Dovevamo assistere anche a questa sceneggiata per capire cos'è la libertà di stampa e la correttezza nell'informazione.
Al tavolo il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, organizzatore dell'evento, e il sottosegretario Daniela Santanchè. Di fianco, nella parte delle vittime del regime, i tre direttorissimi del regime, Feltri, Belpietro e Minzolini.
Davanti a loro un parterre assortito di servi, valletti e postulanti a fare la claque.
Mai vista una cosa del genere! O sono ormai alla frutta o pensano di far quadrato tra loro per fronteggiare uniti la crisi, ormai irreversibile, del loro dominus, del loro partito(?) e della loro editoria.
Davanti a loro un parterre assortito di servi, valletti e postulanti a fare la claque.
Mai vista una cosa del genere! O sono ormai alla frutta o pensano di far quadrato tra loro per fronteggiare uniti la crisi, ormai irreversibile, del loro dominus, del loro partito(?) e della loro editoria.
Quello che si era proclamato partito dell'amore, espressione dei moderati e liberali, mostra un astio incontenibile nei confronti dei soliti nemici, la stampa politicizzata e i pm.
Loro sono portatori di un’idea alta dell’informazione: raccontiamo la realtà senza drammatizzarla.
Si lamentano, per bocca di Feltri, di non essere sostenuti e difesi nelle loro campagne al veleno, condotte senza risparmio di mezzi e di uomini. Si sentono soli, abbandonati, alla mercè di Santoro e di Travaglio.
Si lamentano, per bocca di Feltri, di non essere sostenuti e difesi nelle loro campagne al veleno, condotte senza risparmio di mezzi e di uomini. Si sentono soli, abbandonati, alla mercè di Santoro e di Travaglio.
Guarda il video, è davvero accaduto!
O tempora, o mores!
Se non fosse stato un incontro documentato, dovremmo pensare ad una montatura.
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