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Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
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22 marzo 2010

QUANDO IL POPOLO SOVRANO SI FA SENTIRE!

Oggi prende il via a Nairobi la "Giornata mondiale dell'acqua", a due giorni dalla grande manifestazione di Roma per l'acqua pubblica che ha visto la partecipazione pacifica e gioiosa di 200.000 cittadini decisi a rivendicare un sacrosanto diritto: "l’acqua è un bene prezioso che deve essere garantito a tutti, e in quanto tale non può essere mercificato e fatto oggetto di scambio nel mercato economico". Fra  aprile e luglio 2010 verrnno raccolte le firme necessarie a proporre il referendum per l’abrogazione della legge Ronchi. E sarà una grande vittoria del Popolo sovrano
Salva l'acqua: le immagini del corteo
A Milano nello stesso giorno si è svolta un'altra grande manifestazione, la XV Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle Vittime delle mafie. "Ieri a Milano camminare nel corteo di Libera, in mezzo a un mare di ragazzi, e ritrovarsi in piazza Duomo con i parenti dei caduti di mafia, dava la sensazione consolante di vivere in un Paese ancora in piedi". (Michele Serra su Republica - 21 marzo 2010)
Intervento di don Luigi Ciotti

Il discorso di don Luigi Ciotti "Più rispetto delle regole da parte di tutti" rivolto a oltre 150.000 mila cittadini venuti da ogni parte d'Italia, alla presenza di cinquecento parenti di persone morte ammazzate dalla mafia, richiamava anch'esso il desiderio del Popolo sovrano di liberarsi una volta per tutte di questa terribile piaga che affligge il nostro paese, ne controlla con attività illecite una parte rilevante dell'economia e colpisce gli onesti in tutti i modi, fino all'eliminazione fisica.

A queste due grandi manifestazioni, da molto tempo programmate, un'altra se ne è sovrapposta, quasi ad oscurarle, quella di un premier, diventato per l'occasione capopolo, che ha portato in piazza i suoi fan per chiedere in sostanza di avere mano libera e realizzare il suo sogno: appropriarsi delle funzioni che sono prerogativa del parlamento (cosa che sta già facendo), liberarsi di tutti gli organismi di garanzia e controllo insultando la magistratura, attaccando la presidenza della repubblica, la corte costituzionale, l'opposizione, la libera stampa e tutte le altre istituzioni democratiche che considera impedimenti inaccettabili all'estrinsecazione della propria funzione (cosa che tenta regolarmente ma non sempre gli riesce), prefigurare un ribaltamento del sistema costituzionale in cui il voto popolare da solo suggelli il diritto a governare senza  intralci di sorta. E tutto questo lo fa in mome della libertà e della volontà del Popolo sovrano.  
Tra le altre cose che ha detto all'indomani della manifestazione di piazza San Giovanni (pare non l'abbia soddisfatto per il numero dei partecipanti inferiore alle attese) in cui demagogicamente aveva posto una serie di domande retoriche al suo popolo, le cui risposte sì e no servivano a domostrare la "totale aderenza" fra la volontà del popolo e quella del capo che se ne faceva "esecutore"; tra le altre cose, dicevo, oltre all'indisponibilità a confrontarsi con il leader del maggior partito dell'opposizione, ha dichiarato "Io non ravviso la necessità di cambiare la legge elettorale attuale che ha funzionato molto bene".
Certo, "ha funzionato molto bene" nel senso che ha tolto al Popolo sovrano la facoltà di scegliere i candidati, attribuendo di fatto ai vertici dei partiti il potere di nominarli.  Sono consapevole, come lo sono tutti gli Italiani, che soltanto una minoranza di quanti, grazie alla legge in vigore siedono in Parlamento, sarebbe disposta a rivederla.
Ma questa non è una buona ragione per non parlare di una LEGGE-VERGOGNA che mortifica la dignità dei cittadini elettori e degli stessi eletti, per non chiederne la cancellazione.

Io sono convinto assieme, penso, a milioni di cittadini, che sulla legge elettorale occorrerebbe sentire il Popolo sovrano. Con sondaggi, con un referendum, con una raccolta di firme occorrerebbe chiedere ai cittadini-elettori se sono contenti di una legge elettorale che toglie al cittadino la possibilità di scegliere e votare il proprio candidato all'interno della lista e se non sarebbero contenti di avere, oltre alle preferenze, una fase istituzionalizzata di votazioni primarie attraverso la quale selezionare i candidati da inserire nelle liste.

Fino a quando quello che qualcuno si ostina a chiamare Popolo sovrano non si sarà impegnato a modificare questa sconcezza che il ceto politico difficilmente si acconcerà a rivedere, il degrado del sistema politico e parlamentare non potrà che aumentare, fino al disfacimento completo. Allora sarà giocoforza affidarsi all'"uomo del destino" che salvi il Paese dalla rovina.
Speriamo vivamente che quanto sopra prefigurato non debba accadere e che gli uomini di buona volontà - cittadini qualunque e politici - sappiano accogliere questo monito condiviso da una larga parte della popolazione.

NON SI PUO' E NON SI DEVE TORNARE A VOTARE CON UNA LEGGE ELETTORALE CHE MORTIFICA LA DIGNITA' DEI CITTADINI ELETTORI E DEGLI STESSI ELETTI!
VIGENTE QUESTA LEGGE SONO CERTO CHE MILIONI DI CITTADINI DISERTERANNO LE URNE!

Vedi anche i miei post:
LEGGE ELETTORALE 'PORCATA'? CAMBIAMOLA!
SE FOSSE L'UOMO DI STATO E DI GOVERNO...

P.S.: Intervista a Mauro Anetrini sul ricorso presentato alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo riguardante la legge elettorale italiana

La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo discuterà il ricorso dell'avv. Anetrini
Il ricorso predisposto dall'avv. Mauro Anetrini contro la legge elettorale e sottoposto alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo verrà presto discusso.

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