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12 marzo 2010

PIGGHIA A LA 'N CAPU COMU LI BUTTANI:

vecchio modo di dire siciliano avente diverse varianti, ma ormai fuori corso da quando la vecchia tipologia femminile summenzionata ha fatto il salto di qualità verso la più attuale figura della escort.

Ma il trino in uno, più chiaramente "l'unto del Signore, il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni, l'incontrastato messia del popolo dell'amore", sembra in grado di applicare con successo quella arcaica espressione. Ogni volta che viene a trovarsi in grande difficoltà, quando i fatti sembrano dargli torto marcio e gli stessi suoi proseliti non possono che verificare l'errore, acquista una forza straordinaria (Carnera al confronto diventa un pivello) che gli fa ribaltare il tavolo e, novello Don Chisciotte lancia in resta, va a scovare i presunti nemici che continuano imperterriti ad intralciargli il luminoso cammino intrapreso.

Ieri, per esempio, dal palco del Pdl nel Lazio "l'uomo del fare e dell'amore", scatenato come non mai, ha attaccato giudici e sinistra accusandoli di complotto. Le espressioni usate: "Stanno tentando di fare una grande insopportabile porcheria" "Dietro c'è un disegno ben pensato, in piazza gli daremo una lezione" "La sinistra e la sua mano giudiziaria non hanno perso il vizio. Non ne possiamo più di certi giudici e di certa sinistra" "la magistratura di sinistra sta dettando i tempi di questa campagna elettorale, prima inventando una tangentopoli che non c'è, ora inventandosi questa situazione di rigetto delle nostre liste".
Riferendosi poi a Di Pietro, Bonino e Bersani, il Cavaliere senza macchia e senza paura: "E' un amalgama terrificante" "Sabato 20 saremo noi in piazza per dar una lezione alla sinistra. Se loro ritornassero al potere l'Italia sarebbe meno libera".
Ma poi con la simpatia che gli è innata: "Volevo venire qui con la camicia blu da combattimento ma è intervenuto Bonaiuti dicendomi che erano tutti vestiti eleganti... non che la camicia blu non sia elegante, io ritengo che quando si scende in campo bisogna liberarsi di ogni orpello" "Facendo il giro in mezzo a voi per salire qui, mi sono caricato così tanto che è come se mi avessero attaccato dietro la schiena la spina della corrente, ho tanta di quell'energia che se ci fosse il pugile Carnera lo batterei anche a braccio di ferro..."

Come se non bastasse, l'apostolo più fedele e ispirato del partito dell'amore (il ministro-poeta, per
indenterci) parla di clima che favorisce un attentato al Cavaliere, di "un clima infiammato, alimentato dalle parole e dalle dichiarazioni politiche più irresponsabili e violente". E si appella alla sinistra: "Se c'è ancora qualcuno a sinistra capace di intendere e di coltivare ancora la politica, batta un colpo e soprattutto faccia sentire la sua voce".

Per inciso, non siamo alla vigilia di elezioni politiche ma solo all'inizio di una campagna elettorale per le elezioni regionali che interessano tredici regioni a statuto ordinario, in una delle quali, il Lazio, gli errori commessi nella presentazione della lista PDL sono talmente gravi che neanche il famigerato decreto interpretativo ha potuto porvi rimedio. Ecco scattare allora l'impulso suaccennato e l'uomo dell'amore indossa i guantoni e si trasforma - ipso facto - in un boxer sul ring, tra gli applausi di fan e sostenitori eccitati.
Finora, va detto, la metamorfosi gli è riuscita ma il gioco ormai sembra troppo scoperto per ottenere risultati convincenti.

PER CONCLUDERE:
Nel post di due giorni addietro SE FOSSE L'UOMO DI STATO E DI GOVERNO cercavo di spiegare cosa ci si attende normalmente da un uomo di stato e di governo e perchè a lui risulta impossibile.

Ecco quello che scriveva ieri The Economist (autorevole settimanale inglese, apertamente a favore di una politica liberale in Berlusconi's burlesque
Nell'articolo il periodico inglese ricostruisce lo scenario in vista delle regionali del prossimo 28 marzo e definisce "tipica" la reazione di Berlusconi che in questi ultimi giorni "si presenta come una vittima, accusando l’opposizione  e i giudici di sinistra" di aver cospirato contro di lui.
Mentre sul Mattino di Padova, (un altro brutto giornale di sinistra) si può trovare uno spassoso ritratto ante litteram di Silvio Berlusconi, anticipato appunto da un personaggio del racconto "Morte a Venezia" di Thomas Mann

E per finire:
LE BUGIE DI BERLUSCONI...NON L'HO MAI DETTO!


P.S.: Ecco alcuni tratti dela figura di Massimo Carnera che ne fanno l'opposto del nostro.
Era grande e grosso. Per il fisico imponente e per il cuore d'oro fu definito "il gigante buono". Nato da famiglia poverissima, con il sudore della fronte, i sacrifici e l'immensa fatica si conquistò il suo posto al sole. La figlia del campione Giovanna Maria, circa la vita del padre ha avuto modo di raccontare: "...ci ha trasmesso la dedizione e la cura verso gli altri. Ci ha insegnato che nessuno rimane in cima per sempre e che il vero carattere di una persona si giudica da come affronta la discesa. Era un uomo dolcissimo e tenero. So che il regime fascista lo elesse a icona, ma la verità è che il regime usò mio padre, come usava ogni sportivo di quei tempi. Papà non è mai stato fascista e non apparteneva a nessun partito politico. Adoravo mio padre, ero rapita dal suo coraggio e dalla sua forza, sia fisica sia spirituale. Amava la letteratura classica, l'arte e l'opera. Cercava sempre di migliorarsi e ha voluto fortemente che mio fratello e io studiassimo. Quando mi sono diplomata a Los Angeles, si trovava in Australia e mi ha mandato un telegramma e un mazzo di rose rosse, scusandosi di non poter essere con me. Mentre ricevevo il mio diploma, ho cercato mia mamma seduta in prima fila e vicino a lei c'era mio padre. Aveva fatto il viaggio dall'Australia a Los Angeles per assistere alla cerimonia. Poi ripartì quella sera stessa".
Da Il Gigante italiano più forte del mondo

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