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21 luglio 2009

Ieri in via D'Amelio è rimasto un pezzettino del mio cuore!

Quella che riporto integralmente è l'appassionata e commossa testimonianza di Matilde, una ragazza che crede in ciò che fa e che, avendo partecipato alla commemorazione in onore di Paolo Borsellino, racconta così la propria esperienza:

Eravamo diverse centinaia. Certo pochi, pochissimi rispetto a quelli che avrebbero potuto esserci, rispetto alle centinaia di migliaia di persone che affollano le manifestazioni sindacali, ma vedere così tanta gente riunita nel nome di Paolo Borsellino, lì per dare sostegno a chi come lui si impegna e rischia concretamente per il proprio impegno, a me ha fatto effetto.
Purtroppo i Palermitani latitavano (forse erano al mare..), e vedere i palazzoni di via D'Amelio con pochissime lenzuola bianche appese (in segno di partecipazione) è stato triste, ma quelle tre o quattro lenzuola C'ERANO, ed è anche questo che va sottolineato, così come vanno ricordati l'unico lenzuolo appeso su un balcone della grande e lunga via che costeggia il porto: "Paolo vive", e l'energia della marcia delle agende rosse, che quando si è accorta di quel lenzuolo e delle persone che lo avevano appeso ha cominciato a salutare e urlare "Paolo vive!! Paolo vive!!".
Passare per le arterie semideserte e per le piccole stradine della Kalsa al grido di "PALERMO! PALERMO! SVE! GLIA! TI!!!" o di "FUORI! LA MAFIA! DAL!O! STATO!!!",
"MANCINO! RICORDA! CHI HAI VISTO IL PRIMO LUGLIO!!!" sventolando in alto le agende rosse che gridavano con noi “Dove'è finita l'agenda rossa di Paolo Borsellino?”, mi ha fatto sentire orgogliosa di essere Siciliana e Italiana per la splendida gente che ho incontrato e che ancora ha voglia di pulire il marcio che pure avanza.
Partecipare mi ha anche dato l'opportunità di accorgermi ancora una volta delle contraddizioni del nostro Paese. Ho visto i Palermitani che guardavano incuriositi, ma anche quelli annoiati o scocciati perchè passando li costringevamo a sostare col motorino e a “perdere tempo”... ho visto i turisti colti di sorpresa dalla manifestazione, che guardavano sorridenti e annuivano e ci salutavano... ho visto una vecchietta piena di acciacchi che camminava a passo spedito in mezzo alla marcia, con la sua agendina rossa in alto, con una forza emozionante, che ci ha raccontato di venire da Canicattì e che lei cascasse il mondo sarà sempre presente fin quando non troveranno i mandanti, perchè dobbiamo alzare la testa; ho parlato con persone venute da Venezia per motivi di lavoro, che hanno scelto la manifestazione come libera uscita; ho sentito accenti del nord gridare alle poche persone affacciate: “SCENDETE!! SCENDETE A RIPRENDERVI LA VOSTRA CITTA'!!!”; a piazza Magione (punto di arrivo della marcia) ho visto il degrado di una città troppo spesso abbandonata a se stessa, ma piena di gente pulita, pacifica e determinata.

Eravamo in pochi dicono, ma anche se fossimo state poche decine avrebbe avuto un senso partecipare, non lasciare solo chi è in prima linea, non lasciare soli noi stessi in fondo, perchè questa è una battaglia che dobbiamo fare soprattutto per noi e per i nostri figli.
A Trabia c'è chi si è fatto una marcia da solo il 18 luglio, perchè nessuno ha aderito, ma lui, zaino in spalla e panino, c'era. A Roma c'è chi doveva partire per l'Inghilterra e ha deciso di restare grazie alle parole di Salvatore Borsellino.

Paolo e la sua scorta sono eroi. Le istituzioni che vadano a mettere i fiori sulle tombe dei “loro” di eroi (tipo Mangano..), come proponeva uno striscione in via D'Amelio.

Adesso però non vogliamo più eroi, c'è gente ancora viva che si impegna quotidianamente anche per noi, per dare un futuro migliore a questa Terra, per scardinare quel patto viscido e schifoso tra mafia e stato, e noi che non abbiamo le competenze per colpire in modo efficace nei tribunali, possiamo farlo nella società civile, abbiamo una grande possibilità perchè la mafia ha paura anche delle parole che circolano libere, e soprattutto delle coscienze che si risvegliano.

Sicuramente dimenticherò qualcuno dei tanti che hanno parlato durante la manifestazione, ma non posso non citare Salvatore Borsellino, che ci ha dato questa bella opportunità di incontrarci, Gioacchino Genchi, Sonia Alfano, Pino Masciari, Francesco Saverio Alessio, Emiliano Morrone, De Magistris, e a tutti dico GRAZIE per l'esempio che date soprattutto a noi giovani, voi rappresentate dei modelli di riferimento sani e noi vi sosteniamo!! Matilde

4 commenti:

  1. Anonimo11.8.09

    Ciao, sono un ragazzo di modica! Sono stato io a fare lo striscione (e la lapide) e volevo dirti che condivido a pieno! Anche un pezzettino del mio cuore è rimasto lì! Grazie per aver inserito questa foto! Davide Ariali!

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  2. matilde5.9.09

    ciao davide grazie a te per l'inventiva! :)

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  3. maurizio7.9.09

    Ringrazio Matilde e anche Davide.
    Assieme al loro cuore vi è anche il mio.
    Maurizio

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  4. Questa testimonianza mi ha colpito molto.Non sono siciliana,purtroppo non ho potuto partecipare alla manifestazione ma ho potuto vivere qualche emozione grazie al tuo racconto..condivido pienamente ciò che hai detto e trovo bellissimo che ci sia ancora qualcuno che crede in quei valori,che crede fino in fondo nella battaglia che Falcone,Borsellino e tanti altri hanno tenacemente combattuto..non arrendendosi alla paura e all'omertà.Io sono iscritta in giurisprudenza..amo tantissimo ciò che faccio e credo e spero che continuerò a farlo con la stessa passione che ci hanno messo loro!grazie..Ginevra

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