Oggi per allontanarmi dal delirio del presente e dalla cronaca di un quotidiano infognato, ho sfogliato qualche libro di autori viventi. Ma il delirio ritorna prepotente anche nelle loro pagine, seppur depurato delle scorie correnti e fissato in istanti che stimolano a riflettere sull'ieri, sull'oggi e sul domani.
La riflessione sui libri di autori che hanno ancora qualcosa da dire aiuta a prendere le distanze da un continuo, volgare presente e impegna a guardare alla vita e al mondo con sguardo più pulito, ancorchè disincantato.
La riflessione sui libri di autori che hanno ancora qualcosa da dire aiuta a prendere le distanze da un continuo, volgare presente e impegna a guardare alla vita e al mondo con sguardo più pulito, ancorchè disincantato.
Compendio emblematico e delizioso della cronaca odierna mi sembra questa considerazione di Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del programma:
Finisse anche domani il governo, tratterrei il grande onore di aver collaborato con un uomo onesto, pulito e carico di profondi valori morali: questo è Silvio Berlusconi.
I libri e gli scrittori, invece, che consiglierei all'attenzione dei miei amici sono:
La libertà di raccontare, di Roberto Saviano (monologo)
Li romani in Russia, monologo di Simone Cristicchi
L'ultima riga delle favole, di Massimo Gramellini
Gli anni che non stiamo vivendo, di Antonio Scurati
La ragazza di via Maqueda, di Dacia Maraini
Scacco a Dio, di Roberto Vecchioni
Il peso della farfalla, di Erri De Luca
Grazie a CaffeinaCultura
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Ti ringrazio, Victor