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01 marzo 2012

4 Marzo 1943 - 1 Marzo 2012: la parabola esistenziale e artistica di Lucio Dalla, un Grande della musica italiana

Io lo ricordo così ... 


Se ne va in punta di piedi, così come era vissuto, con il suo aspetto clownesco e domestico anche nei travestimenti da barbone randagio, al culmine del successo, all'inizio dell'ultimo suo tour europeo


Ci lascia 50 anni di successi e un'attività artistica senza pari. 
Le sue canzoni Itaca, Il gigante e la bambina, 4/3/1943, Nuvolari, Come è profondo il mare, Quale allegria, L'ultima luna, Stella di mare, L'anno che verrà, Piazza Grande, Ma come fanno i marinai, Balla balla ballerino, Cara, Futura, Se io fossi un angelo, Caruso, Attenti al lupo, Apriti cuore, Canzone, Tu non mi basti mai, Telefonami tra vent'anni, Due dita sotto il cielo, Malinconia d'ottobre, fino a Nanì, presentata a Sanremo con il giovane Pierdavide Carone, hanno rappresentato la colonna sonora di molte generazioni. 




Se n'è andato ma la sua musica e i suoi testi continueranno a tenerci compagnia in questi anni bui e per molto altro tempo ancora. 

Addio Lucio, la tua morte improvvisa ci addolora come quella di un familiare. 

2 commenti:

  1. Lo ricorderò sempre sulle note di "Caruso", grandissimo Lucio!

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  2. Anna2.3.12

    tutto il giorno con il magone. per un grande indimenticabile poeta che è riuscito ad avvicinarsi alle nostre emozioni, così diverse per ognuno. l'ho visto in work in progress, tre volte, ti ha donato emozioni allo stato puro, così belle, pulite, vere. lui e de gregori incredibili. è stato come perdere un punto di riferimento di qualcosa che sai che c'è, di bello e buono. una perdita collettiva, di un grande artista, di un uomo così semplice, ma Grande davvero. ciao Poeta, grazie Maestro.
    Anna

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