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01 febbraio 2010

PPP & MUCCHE DA MUNGERE

Oggi voglio proporre la lettura di questo bel volume Ponte sullo Stretto e mucche da mungere a cura di Luigi Sturniolo. Il saggio ci aiuta a capire il senso di questa nuova economia di Partnership Pubblico Privato, che privatizza i profitti mentre socializza i costi e le perdite. Scritto in forma piana e corredato da una ricca bibliografia, è acqistabile in formato elettronico (pdf) al prezzo di € 2.5






In questa sede ne offro solamente la sintesi, rinviando i lettori al testo completo.
Fino a poco tempo fa era il peggiore dei mali. L’intervento pubblico in economia oggi è centrale sia nella socializzazione delle perdite che nelle Partnership Pubblico Privato: “grandi opere”, servizi di pubblica utilità come acqua, gestione dei rifiuti, trasporti, persino l’economia dei disastri e delle guerre dall’Africa all’Afghanistan. Sono le “mucche da mungere”, costruite o gestite con denaro pubblico o garantito dallo Stato, ma pensate per portare profitto ai privati con operazioni ad alto rischio ed inutili per il territorio. Il Ponte sullo Stretto - esempio estremo di questa strategia - può diventare un crack finanziario, una bolla speculativa pagata da tutti i cittadini.
Cosa hanno in comune il Ponte sullo Stretto, una diga in Lesotho, la gestione dell’acqua in Calabria, i cumuli di rifiuti nel centro di Napoli, le razioni di pollo per i soldati in Afghanistan ed un hotel extralusso a Kartoum con vista sulle capanne di fango inondate dal Nilo?
Sono tutti casi-esempio di una nuova strategia, l’economia basata sulle partnership tra pubblico e privato che “mungono” attività senza rischio. Al primo soggetto spettano i costi, al secondo i benefici. E’ l’economia delle infrastrutture inutili, addirittura non volute ed imposte al territorio. E’ l’economia dei disastri e delle guerre.
Dopo i sistemi basati sul welfare e sulla presenza dello Stato, dopo la lunga fase delle privatizzazioni e del liberismo – quando l’intervento pubblico in economia diventa un tabù, e neanche i partiti di sinistra osano citare Keynes -  inizia l’era delle PPP (Partnership Pubblico Privato), capaci di controllare il settore pubblico da detentrici del capitale di ciò che viene costruito o gestito.

Aumenta il differenziale sociale, ovvero l’eterno scarto tra il ricco ed il povero. Le residue risorse pubbliche sono spostate a favore di contractor privati. Si generano debiti che verranno trasferiti sulle generazioni a venire.
I “movimenti di protesta territoriali”, etichettati come egoisti e retrogradi, hanno avuto la “lucida follia” di comprendere il “grande inganno” delle politiche di privatizzazione dei servizi e dei beni pubblici, di pubblicizzazione del costo, di distruzione ambientale e sociale, della shock economy che trae profitti dalle guerre e dai disastri naturali.
Questo libro prova a raccontare una storia diversa. Scheda dopo scheda, paese dopo paese, esempio dopo esempio capiremo che la questione, in realtà, è una sola.

1 commento:

  1. maurizio9.2.10

    Forse, non è stato compreso da tutti che è inutile mungere, il latte è terminato.
    Maurizio

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Stai per lasciare un commento? Lo leggerò volentieri ma ti chiedo per correttezza di firmarlo. In caso contrario sarò costretto a cestinarlo.
Ti ringrazio, Victor

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