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06 maggio 2009

Non se ne può più !!!!

Oggi voglio evitare il commento sul fatto del giorno. Occorre, però, avere una gran faccia di bronzo per andare da Vespa, come fa Berlusconi, a lanciare le sue solite accusa nel tentativo di nascondere una storia davvero brutta e chiedere, nello stesso tempo, il rispetto della privacy. Occorre essere nati servi per andare, come fa Cicchitto, a 8 e 1/2 e Bondi e Rossella a Ballarò, a sostenere senza imbarazzo l'insostenibile! Ma credono davvero che gli Italiani hanno perso del tutto il ben dell'intelletto?

Oggi voglio, piuttosto, trarre lo spunto da una lettera inviatami da Matilde, una giovane siciliana che s'indigna per quello che vede e sente, e ne pubblico le parti salienti.
"Sono stata a un incontro sull'antimafia stasera, veramente intenso; hanno parlato Pino Maniaci (il giornalista antimafia di TeleJato), Pino Masciari (un imprenditore che 12 anni fa ha denunciato il racket e che vive tutt'ora a rischio) e Salvatore Borsellino, il fratello di Paolo, che lotta perchè si faccia giustizia. Mi hanno molto colpita le parole di questi ultimi due, il loro grido risuonava nella sala semivuota ma attenta e commossa del comune, sala "ovviamente" priva di presenze istituzionali. Non so se conosci la storia di Pino Masciari, io non la conoscevo e mi ha molto commossa, e anche le parole di Salvo Borsellino mi hanno proprio scossa, veramente ma in che schifo di paese viviamo?? A volte mi sento quasi anestetizzata dalle stupidaggini che ci propina la tv e dalle notizie secondarie, quando dietro c'è un marcio che avanza che è talmente marcio che ho difficoltà a immaginarlo! Salvatore Borsellino sta organizzando per il 19 luglio (anniversario della strage di via D'Amelio) una manifestazione di protesta contro le passerelle delle autorità che vengono a commemorare suo fratello, o come dice lui, a controllare che sia morto. Secondo me sarebbe bello poter essere presenti!

Certo che questi incontri mi lasciano dentro molta inquietudine e tristezza, perchè da una parte penso che sì, tutti insieme ce la possiamo fare, ma dall'altra mi dico: ma come è possibile modificare un sistema che è così schifosamente marcio?? C'è una speranza? Come diceva S. Borsellino, l'Italia è una repubblica fondata sul sangue, e non c'è mai stata una vera intenzione di fare antimafia da parte del cosiddetto Stato, l'antimafia l'hanno fatta solo singoli che si sono presi sulle spalle questo carico e per questo hanno spesso pagato con la vita. Non capisco se ha senso illudersi o se veramente si può cambiare qualcosa; ma nonostante le paure e le incertezze non posso fare a meno di essere solidale con queste persone, effettivamente lo Stato siamo noi, anche se mi sento impotente, e mi fa paura un paese in cui se uno vuole giustizia deve diventare un eroe!"

Cara Matilde, la speranza siamo noi, siete voi giovani che sapete indignarvi, ma occorre passare dall'indignazione alla denuncia e al sostegno delle persone che denunciano "il marcio che avanza". Per vincere la paura e l'acquiescenza dei più non basta la solidarietà, occorre impegno vero e coraggioso contro la mafia.
La mafia è vigliacca, prospera nell'omertà e nella collusione con pezzi dello Stato deviati!
La si può battere se lo vogliamo!

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