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01 maggio 2012

Un 1° Maggio mesto e dolente...

in cui non c'è proprio nulla da festeggiare! 

Difficile risulta, infatti, celebrare conquiste sociali e diritti riconosciuti in un Paese in cui i lavoratori vedono mortificato il loro diritto al lavoro e ad un salario equo, vedono aumentare la disoccupazione che tocca ormai il 10%, vedono allontanarsi il diritto alla pensione, vedono i loro figli, spesso giovani laureati, ricercatori e professionisti, cercare all'estero contratti di lavoro dignitosi, vedono una minoranza di privilegiati e sfruttatori succhiare insensibili il frutto modesto dei loro sacrifici. 

Oggi è sotto gli occhi di tutti la perdita della dignità e dei diritti dei lavoratori in Italia. 


Ecco, perciò, due canti popolari del 1892/95 ancora attuali e ricchi di suggestioni. 

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