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11 dicembre 2008

LETTERA APERTA AI CITTADINI RISPETTOSI DELLE LEGGI E DELLE ISTITUZIONI

Per fermare la deriva eversiva di un (per rispetto alla carica istituzionale che ricopre taccio l’appellativo che avevo in mente, trovalo tu) a cui sono state affidate per altri cinque anni le sorti del nostro paese, occorre che al più presto si mobilitino i milioni di Italiani che guardano storditi a quello che accade ogni giorno sotto i loro occhi. Che l' “unto del Signore” fosse una grave anomalia nella vita politica italiana ce n'eravamo accorti in tanti, già all'indomani della sua discesa in campo, ma che fosse capace di stravolgere ogni regola del vivere civile con quella spudoratezza, disprezzo della verità e spregiudicatezza di cui sono capaci lui (l'uomo del partito dell'amore) e i suoi (per rispetto alla funzione istituzionale che dovrebbero svolgere, taccio l’appellativo che avevo in mente, trovalo tu), questo forse molti nostri concittadini non l'avevano messo nel conto.

Quest'uomo, stando agli esiti di alcuni suoi processi, conclusisi con l'amnistia o con la prescrizione grazie alle leggi ad personam volute da lui e prodotte dalla sua maggioranza, meriterebbe forse di trascorrere qualche tempo (idem, taccio il luogo che avevo in mente, trovalo tu). Ma i giornalisti del servizio pubblico, perché mettersi nella condizione di essere additati al pubblico ludibrio? E gli altri leaders della sua maggioranza, perché non hanno uno scatto d'orgoglio pensando al futuro delle loro formazioni politiche? E' sconcertante dover riconoscere che l'unica persona di buon senso, il povero Follini, uscito da quel calderone di (idem, taccio l’appellativo che avevo in mente, trovalo tu) appaia come una mosca bianca ormai resa ininfluente. Io penso che sia ora di reagire in difesa almeno del buon nome del nostro Paese. Non si può tollerare ulteriormente che venga data all'esterno un'immagine dell'Italia prona ai voleri di un (idem, taccio gli appellativi che avevo in mente, trovali tu) alla guida di (idem, taccio l’appellativo che avevo in mente, trovalo tu). Rimanere ancora sulla difensiva, mostrarsi ancora corretti di fronte alla barbarie sarebbe gravemente colpevole. Occorre passare immediatamente alla riscossa con una grande mobilitazione di massa, chiamando a raccolta tutti i cittadini onesti e rispettosi delle leggi e delle istituzioni perché gridino forte il loro no all'occupazione spudorata della TV pubblica da parte di un (idem, taccio gli appellativi che avevo in mente, trovali tu); perché gridino no ad un'informazione non solo schierata ma anche disposta a nascondere e falsificare la verità; chiedano di essere correttamente informati sui programmi, sui progetti, sulle realizzazioni, sulla base dei quali dovranno esprimere il loro voto; dicano di voler vivere in un paese civile e degno di far parte di una comunità di paesi liberi. Poi non so, si potrebbe avviare una campagna per la disintossicazione dalla droga soporifera vespina, per esempio vedere se una significativa parte dei nostri concittadini sarebbe disposta, in cambio di qualche passeggiata ossigenante fuori porta, a rinunciare per qualche tempo al rito del Porta a porta.

Mi auguro che lo sciopero indetto dalla GGIL per domani abbia un buon esito, e sia una manifestazione pacifica e civile, con cui i cittadini che non ce la fanno più chiedano un cambiamento di rotta a questo Governo che finora si è dimostrato insensibile e autoreferenziale.


P. S.: sono una persona equilibrata e sufficientemente moderata, ma se arrivo quasi a litigare con amici e conoscenti parlando di Berlusconi e dell'Italia, vuol dire che anche nelle coscienze è stato prodotto un inquinamento non da poco.

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