Qui il nostro governo favorisce i pochi invece dei molti: e per questo viene chiamato cricca oligarchica.
Qui in Italia noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia differenziata per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue per reati abietti, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, non come un atto di privilegio ma come una ricompensa al merito, e la ricchezza smodata non costituisce un impedimento.
Qui in Italia noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro signore se al nostro signore piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace, perciò non ci curiamo di fronteggiare pericoli inesistenti.
Soltanto un cittadino italiano trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto si occupa dei pubblici affari proprio per risolvere le sue questioni private.
Qui in Italia noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di disprezzare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di disprezzare le leggi e di ignorare coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di disprezzare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso perché ciò che è giusto e di buon senso ci appare ignobile.
Qui in Italia noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi lo consideriamo innocuo; e benchè in tanti ci crediamo in grado di dare vita ad una politica, beh pochi qui in Italia siamo in grado di giudicarla.
Noi consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della perfetta monarchia autocratica.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto del disimpegno, ma il disimpegno sia solo il frutto dell'opportunismo più untuoso.
Insomma, io proclamo che l'Italia è la scuola della libertà e che ogni italiano cresce sviluppando in sé una felice versatilità: la fiducia cieca nel capo finché è in grado di fronteggiare qualsiasi situazione e il voltafaccia più subdolo quando cade in disgrazia.
Qui in Italia noi facciamo così.
È per tutte queste ragioni che la nostra nazione è ammirata nel resto del mondo e tutti gli stranieri ci invidiano e vogliono imitarci.
Pericle – Discorso agli Ateniesi, 461 a.C., rivisitato ad usum italicorum.
Qui in Italia noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia differenziata per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue per reati abietti, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, non come un atto di privilegio ma come una ricompensa al merito, e la ricchezza smodata non costituisce un impedimento.
Qui in Italia noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro signore se al nostro signore piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace, perciò non ci curiamo di fronteggiare pericoli inesistenti.
Soltanto un cittadino italiano trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto si occupa dei pubblici affari proprio per risolvere le sue questioni private.
Qui in Italia noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di disprezzare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di disprezzare le leggi e di ignorare coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di disprezzare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso perché ciò che è giusto e di buon senso ci appare ignobile.
Qui in Italia noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi lo consideriamo innocuo; e benchè in tanti ci crediamo in grado di dare vita ad una politica, beh pochi qui in Italia siamo in grado di giudicarla.
Noi consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della perfetta monarchia autocratica.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto del disimpegno, ma il disimpegno sia solo il frutto dell'opportunismo più untuoso.
Insomma, io proclamo che l'Italia è la scuola della libertà e che ogni italiano cresce sviluppando in sé una felice versatilità: la fiducia cieca nel capo finché è in grado di fronteggiare qualsiasi situazione e il voltafaccia più subdolo quando cade in disgrazia.
Qui in Italia noi facciamo così.
È per tutte queste ragioni che la nostra nazione è ammirata nel resto del mondo e tutti gli stranieri ci invidiano e vogliono imitarci.
Pericle – Discorso agli Ateniesi, 461 a.C., rivisitato ad usum italicorum.
Qui ad Atene noi facciamo così
L'Italia è una repubblica fondata sulla mafia - Marco Travaglio
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