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30 dicembre 2012

Una storia incresciosa di fine anno

...che può capitare a chiunque di voi anche in altri momenti dell'anno. 

Questa mattina, passando nei pressi di un distributore di carburanti, notavo che il prezzo self-service del gasolio era a € 1.674/l ma avendo solo banconote da 50, sono andato nel bar vicino, dove mi fermo spesso a fare colazione, e ho ordinato una pasta e un caffè. Ho pagato con € 50 ottenendo in resto, oltre agli spiccioli, due banconote da 20 belle, nuove, fiammanti. 

Tornato al distributore, ho provato ad inserirle nella macchinetta che, con mio raccapriccio, le ha rifiutate una dopo l'altra. Ho pensato che succedesse perché troppo nuove e mentre stavo rinunciando a fare rifornimento, una signora, in attesa del suo turno con il marito, mi ha passato una banconota da 20 invitandomi a riprovare e prendendosi una delle mie. Ringraziatala per la cortesia, ho fatto rifornimento e sono andato via tranquillo. In serata, uscito a comprare le sigarette, ho tentato di pagare con l'altra ma l'esercente, inseritala nel rilevatore di banconote false, mi ha guardato con sospetto comunicandomi la cruda verità. Ho pagato scambiando € 50 e me ne sono andato, turbato e quasi incredulo. Osservando, poi, a casa la banconota e confrontandola con altre dello stesso taglio, ho notato che la carta era più liscia e leggera e mancava la riga verticale filigranata. 

Sono tornato nel bar per raccontare tutto alla gestrice, chiederle di riprendersi la banconota e informarla che, in ogni caso, sarei andato dai Carabinieri a denunciare l'episodio. Non tanto per recuperare il denaro, quanto per risarcire - se possibile - la signora cui, in perfetta buona fede, avevo rifilato le 20 false davanti al rifornimento, con il rischio di apparire uno spacciatore se non addirittura un falsario. Naturalmente in quel bar, senza il riconoscimento della mia buona fede, non metterò più piede e starò molto più attento, d'ora in avanti, anche nelle transazioni con denaro liquido. 
AD AMBEDUE LE SIGNORE AUGURO BUON ANNO
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Ps: come giudichereste la barista che - dopo avermi rifilate le due banconote false - alla mia contestazione puntuale risponde che avrei dovuto farlo sul momento? Cosa si può pensare di un'esercente di commercio che appare disposta a perdere un cliente piuttosto che riconoscere il suo errore - per non dire altro? Come posso ritrovare la malcapitata signora che, con eccessiva ingenuità, mi ha favorito la banconota buona avendo osservato i miei tentativi, andati a vuoto, di usare le mie? E poi, è più conveniente e corretto comportarsi come la prima o come la seconda? 

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