderati mentre ne contesta i provvedimenti di politica economica che ha contribuito ad approvare, e cerca di allearsi con la Lega che vede Monti come fumo negli occhi. 
E quel Brunetta, quello che fino a ieri diceva peste e corna del governo dei tecnici? Si è convertito: Monti è ok, la sua agenda è la nostra. Deve essere il federatore di tutti i moderati

Moderati - così si definiscono. Quanto più appropriato Smoderati Acefali!

Usque tandem? - urlerebbe un cittadino dotato di normali capacità d'intendere. Eppure, ci saranno ancora tanti coglioni che gli daranno il voto!  

La bomba mediatica di Silvio: In tv fino alla par condicio

La più bella del mondo

Quando non è totalmente nelle sue mani, la RAI riesce a proporci eventi e programmi importanti, che sanno unire, educando, l'utile e il dilettevole. 

Ieri sera la performance di Benigni su Rai1 è stata sublime, esilarante il monologo iniziale sull'attualità. Lo hanno seguito 14 milioni circa di spettatori con oltre il 44% di share. 

Sono questi gli eventi che non ci fanno pesare il pagamento del canone. 
Grazie Roberto. 

Intanto a Quinta Colonna, su rete4, tra gli ospiti in studio dicono ci fosse ancora lui, a raccontare la solita, becera solfa. Dopo avere occupato, il giorno prima, il salotto di Barbara D'Urso. E oggi, si dice, sarà da Vespa, forse a firmare il solito contratto con gli itagliani


La sua magia? Convincerci che siamo un unico popolo

13 novembre 2012

Sul confronto per le Primarie del centrosinistra

Più che i Fantastici 5 sembravano cinque scolaretti alle prese con la necessità di condensare le risposte, nel minuto a disposizione, a domande che avrebbero avuto bisogno di maggiore approfondimento. In tale compito la performance di Renzi è sembrata vincente: anche se la lezioncina memorizzata e più volte ripetuta nel suo tour risultava appiccicaticcia. Il più naturale e autentico mi è sembrato Bersani, anche se costretto, nel suo ruolo di segretario di un partito contenitore di posizioni diverse e spesso contrastanti, a non esporsi troppo tra Vendola e Renzi. La Puppato appariva la meno adeguata ad affrontare il grande pubblico e le insidie della diretta; ma ha saputo dignitosamente sostenere le sue convinzioni e tenere testa con garbo al confronto con 4 maschi. Vendola mi è sembrato il più danneggiato a mantenersi nella gabbia stretta dei minuti contati: la sua naturale logorrea ne è uscita un pò mortificata, ma le sue visioni, a tratti poetiche, hanno colto nel segno. Tabacci è apparso come il contabile con le idee chiare e con un organigramma in mente. 

La trasmissione ha mostrato finalmente dei politici che parlano di cose da fare e non si azzannano nei modi sconvenienti e volgari, non più tollerabili, cui siamo stati costretti da anni. 


Ecco tutti i video: 

02 novembre 2012

RAI TV - CANONE E BLACKOUT


Succedeva già ai tempi dell'analogico, adesso anche col digitale terrestre. 
Appena scoppia un temporale seguito da un fulmine e da un tuono, ecco che salta la tv. 


Non tutta per la verità, i canali mediaset resistono, resiste con qualche fermo-immagine anche La7, resistono i nuovi canali, saltano invece tutti i canali RAI, compreso quello di Rainews24. 

Paradossalmente la tv commerciale resiste mentre quella pubblica che paghiamo col canone, quella che dovrebbe assicurare il servizio pubblico va in blackout, un giorno sì e l'altro quasi. E l'interruzione può durare ore e ore, senza avvisi, senza scuse. 

Questo succede in Sicilia dove vivo e mi chiedo se la stessa cosa capita altrove in Italia. E mi chiedo anche se non sarebbe il caso di calcolare e dedurre dal canone quote corrispettive per il mancato servizio.  

Vero è che da troppo tempo ormai la RAI lavora per la concorrenza e che risulta azzardato definirla servizio pubblico. Ma se la sua missione è diventata un'altra, per favore non la interpreti con i nostri soldi! 

16 settembre 2012

Il Caimano ancora in campo

Che il Caimano sogni di acquisire al suo impero mediatico anche la piccola La7 è comprensibile e - dal punto di vista di un gran liberale (?), leader di un partito che si definisce liberale e moderato (?) - logico e ragionevole. Si tratta di una piccola emittente nazionale che vede crescere sensibilmente la sua audience e, di conseguenza, le entrate pubblicitarie; l'unica fuori dall'orbita d'influenza del padrone delle tv commerciali e tuttora controllore di quella di Stato. 
La7 è l'emittente che, mantenendo un profilo equilibrato ed equidistante nel fornire informazione e approfondimenti, dà voce e spazio a movimenti, personalità e gruppi che restano esclusi dai grandi circuiti tradizionali. 

Per l'uomo che non ama il dissenso, che mira ad espandere all'infinito la propria sfera d'influenza, che non ha saputo sfruttare la maggioranza bulgara che il porcellum gli aveva apparecchiato su un piatto d'argento, che deciderà se ricandidarsi o meno solo in funzione della legge elettorale vigente al momento di andare alle urne, una voce non allineata e spesso dissonante come La7 - specialmente se riesce a sfondare il cono d'ombra aprendo spazi alternativi di riflessione - rappresenta una ferita intollerabile da rimarginare al più presto. Ecco perché si accinge ad accaparrarsela direttamente o tramite docili prestanome. 

Quello che rappresenta una gravissima anomalia per la nostra fragile democrazia è che quest'uomo, che ha fallito nel ventennale tentativo di ammodernare (?) il Paese, guidi ancora un partito che attende passivamente il suo oracolo e sembra pronto a seguirlo nella prossima avventura. Sembrano nani e ciechi guidati da un nano strabico. 
Ma quello che fa più impressione è che un elettorato che si dichiara liberale e moderato si affidi ad un monopolista onnivoro e predone al fine di realizzare le cosiddette riforme liberali. 

12 maggio 2012

Maturità: la mia parola per QUELLO CHE (NON) HO


La parola che vorrei salvare nel suo significato più profondo è Maturità perché mi ricorda l'impegno e la serietà con cui la mia generazione ne preparava l'esame. 

All'epoca l'esame di maturità era una prova assai impegnativa. Oltre all'intero programma dell'ultimo anno, erano argomento d'esame anche i corposi riferimenti dei due anni precedenti. 
Sin dagli anni del ginnasio si pensava agli esami di terza liceo con paura e ansietà. Oltretutto si svolgevano con commissari esterni e sconosciuti. 

Ricordo le notti d'estate trascorse sui libri (non c'era ancora l'e-book, non c'era il telefonino, non c'era internet) in compagnia di qualche collega, con la moka vicina che esalava nella stanza il profumo del buon caffè, necessario a tenerci svegli. E le mamme, che non riuscivano a prendere sonno finché non ci sapevano a letto. Superata quella prova, il corso universitario sembrava una passeggiata: avevamo conquistato la maturità e, con essa, l'autonomia. 

Solo in seguito, purtroppo, mi sono accorto che la Maturità non era stata affatto raggiunta e che andava accostata giorno per giorno, fino alla fine. E ancora oggi, di fronte alle prove della vita, non mi sento del tutto maturo. 

Il programma condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano coinvolge anche noi spettatori: possiamo inviare a QUELLO CHE (NON) HO la parola alla quale vogliamo bene e spiegare perché. Il programma andrà in onda nei giorni 14, 15 e 16 maggio alle 21:10 su LA7. 

05 maggio 2012

Il Corpo delle donne e i maschi arrapati e decerebrati

In quello che la tv mostra della donna c'è una relazione con la condizione della donna-oggetto così diffusa nella percezione di tanti poveri maschi arrapati e decerebrati? 

E con il femminicidio che ha prodotto già 55 vittime nel 2012, c'è qualche rapporto? 

Il video Il Corpo delle donne di Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi e Cesare Cantù riesce a dare qualche risposta illuminante. Gli autori, partiti dalla constatazione che le donne vere stanno scomparendo dalla tv, sostituite da una rappresentazione grottesca, volgare e umiliante dei loro corpi, hanno deciso di selezionare le immagini televisive che avessero in comune l’utilizzo manipolatorio del corpo delle donne per raccontare quanto sta avvenendo non solo a chi non guarda mai la tv ma specialmente a chi la guarda ma “non vede”.  




Visita il sito: Il Corpo delle donne
Femminicidio in Italia: flash mob davanti a Montecitorio

18 aprile 2012

Se Angelino Alfano fosse un normale segretario di un partito normale

Certo, parlare oggi di normalità dei partiti è cosa ardua ma, in quanto rappresentanza di interessi diffusi nella società, i partiti si caratterizzano ancora come forze di destra, di centro e di sinistra con tutte le sfaccettature e sfumature del caso. C'è solo un'anomalia vistosa che ancora resiste: quella del partito-azienda facente capo al padrone di Mediaset. 


Se Angelino Alfano fosse un normale segretario di un partito normale, avrebbe tutto l'interesse a considerare la sua una formazione rapresentativa di una destra o centro-destra normale, presente nella realtà italiana e giustamente desiderosa di rappresentanza sul piano politico. 
Ma non è così. L'Angelino ha ereditato dal fondatore, per i suoi meriti di fedeltà, un partito personale, votato a rappresentare gli interessi dell'azienda di riferimento, per di più confermato segretario con un applauso dell'assemblea dopo essere stato nominato dal padrone del logo. 

Comunque si chiamerà prossimamente il partito di Berlusconi, Alfano non potrà metterne in discussione il peccato d'origine, cioè quello di partito che, nato per salvaguardare gli interessi del suo creatore, si è trovato a gestire per diversi anni il governo del Paese portandolo - esso Paese - nelle condizioni in cui si trova adesso sotto la guida dei tecnici ma garantendo all'azienda del padrone la gestione monopolistica del settore. 

Se l'Angelino fosse un segretario normale di un normale partito di destra, non griderebbe allo scandalo se il governo dei tecnici, dopo aver tartassato tutte le categorie sociali, con particolare accanimento nei confronti delle più deboli, decida di ottenere qualche miliardo dalla messa all'asta delle frequenze televisive digitali svolgendo, tra l'altro, una funzione di liberalizzazione ed equità in linea con le raccomandazioni europee. 
Ma l'Angelino, come detto, non è un segretario normale di un normale partito. Perciò sbraiterà, insieme agli altri sodali, contro il delitto di lesa maestà perpetrato dal governo dei tecnici finora amico. E questo mentre il Paese affonda nella crisi economica più nera, osserva la corruzione diffusa in tutti gli ambiti e livelli del sistema politico-economico, vive la precarietà e l'incertezza del domani. 

E già i Romani, i Cicchito, i Quagliariello sembrano fare a gare per sostenere gli interessi del padrone. Posso capire le prese di posizione aspre di Confalonieri nel ruolo di Presidente Mediaset al fine di tutelare gli interessi dell'azienda, potrei capire anche il disagio acre di Berlusconi. Ma questi signori testè citati, Alfano in testa, hanno una delega speciale a rappresentare in Parlamento con un'energia spropositata gli interessi esclusivi di un'azienda o dovrebbero essere lì nell'interesse quanto meno degli elettori se non dei cittadini? 

Appena viene toccato il nervo scoperto del padrone del partito-azienda saltano sù come molle, reagiscono come per un riflesso involontario. Come fanno a non capire che comportamenti del genere potrebbero non piacere e non essere condivisi dagli stessi loro elettori che nell'attuale temperie sono presi, anch'essi, da ben altri problemi? 

Tant'è! Il governo dei tecnici amici rischia la crisi per una ragione incredibilmente misera sul piano politico-sociale: l'annullamento del beauty contest e l'indizione di un'asta per l'attribuzione delle frequenze digitali disponibili. Amen! 



Frequenze tv: via libera all’asta, Pdl infuriato 
Frequenze, Mediaset e la beffa del beauty contest che non c’è più
Gentiloni: “Il beauty contest è una presa in giro”
Frequenze tv, Mediaset all'attacco
Il Foglio: salta incontro Berlusconi-Monti

08 dicembre 2011

Il video-documento diffuso da LA7 sull'ignobile compravendita di voti in Parlamento

La puntata de GLI INTOCCABILI di ieri sera su LA7 ci ha mostrato quanto già sapevamo. Ma la ripresa di una telecamera nascosta offre  uno squarcio impietoso e sconcertante sull'ignobile compravendita di voti in Parlamento.  
Già Antonio Di Pietro aveva segnalato il caso di quei colleghi (nella denuncia si fa riferimento ai casi di Antonio Razzi e Domenico Scilipoti) che, in vista del voto di fiducia del 14 Dicembre 2010, avevano deciso di cambiare casacca. 

Ciò che fa inorridire è il linguaggio scurrile da postribolo e la volgarità degli argomenti in bocca a questi loschi figuri, che siedono sugli scranni dei rappresentanti del Popolo, in nome del quale legiferano. 





Guarda cos'é diventato il Parlamento italiano
Una lunga catena umana intorno ai luoghi istituzionali
Quanno ce vo' ce vo' 

03 novembre 2011

SERVIZIO PUBBLICO - alle 21 di Giovedì potrai seguirlo anche da qui



Rivedi Servizio Pubblico a partire dall'ultima puntata

Buona Visione




Santoro, ancora boom di ascolti - Ora sarà difficile ridurci al silenzio

Qui puoi segire la puntata in onda




Dopo la prima puntata di Giovedì 3 Novembre:
Il Direttore del TG La7: Servizio pubblico ha cambiato la storia della televisione italiana. Ora il duopolio Rai-Mediaset è davvero finito
Servizio pubblico, l’audience si fa social - Boom di contatti e condivisioni sul web
Michele Santoro: Rivolta contro il degrado
Vai al sito di Servizio Pubblico 

22 ottobre 2011

Dal 3 Novembre Santoro torna in TV con Comizi d'Amore

La prima puntata sarà trasmessa da Cinecittà e sarà ripresa anche da Sky Tg24

Il messaggio che Michele Santoro lancia agli utenti: Mi sento come quel tunisino da cui è nata la rivolta nel Maghreb, l'ambulante che si dette fuoco per protesta contro tasse e gabelle insostenibili, dando l'avvio alla rivoluzione araba. Anche noi siamo con il carrettino a cercare di vendere la nostra frutta e la nostra verdura su Internet, sulle tv a diffusione regionale, su Sky e potrebbero esserci pressioni governative per limitarci o impedirci di andare in onda. Solo che noi non ci daremo fuoco e faremo il programma lo stesso.
Siamo di fronte a un crollo verticale di audience della tv generalista terrestre, gli spettatori cercano di difendersi e si muovono nell'offerta con maggiore libertà rispetto al passato.



Quando La7 trasmetterà Saviano e la Dandini seguiremo La7, quando Sky ha dato voce e volto a Corrado Guzzanti abbiamo scelto quella emittente, e se e quando un consorzio di emittenti, grazie anche alla passione civile di Sandro Parenzo, combattivo editore di TeleLombardia, deciderà di restituirci Michele Santoro e la sua squadra, sceglieremo di guardare quel programma, perché chi lo ha cancellato dalle reti della Rai non ha offeso solo gli autori, ma ha anche colpito a morte il diritto di scelta dei cittadini, architrave dell’articolo 21 della Costituzione.
Non solo seguiremo il programma, ma chiederemo anche a tutte le associazioni che hanno condiviso la battaglia contro la legge bavaglio di fare altrettanto, di promuovere, in occasione della prima  puntata, cento occasioni di ascolto collettivo, di trasformare l’evento in una grande manifestazione nazionale contro la censura, contro i bavagli prossimi venturi, dal momento che il grande molestatore ha già annunciato che vuole far approvare la nuova legge del silenzio  e della vergogna a colpi di voti di fiducia. (Giuseppe Giulietti)
Quando ce li tolgono, ci accorgiamo quanto ci mancano!







Torna Santoro, torna il servizio pubblico
Santoro torna anche su Sky con Comizi d'amore
Santoro lancia Servizio pubblico
Il sito Servizio Pubblico 

08 giugno 2011

La RAI si mutila e perde pezzi a favore della concorrenza


Il divorzio da Santoro appare come un atto di masochismo autolesionistico ingiustificato e incomprensibile.  (Guarda il video)

L'analisi di Ezio Mauro sulle scelte del servizio pubblico è illuminante e consiglio a tutti di ascoltarla in questo video. 
Il direttore di Repubblica parla anche della scarsa informazione riguardo al referendum e coglie la mobilitazione giovanile su internet che svolge un ruolo di supplenza rispetto a tv e giornali. Individua i giovani come nuovi opinion leaders, impegnati in questa fase a convincere i genitori, le persone che li circondano ad andare alle urne.




Voglio, però, aggiungere una testimonianza personale in proposito. La mia mamma che ha 89 anni, molti acciacchi, una cultura medio-bassa e un rapporto stretto con la tv, saputo della liquidazione di Santoro e di Annozero ha commentato: finalmente c'è riuscito! Ma la RAI è pure sua o di noi tutti che paghiamo il canone?
E quando le ho chiesto se pensava di andare a votare per il referendum, mi ha risposto così: ho sentito in televisione che Napolitano va a votare mentre molti amici di Berlusconi non vanno, due buone ragioni perché io vada. Se mi accompagni al seggio bene, diversamente mi faccio accompagnare da un vicino o da un parente


Ciò mi fa credere che il quorum potrà essere raggiunto anche grazie all'impegno di tante mamme anziane e nonne che vorranno sentirsi vive facendo fino in fondo il loro dovere civico.

29 marzo 2011

I video di ieri che la TV non ci mostrerà: Marco Travaglio, Pietro Ricca ...

la falsa terremotata di L'Aquila a Forum e ... una Ferilli per rifarsi la bocca mentre alla video conferenza sulla Libia i 4 grandi si dimenticano di lui, l'amico di Gheddafi.


Da un commento al mio post INDIGNATEVI! di Stéphane Hessel
Ad ogni epoca il suo campanello d'allarme. La letteratura delle o sulle crisi di civiltà è ampia ma oggi la narcosi è più perniciosa perché smorza la volontà di reagire. Così Hessel torna a proposito perché,come sostiene Morin, l'imprevisto è sempre alle porte. Ecco la differenza tra le termiti e l'uomo.

I lunedì dell'imputato Berlusconi - Marco Travaglio

Fra i 30 responsabili l'unico indagato per mafia e corruzione è diventato ministro. Si vede che gli altri 29 non erano all'altezza.

Berlusconi a Milano. La polizia caccia i guastafeste

Milano, 28 febbraio 2011. La polizia caccia dalle piazze chi dissente.

La finta terremotata aquilana a Forum

Due commenti su youtube: Il regime è alle porte... Questa è la prova di come si manipola da 20 anni la testa delle casalinghe che votano per quel maledetto omuncolo che ci sta facendo vergognare nel mondo... Boicottate tutta sta schifezza, basta con questi programmi... basta. Ma ci vuole tanto a fare 1+1? Aprite gli occhi finché siamo in tempo.
Che bello sentire che non la penso solo io cosi.. io lo dico sempre che questa tv da anni lava il cervello della gente.. è il mezzo che ha permesso a quel nano maledetto di arrivare dove è... ma nessuno sembra capirlo!

La Ferilli del sofà, per rifarci la bocca


Leggi anche Bagno di folla di Pietro Ricca

28 marzo 2011

Berlusconi: testimonial a tutto campo

Mentre il presidente del Consiglio viene utilizzato come testimonial in negativo per una campagna delle emittenti pubbliche tedesche, in Italia la ministra Brambilla lo sfrutta, per la seconda volta, per pubblicizzare le bellezze italiane all'estero.  
Lo sapevi?
Sarà per questo che diminuiscono sensibilmente le presenze turistiche in Italia mentre aumenta la massa dei diseredati provenienti dal sud del mondo?
Non saranno stati soltanto gli spot della Brambilla a produrre i risultati controproducenti, e neanche gli spot negativi della TV tedesca. Avranno contribuito certamente scelte politiche inadeguate e spesso ottuse, e la mancanza di progettualità e lungimiranza di un governo ripiegato quasi esclusivamente sugli affari, non proprio limpidi, di un premier a dir poco discutibile.

Turismo, Berlusconi testimonial: Lo sapevi?


Un commento su youtube
...questa nostra magnifica Italia che tu stai demolendo... con ministri come Bondi che non sanno scrivere in italiano, personaggi come Bossi che "con il Tricolole si puliscono il culo", con amici come Previti o Gheddafi, con la legittimazione dell'illegalità!
Fai un piacere agli Italiani: vattene a vivere in un'isola gli ultimi giorni della tua vecchiaia con i tuoi sporchi soldi... LASCIACI IN PACE!

Spot per il canone tv tedesco: Non finire come l'Italia di Berlusconi

26 marzo 2011

Vergogna! Ecco la TV servizio pubblico

 


 ... la TV che paghiamo col  canone e che serve solo a  portare acqua al mulino del padrone.





Ma guarda i video
Sono amaramente pentito per non avere fatto mettere i sigilli al mio apparecchio e avere, come un allocco, pagato ancora il canone.




Consiglio: butta il televisore dalla finestra quando vanno in onda personaggi del genere o, se proprio non ci riesci, cambia immediatamente canale. 
Se li trovi ancora in giro, spegni il tabernacolo e vai in internet o leggi qualche giornale. 
Mi raccomando, che sia giornale d'informazione, non rotolo di carta nemmeno igienica! 
Ne va della tua salute psico-fisica!



Aggiungi il tuo commento perché non vorrei essere il solo a provarne tutto lo schifo.
 
L'Arena: Sgarbi vs Emma e Maria De Filippi telefona



Ma dove trova il tempo questo signore per la vigilanza sulle acquisizioni del museo d’arte contemporanea di Roma e per l'allestimento del Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2011, nonché per fare il sindaco di Salemi?

Giuliano Ferrara su Magistratura e politica


Viva la trippa, Antonio La Trippa!
http://www.youtube.com/watch?v=SzGAMqP06dY

11 marzo 2011

La buona informazione scaccia sempre la cattiva

Dunque, da lunedì, dopo il TG targato Minzolini, gli italiani da bere saranno allietati per cinque minuti dalla mole corpulenta di Giuliano Ferrara che, con la sua naturale oggettività, farà il punto sui fatti del giorno. Per mettere subito le mani avanti, ha già dichiarato: spero di fare polemica, di rompere la cappa di ipocrisia, di dispiacere a certi giornali, a certi commentatori.  
Non c'è che dire! Per la modica cifra di 600 euro al minuto per cinque giorni la settimana - contratto per due anni - gli italiani che pagano il canone avranno a disposizione anche questo pezzo da novanta che li aiuterà a formarsi un'opinione. In quello stesso spazio pubblico d'informazione, gestito sapientemente e con onore dal compianto Enzo Biagi.

Il mio modesto consiglio è di lasciarlo vomitare la sua bile perché sarà in grado di spegnersi da solo. Del resto il suo discepolo Minzolini è riuscito da solo ad affossare il primo TG della RAI.
Gli spazi di RAI 1 dedicati all' informazione politica e all' approfondimento, come milioni di italiani, io li evito deliberatamente. Per fortuna il telecomando serve a questo. E chi non volesse sintonizzarsi sul terzo canale della RAI (perché lo trova troppo appiattito) ha a disposizione il bel TG di Mentana su La7equilibrato, documentato e completo. E gli spazi di approfondimento che La7 offre a tutte le ore, a partire da 8 1/2 che, da quando è condotto da Lilli Gruber, ha visto aumentare vertiginosamente il suo share.


 La buona informazione  scaccia sempre la cattiva.

Ecco il personaggio che vi intratterrà dopo il tg di Minzolini


Tremila euro al giorno, così difendo Silvio senza ipocrisie
L’intervista di Giuliano Ferrara a Goffredo De Marchis

Tanto oro quanto pesa - il commento di Marco Travaglio

Due commenti raccattati online:
Io pago il cannone a rate perché 110 € sono tanti per me operaio, e voi mi dite che sono obbligato a pagare per dare a Ferrara 3000 € al di !!! l'imposibilità di difesa, di gridare per l'ingiutizia, per l'arroganza con la quale siamo trattati, ha superato ogni decenza!

Vergognati !!! pagato dal servizio pubblico per una crociata a favore del tuo datore di lavoro che fino a ieri diceva di non pagare il canone rai ...vai a fare il James Bond per la CIA che è meglio per tutti !!!

15 febbraio 2011

Berlusconi? "il contrario di Re Mida: tutto quello che tocca diventa cenere" (Virginia Sanjust)


Ondate di ricordi che riportano a galla un dolore che ha rovinato la vita a me e alla mia famiglia
Non si preoccupa dell’effetto che può avere sulle ragazze che fagocita nel suo mondo
 
Signora Sanjust, in questi giorni si parla di Sara Tommasi, un’altra giovane legata al premier che sembra molto fragile. Cosa ne pensa?
Io non compro i giornali, mi fanno stare male. Ma oggi, per la prima volta, il mio ex marito mi ha letto al telefono tutti gli sms di Sara.

Come mai?
Secondo lui c’è un’analogia tra i messaggi che io scrivevo a Berlusconi e quelli che manda Sara. Ossessivi e pieni di rabbia.

Si identifica?
Non saprei. Secondo il mio ex marito, Berlusconi riesce a fare impazzire le persone. La verità è che lui ti trascina in un mondo insostenibile.

La Tommasi ha raccontato che le mettevano droghe nei bicchieri per stordirla.
Che bisogno c’è? Quell’ambiente ti massacra, non c’è bisogno di alcuna droga. Se non fosse per lui, forse, io avrei ancora una famiglia, l’affidamento di mio figlio. Pensa che i giudici che me l’hanno tolto non siano stati influenzati da tutto quello che scrivevano i giornali, dal vedermi come l’amante di Berlusconi?

Lei ha frequentato il premier dal 2003 al 2006. Se ne pente?
Sì. Chi mi ridarà l’infanzia di mio figlio, che io non ho vissuto con lui? Questo rapporto è costato anche il lavoro a mio marito, e gli chiedo scusa. Per me era già eccessivo stare in televisione. L’incontro con Berlusconi, con quel potere enorme, è stato una cosa più grande di me.

Che cos’è successo?
A lui, nulla. Sembra che possa accadergli di tutto e lui ne esca comunque illeso. Per me invece è stato come fare il bagno in un fiume di fango.

Come mai?
Perdi il benessere, la dignità. Ero troppo giovane e lui mi ha schiacciata, ingannata. Ma oggi so che la responsabilità è anche mia: quando mi mandò le gardenie per complimentarsi del mio lavoro in tv, non avrei dovuto chiamarlo.

Invece lo fece e lui la invitò a pranzo. Si rendeva conto che avrebbe potuto essere rischioso?
Sì. Ma io venivo dalla campagna, non sono riuscita ad avere padronanza degli eventi.

Era lusingata dalle attenzioni del Cavaliere?
No. Non avevo né arte né parte, avevo solo letto il gobbo in tv: di cosa si complimentava? Lui, che è molto pragmatico, mi chiese: “Dimmi di te, raccontami chi sei”. Così venne fuori che avevo delle difficoltà economiche.

E Berlusconi, anche in questo caso, la aiutò.
No. Finché ho potuto, non ho preso un euro. Poi, quando la nostra storia uscì sui giornali, mi disse che dovevo lasciare il lavoro in Rai: ho cominciato ad accettare i suoi soldi e per un anno ho vissuto in casa sua, a Campo dei Fiori: gli avevo chiesto io di comprarla, so che la usa ancora.

Come si sentiva?
Malissimo, anche perché ho un rapporto difficile con il denaro. Sono molto orgogliosa. Lui pensa di aiutare le persone con i soldi: come mai lo fa solo con le ragazzine?

Secondo lei, Berlusconi è una persona buona o cattiva?
Mio nonno diceva che Berlusconi è una persona brava nel suo lavoro. Questo è tutto. Non ha intenzioni né buone né cattive.

Nel senso che fa quello che vuole senza riflettere?
Lui pensa a tutto, è una persona che controlla perfettamente la sua routine. Ma questo non vuol dire che gli interessi se fa del male a qualcuno. È imprigionato da tutto il potere che ha: può troppo.

Lei ne era innamorata?
Sì, a modo mio. Lo vedevo come un padre, mi proteggeva. E lui da me prendeva energia, entusiasmo. Gli raccontavo cosa diceva di lui la gente al bar.

Berlusconi, davanti a lei, ha mai frequentato altre ragazze?
Una sera mi invitò a cena e c’erano altre donne, bellissime. Mi rimase una sensazione di squallore addosso. Glielo chiesi, lui negò. Fu una delle ultime volte che lo vidi. Poi lo chiamai tante volte, gli mandai molte lettere: non mi ha mai risposto. Allora ho cercato di sopravvivere.

Oltre alle donne, anche i suoi fedelissimi, da Marcello Dell’Utri a Cesare Previti, hanno pagato al posto suo. Perché tutti quelli che gli stanno intorno ne escono così male?
Per preservare quello che ha, Berlusconi deve sacrificare gli altri. E continua a farlo, ne distrugge uno dopo l’altro. Lui è il contrario di Re Mida: tutto quello che tocca diventa cenere. 
(Intervista rilasciata a Beatrice Borromeo per Il Fatto Quotidiano)

Per un ripasso:
Virginia Sanjust di Teulada
L'annunciatrice: pronta a combattere

03 febbraio 2011

DAL TG1 QUESTA PSEUDO INTERVISTA

... in cui non si capisce chi è più inattendibile, se l'intervistato o l'intervistatore.

Si tratta della RAI, servizio pubblico pagato con i soldi degli Italiani. 

Si provi a immaginare quali domande avrebbe posto al capo del governo nell'attuale congiuntura politica e sociale un vero giornalista di un qualsiasi canale di una libera TV. 
A propisito del debito pubblico gli avrebbe garbatamente fatto notare che dal 1980 al 1992 si susseguirono i premier Cossiga, Forlani, Spadolini, Fanfani, Craxi, Goria, De Mita, Andreotti, Amato: 6 Dc, 2 Psi, 1 Pri, nessun comunista (il Pci era all’opposizione). È grazie a loro se, in quei 12 anni, il debito pubblico passò dal 60 al 118% del Pil. Consociativismo? L’aumento più vertiginoso si registrò nei quattro anni di Craxi (1983-'87: da 456 a 890.000 miliardi di lire). Di cui B. era amico, finanziatore ed elettore. E chi erano i consiglieri economici di Craxi negli anni in cui il debito raddoppiava? Tremonti, Siniscalco, Brunetta e Sacconi. B. li ha promossi tutti e quattro ministri. (Leggi Travaglio sul Fatto di oggi.)

Queste e altre verità un giornalista degno di tale qualifica avrebbe fatto notare al presidente del consiglio, sceso in campo 17 anni fa con l'intento dichiarato di ammodernare il Paese, che in tale lasso di tempo è stato al governo per oltre dieci anni e ripete ancora gli stessi concetti con le stesse parole, attribuendo agli altri, ai mulini a vento, la responsabilità politica di quanto non ha saputo fare.

Un commento su Youtube: se questa è un'intervista e non un video messaggio interpolato Berlusconi è un uomo sincero ed onesto, che vuole il bene del popolo.



I fatti
Articolo 41 della Costituzione:
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

Domande
Perchè non ci dice cosa faceva lui negli anni del "cosiddetto consociativismo"? Quali politici sosteneva e perché?
Come lo vuole modificare l'art. 41 della Costituzione?

Vediamo, potrebbe essere modificato così:
L'iniziativa economica privata è libera e svincolata da ogni condizionamento.
Essa può svolgersi amche in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini speculativi di singoli, gruppi associati, apparati (leggi: cricche). 
Per chi non avesse capito, si potrebbe aggiungere il seguente codicillo:
Gli idioti, volendo, potranno continuare a rispettare il precedente dettame che non verrà sanzionato.


Chi ha proposto l'imposta patrimoniale? Quando? Di cosa parla?

Il reddito delle famiglie italiane, dice l’Istat, è diminuito in un anno del 2,7 per cento.
Il 10 per cento delle famiglie detiene in Italia il 50 per cento della ricchezza.
Si calcola che gli evasori fiscali sottraggano allo Stato (dunque anche a quelle famiglie che perdono reddito) 50 miliardi di euro.
Le rendite finanziarie sono tassate al 12,5 per cento. Chi non dirige le aziende ma ci lavora vede il suo reddito tassato del triplo.

La propaganda, adesso
In questa memorabile “intervista” al Tg1 (esempio di domanda neutra: crede che il partito della patrimoniale proponga la vecchia ricetta che punta sulla scorciatoia della pressione fiscale?)
Silvio B. ha annunciato all’Italia che il prodotto interno lordo crescerà in 5 anni del 3/4 per cento.
Farà così: cambierà la Costituzione che ci “inchioda a una mentalità statalista” e non consentirà “l’esproprio”. Quale esproprio?
“La gigantesca imposta sugli immobili” che tassa la casa, il bene di tutti gli italiani. Quale tassa sulla casa? Susanna Camusso propone di tassare i redditi superiori a 800 mila euro. Il dibattito è su una tassa che gravi su chi ha moltissimo, una patrimoniale di solidarietà che riequilibri la posizione di chi evade e chi non lo fa (perché non può, i dipendenti, o non vuole, gli onesti) fra chi campa di profitti azionari e chi di lavoro. Sarebbe questo l’esproprio? Il giornalista del Tg1, strano, non l’ha chiesto. (Leggi Esproprio proletario su l'Unità di oggi)

Non vi sembra comprensibile e motivata la fuga da un TG che è diventato strumento di volgare propaganda, peggio dell'Istituto Luce durante il regime fascista?



P.S.: Come fa un capo di governo, nella condizione critica in cui si trova sia sul piano politico sia sul piano personale, a proporre la madifica dell'articolo 41 della Costituzione nell'intento dichiarato di affrontare la crisi economica?


1. Non è quell'articolo che impedisce di affrontare i gravi problemi socio-economici del Paese. Ci vorrebbe uno straccio di politica industriale e interventi per lo snellimento dell'apparato burocratico, per l'occupazione, per i giovani.
2. Ma già il solo fatto di proporre la modifica dell'art. 41 dimostra, di per sè, che non c'è alcuna voglia di affrontare i veri nodi che impantanano il paese in una situazione bloccata. 


L'art. 138 della costituzione, infatti, recita: Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Assemblee regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.


Appare chiaro, dunque, che si tratta del solito diversivo per gli allocchi. E non occorre essere buoni giornalisti per accorgersene. Basta solo avere un po' di buonsenso e aver ascoltato, negli anni, le balle spaziali dell’uomo che si definisce del fare e che, da politico ha fatto solo chiacchiere ben confezionate per gli Italiani e affari per sè.

31 gennaio 2011

SGARBI: NOMEN OMEN

  • Condannato per diffamazione contro Caselli e Orlando (condanna prescritta in Cassazione),
  • condannato per assenteismo e produzione di documenti falsi, 
  • condannato per diffamazione aggravata contro Caselli e il pool di Milano, 
  • condannato per ingiurie contro Marco Travaglio,
  • condannato per diffamazione contro Roberto Reggi,
  • condannato per diffamazione contro Raffaele Tito,   
Vittorio Sgarbi ha militato nella maggior parte dei partiti italiani:
  • Partito Comunista Italiano che lo ha candidato a sindaco di Pesaro;
  • Partito Socialista Italiano, per il quale è stato consigliere comunale a San Severino Marche;
  • DC-MSI, alleanza con la quale è stato eletto sindaco di San Severino Marche nel 1992;
  • Partito Liberale Italiano, per il quale è stato deputato;
  • Partito Federalista, che ha fondato nel 1995 e poi lasciato per aderire alla Lista Pannella;
  • Lista Marco Pannella, con la Lista Pannella-Sgarbi, abbandonata dallo stesso Sgarbi prima delle elezioni;
  • Forza Italia, nella quale ha inglobato il suo movimento I Liberal Sgarbi-I libertari;
  • Partito Repubblicano Italiano, con il quale si è alleato per le elezioni europee nel 2004;
  • Lista Consumatori, con la quale si è candidato, per le Politiche del 2006, senza essere eletto;
  • UDC-DC, alleanza con la quale è stato eletto sindaco di Salemi nel 2008;
  • Movimento per le Autonomie con il quale è stato candidato alle Elezioni europee del 2009 nel cartello elettorale del Polo dell'Autonomia nella circoscrizione Isole. 
  • Con Rete Liberal alle regionali 2010 del Lazio sostiene Renata Polverini. 
  • Ha inoltre fatto parte dell'Unione Monarchica Italiana. Fonte: Wikipedia
Sulla Home Page del suo sito ufficiale si può leggere a mo' di epigrafe:
Tra i più preparati critici della storia dell’arte, personaggio istrionico dalle indiscusse qualità dialettiche e artistiche. Ogni sua iniziativa, ha il potere di catalizzare l’attenzione e l’ammirazione del grande pubblico al quale il critico ha la capacità di rivolgersi in modo diretto, semplice, ironico ed efficace.

Io lo conosco come grande rissaiolo in TV, sin dall'epoca di Sgarbi quotidiani.  
Personaggio incredibile, vanesio e controverso, che usa le capacità intellettuali e istrioniche e la verve polemica di cui è dotato nel modo più bieco possibile. Parla, meglio sproloquia, di tutto e su tutti. 

Finchè chiama in causa personaggi storici non più in vita, se la deve vedere solo sul piano intellettuale con qualche serio cultore. Quando, invece, diffama gratuitamente viventi, allora fioccano le querele e paga regolarmente. 

Trovo insopportabili e osceni quei siparietti che gli allestiscono in TV allo scopo, immagino, di vivacizzare il dibattito o, peggio, di buttare in canea argomenti seri che meriterebbero onesta riflessione. Dall'eloquio facile ma spesso sboccato, blasfemo e provocatorio, privo di pudore e del senso del limite, offre generosamente il suo punto di vista su qualsiasi argomento con l'intento di dire la verità più vera e indiscutibile mentre raccoglie i capelli sempre fluenti e non si cura di tenere sotto controllo le parole che vomita d'impulso. Anzi, quando si accorge di sorprendere con esse l'uditorio, rincara la dose in modo forsennato. Gli unici momenti in cui il suo linguaggio appare appropriato e, talvolta, anche prezioso e casto, sono quelli in cui argomenta su autori ed opere d'arte. Allora e solo allora diventa credibile. In ogni caso, appartiene a quella categoria di contemporanei che pensano di esistere solo in quanto appaiono, comunque, in TV.

In altra epoca sarebbe finito male. Si può immaginare come e dove. In questo nostro tempo dalla contumelia facile e, per di più, rimunerata, ce lo ritroviamo in casa in ogni momento e non basta fare zapping per liberarsene.

Vittorio Sgarbi - Le risse

Vittorio Sgarbi incazzato a Matrix


Vittorio Sgarbi - Ultimi insulti



P.S.:  lascio immaginare quanta credibilità abbia dato a tutti quei partiti di destra, di centro e di sinistra che lo hanno accolto nelle loro liste!
Sarei, però, curioso di sapere cosa pensano di lui i salemitani che lo hanno scelto come sindaco.

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