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Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
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18 marzo 2010

IMPERDONABILE RESTARE NEUTRALI SE IL PARTITO DELL'AMORE OGNI GIORNO VA ALLA GUERRA !

FERMIAMOLO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI !
Il cosiddetto "partito dell'amore", quello che, per intenderci, usa comunemente espressioni quali "I comunisti controllano tutto… sono da eliminare, se non fisicamente, politicamente" - "Liberatevi da questo abbraccio mortale... Abbandonate al destino suo schifoso questa élite di merda e ritornate alla politica... E lo dico alla sinistra... per bene. A quella per male vadano pure a morire ammazzati" - "Che cosa facciamo degli immigrati che sono rimasti in strada dopo gli sgomberi? Purtroppo il forno crematorio di Santa Bona non è ancora pronto" - "Ora i farabutti vanno in piazza" - "Debbo affermare che, qualora il procuratore Borrelli fosse condotto alla forca, io sarei in prima fila per assistere soddisfatto all’esecuzione"- "Io sono del parere che se toccano un mio familiare applico la legge delle SS, uno a dieci", e definisce chi gli si oppone, di volta in volta "nemico", "terrorista", "coglione", "miserabile", "illiberale", "mentecatto" - solo per citare qualche esempio - il resto, di meglio e di più, si può trovare in IL PARTITO DELL'AMORE di Mario Portanova; questo "partito dell'amore", dicevo, di chiara ispirazione "evangelica" sabato 20 marzo scende in piazza a predicare la sua "buona novella" in preparazione dell'avvento del "messia" che viene a liberarci dai mali del mondo. Lui in persona, "il verbo incarnato", guiderà il suo popolo verso la vittoria sul "male" con le sue solite parole d'ordine che ben conosciamo. Peccato, però, che i seguaci non si siano ancora accorti (o se ne sono accorti?) che il loro "messia" ha tratti personali molto simili a quelli di un altro "uomo del destino" che la storia ha già condannato.
[...] durante la sua carriera si macchiò più volte di delitti che, al cospetto di un popolo onesto e libero, gli avrebbero meritato, se non la morte, la vergogna, la condanna e la privazione di ogni autorità di governo. Fra tali delitti ricordiamo, per esempio: la soppressione della libertà, della giustizia e dei diritti costituzionali del popolo (1925), la uccisione di Matteotti (1924), l'aggressione all'Abissinia, consocia alla Società delle Nazioni, società cui l'Italia era legata da patti (1935), la privazione dei diritti civili degli Ebrei, cittadini italiani assolutamente pari a tutti gli altri fino a quel giorno (1938).
Tutti questi delitti furono o tollerati, o addirittura favoriti e applauditi. Ora, un popolo che tollera i delitti del suo capo, si fa complice di questi delitti. Se poi li favorisce e applaude, peggio che complice, si fa mandante di questi delitti.
Perché il popolo tollerò favorì e applaudì questi delitti? Una parte per viltà, una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse o per machiavellismo. Vi fu pure una minoranza che si oppose; ma fu così esigua che non mette conto di parlarne. Finché era vittorioso in pieno, il popolo guardava i componenti questa minoranza come nemici del popolo e della nazione, o nel miglior dei casi come dei fessi (parola nazionale assai pregiata dagli italiani).
Si rendeva conto la maggioranza del popolo italiano che questi atti erano delitti? Quasi sempre, se ne rese conto, ma il popolo italiano è cosiffatto da dare i suoi voti piuttosto al forte che al giusto; e se lo si fa scegliere fra il tornaconto e il dovere, anche conoscendo quale sarebbe il suo dovere, esso sceglie il suo tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, fuori dalla cultura, di eloquenza alquanto volgare, ma di facile effetto, era ed è un perfetto esemplare e specchio del popolo italiano contemporaneo. Presso un popolo onesto e libero, sarebbe stato tutto al più il leader di un partito con un modesto seguito e l'autore non troppo brillante di articoli verbosi sul giornale del suo partito. Sarebbe rimasto un personaggio provinciale, un po' ridicolo a causa delle sue maniere e atteggiamenti, e offensivo per il buon gusto della gente educata a causa del suo stile enfatico, impudico e goffo.
Ma forse, non essendo stupido, in un paese libero e onesto, si sarebbe meglio educato e istruito e moderato e avrebbe fatto migliore figura, alla fine. Debole in fondo, ma ammiratore della forza, e deciso ad apparire forte contro la sua natura. Venale, corruttibile. Adulatore. Cattolico senza credere in Dio. Corruttore. Presuntuoso. Vanitoso. Bonario. Sensualità facile, e regolare. Buon padre di famiglia, ma con amanti. Scettico e sentimentale. Violento a parole, rifugge dalla ferocia e dalla violenza, alla quale preferisce il compromesso, la corruzione e il ricatto. Facile a commuoversi in superficie, ma non in profondità, se fa della beneficenza è per questo motivo, oltre che per vanità e per misurare il proprio potere. Si proclama popolano, per adulare la maggioranza, ma è snob e rispetta il denaro. Disprezza sufficientemente gli uomini, ma la loro ammirazione lo sollecita. Come la cocotte crede di essere amata dal bel giovane, ma è soltanto sfruttata da lui che la abbandonerà quando non potrà più servirsene, così lui con le masse.
Lo abbaglia il prestigio di certe parole: Storia, Chiesa, Famiglia, Popolo, Patria, ecc., ma ignora la sostanza delle cose; pur ignorandole le disprezza o non cura, in fondo, per egoismo e grossolanità. Superficiale. Dà più valore alla mimica dei sentimenti, anche se falsa, che ai sentimenti stessi. Mimo abile, e tale da far effetto su un pubblico volgare. Gli si confà la letteratura amena e la musica patetica. Della poesia non gli importa nulla, ma si commuove a quella mediocre e bramerebbe forte che un poeta lo adulasse. Al tempo delle aristocrazie sarebbe stato forse un Mecenate, per vanità; ma in tempi di masse, preferisce essere un demagogo.
Non capisce nulla di arte, ma, alla guisa di certa gente del popolo, e incolta, ne subisce un poco il mito, e cerca di corrompere gli artisti. Si serve anche di coloro che disprezza. Disprezzando (e talvolta temendo) gli onesti, i sinceri, gli intelligenti poiché costoro non gli servono a nulla, li deride, li mette al bando. Si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, e quando essi lo portano alla rovina o lo tradiscono (com'è nella loro natura), si proclama tradito, e innocente, e nel dir ciò è in buona fede, almeno in parte; giacché, come ogni abile mimo, non ha un carattere ben definito, e s'immagina di essere il personaggio che vuole rappresentare.
Pagina di diario, pubblicata su "Paragone Letteratura", n. 456, n.s., n.7, febbraio 1988, poi in Opere (Meridiani), Milano 1988, vol. I, pp. L-LII; e anche in Alfonso Berardinelli, Autoritratto italiano, Donzelli, 1998, pp. 29-31. Elsa Morante, Ritratto di un capo, da Golem l'indispensabile.
 Il popolo dell'amore: pensieri, parole, opere

Se il partito dell'amore che fomenta l'odio, va in piazza ad esacerbare gli animi per annichilire un popolo come fa da anni, i cittadini che hanno ancora a cuore le sorti di questo sfortunato Paese, in mano al più ribaldo degli avventurieri e demagoghi tra quelli che la storia ci ha fatto conoscere,
Sabato 20 marzo potranno partecipare alla Manifestazione nazionale a Roma per la ripubblicizzazione dell’acqua, per la tutela di beni comuni, biodiversità e clima, per la democrazia partecipativa, oppure a Milano alla XV GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE

Giovedì 25 marzo potranno tenere spente le TV del piccolo cesare e della RAI a lui asservita e collegarsi con i siti, i blogger e le libere tv che trasmetteranno rai per una notte.
Per ascoltare un approfondimento sull'attualità che il capopopolo della libertà non vuole sentire e far sentire.

Domenica 28 e lunedì 29 marzo, poi, non si lasceranno prendere dal senso di nauesea e, anche turandosi il naso, andranno a votare, non solo per scegliere come amministratori di comuni, province e regioni cittadini competenti, responsabili e rispettosi del mandato ricevuto ma anche per dire BASTA all'arroganza e alla mistificazione al governo, per fargli intendere che c'è ancora gente in questo Paese che non ha portato il cervello all'ammasso e si accorge che c'è qualcuno che fingendo di governare, calpesta diritti e legalità, dimentica il mandato ricevuto e opera esclusivamente per il proprio tornaconto, non ancora sazio degli strumenti che il potere e la ricchezza gli mette a disposizione.

FERMIAMOLO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI !

6 commenti:

  1. Maurizio19.3.10

    Nessun commento.
    Mi vergognerei per una vita se dovessi farne uno.
    Maurizio

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  2. Capisco: per commentare dovresti prima valutare il mio punto di vista senza pregiudizio e poi avere un'opinione valida da opporre.

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  3. Piuttosto, tu non sei andato oggi a Roma ladrona a protestare insieme al capo del popolo dell'amore? Non ti è arrivato l'sms? O a voi leghisti preferiscono i disoccupati assoldati con € 100 a testa?

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  4. Maurizio20.3.10

    Hai proprio detto giusto, Roma Ladrona, e tu ci sei andato?
    Quello di assoldare le persone per una pipa o due di tabacco è sempre stato il merito della sinistra ipocrita e falsa.
    Questo posso dirlo, perchè quando ero giovane studente si veniva foraggiati dal "rublo".
    A Lampedusa, se non fosse stato per la Lega, l'elicottero per il soccorso, ancora lo aspettavate.
    Come state aspettando la ricostruzione della Valle del Belice.
    L'Aquila e l'Abruzzo lo stiamo ricostruendo, abbiamo dato una casa a decine di migliaia di famiglie(qualcuno ci ha mangiato sopra è vero, ma vedrai che fine farà) in pochi mesi, la Campania è stata ripulita dalle miglioni di tonnellate di "merda" lasciate dai vari Bassolino e Jervolino.
    Ma cosa vuole ancora la sinistra accesa, collusa per anni con mafia e camorra ed anche co certa magistratura.
    Solo in Puglia il P.M. ha avuto il coraggio di fare il suo dovere.
    Trani, una barzelletta.
    Ciao
    Maurizio

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  5. Non si è smentito: è sempre lui, l'uomo del "fare" parole, dell'"amore" di sè, il gran demagogo di mussoliniana menoria.

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  6. maurizio24.3.10

    E' di Di Pietro che stai parlando?

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Ti ringrazio, Victor

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