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22 dicembre 2008

2008 - Annus Horribilis?

Mancano ormai pochi giorni alla fine dell’anno ed è tempo di bilanci.

Nel 42° Rapporto annuale del CENSIS sulla situazione sociale del Paese la parola chiave è “paura”
“Si potrebbe dire che è stato l’anno delle paure (…) tante sono state le paure (piccole e no) che hanno occupato l’opinione collettiva nei primi mesi dell’anno: la paura dell’immigrato; la paura delle rapine e dei furti (magari dei minori Rom); la paura della microcriminalità di strada; la paura degli incidenti stradali causati da giovani ubriachi o drogati o da camionisti stranieri altrettanto ubriachi e drogati; la paura della violenza giovanile, in particolare del bullismo crescente anche in età finora insospettabili; la paura del lavoro mancante o precario; e via via tutte le paure più squisitamente socioeconomiche (la perdita del potere d’acquisto, la riduzione dei consumi, il difficile pagamento della rata dei mutui, ecc.). (…) alle piccole e medie paure è subentrata la “grande paura”, un panico generalizzato indotto da una crisi finanziaria internazionale che potrebbe mettere in pericolo la nostra economia e lo stesso suo destino nella dinamica socioeconomica internazionale.” (…) Certo non siamo ancora in grado di capire la profondità della crisi e far capire le prospettive per il futuro. Ma non si può negare che si è trattato di un salutare allarme collettivo e che quel che è avvenuto habet rationem signi. La “segnatura” c’è stata, c’è ora da vedere se essa può diventare una sfida e una provocazione per tutti, cosa non indifferente in una società come quella italiana, dove le sfide che hanno avuto più successo sono state quelle a maggiore mobilitazione collettiva”.
Il titolo dell’AGI, avvalorato da dati statistici attendibili, produce grande preoccupazione anche per il 2009 - CRISI: CONSUMATORI, CALENDARIO 2009 CON 3 SETTIMANE PER MESE
Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori, insieme a Coldiretti, hanno voluto scherzare sulla crisi, ma nemmeno troppo, con un calendario 2009 con sole tre settimane per mese, perchè la quarta settimana è quella che le famiglie italiane non riescono a superare. Le associazioni dei consumatori hanno fatto i conti in tasca agli italiani e sono convinte che nemmeno la tredicesima farà tirare un sospiro di sollievo. Il 70% dei 35 miliardi di euro di tredicesima, calcolano le associazioni, sarà destinato in gran parte al pagamento di prestiti, mutui, utenze, assicurazione auto, canone Rai, bolli auto e moto. La detassazione, promessa da Berlusconi in campagna elettorale e subito rimangiata, avrebbe certamente influito sulle economie familiari. «Avrebbe permesso all'intera economia di respirare. Ci sarebbe stato un incremento del giro d'affari complessivo dei consumi natalizi pari a circa 11 miliardi di euro. Una cifra che avrebbe permesso una ripresa a tutto vantaggio del sistema economico italiano».

Da un sondaggio di Corriere.it possiamo ricavare le parola dell’anno 2008 più sentite e più votate:
1. Yes we can 33.3%
2. Recessione 21.3%
3. Facebook 18.9%
4. Fannulloni 9.3%
5. Rifiuti 4.1%
6. Abbronzato 3.8%
7. Special One 2.9%
8. L’Onda 2.5%
9. Fallimento 2.3%
10. Cordata 1.5%

I personaggi più popolari, discussi e famosi del 2008 da FondazioneItaliani
  1. BARACK HUSSEIN OBAMA – Non ci sono dubbi. Il primo posto nella classifica dei personaggi più popolari e amati del 2008 spetta al presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama. Su di lui è stato detto e scritto davvero tutto. Dalla scuola scelta per le figlie, fino ai gusti alimentari e alla taglia di scarpe. È stato detto che con la sua vittoria contro il candidato repubblicano John McCain il mondo è cambiato, e probabilmente per sempre. È il primo presidente degli Stati Uniti afroamericano della storia. Un programma elettorale audace il suo, che mirava alla rivoluzione rispetto agli otto anni precedenti segnati dall’amministrazione Bush, portato avanti con pratiche avanguardiste e nuove. Barack Obama ha conquistato voti su Facebook, su YouTube, alla tv con uno spot che non ha simili nella storia e un vocabolario fatto su misura per le giovani generazioni, le classi deboli ed emarginate, senza trascurare tutto il resto del mondo. Non ha vinto le elezioni, le ha trionfate. E dopo essere divenuto il personaggio più popolare di tutto il 2008, anche per la prestigiosa rivista Time, adesso è anche quello su cui si concentrano le altissime aspettative del mondo intero. A lui l’arduo compito di non disattenderle, ai posteri la sentenza.
  2. INGRID BETANCOURT – La sua liberazione è stata attesa per oltre 6 anni. E quando i telegiornali l’hanno annunciata, lo scorso 2 luglio, la gioia è stata condivisa in tutto il mondo. Figlia di due genitori impegnati in politica, nata in Colombia ma cresciuta in Francia, Ingrid Betancourt decide di tornare nella terra natia alla fine degli anni ’80, si butta in politica fondando un suo partito e decide di correre per le presidenziali nel 2002. Da sempre attiva nella difesa dei diritti umani, compie la scelta coraggiosa di incontrare il gruppo armato delle Farc senza protezione governativa, ma i guerriglieri sequestrano lei e la collega, candidata alla vicepresidenza, Clara Rojas. La Betancourt sarà tenuta in ostaggio, gravemente malata, per oltre sei anni. Le scene della sua liberazione, con l’arrivo all’aeroporto di Bogotà e la commozione nel riabbracciare i figli, hanno fatto il giro del mondo, consacrando il suo personaggio alla popolarità internazionale. Omaggiata con numerosi premi internazionali, la Betancourt è stata proposta anche per l’assegnazione del Nobel per la pace.
  3. ROBERTO SAVIANO – Il libro che gli ha reso la vita un inferno, “Gomorra”, è del 2006. Ma Roberto Saviano è stato al centro del dibattito nazionale (e non solo) anche durante tutto il 2008. Soprattutto per una sua confessione, in cui dichiarava alla radio di voler lasciare l’Italia. Si scatena così la solidarietà di un paese che gli si stringe attorno, con numerosi premi Nobel che arrivano a firmare un appello per convincerlo a restare. Matteo Garrone trae dal libro-inchiesta un film, che sbanca i festival cinematografici di mezzo mondo, scelto dall'Italia per entrare nella cinquina degli Oscar come miglior film straniero, candidato ai Golden Globe. È proprio il successo a mettere la sua vita in pericolo per le minacce di morte dei camorristi, è sempre quello a proteggerlo, perché è difficile immaginare la durezza della reazione popolare semmai dovessero torcergli un capello. A distanza di due anni dalla pubblicazione della sua inchiesta dunque il giovane giornalista vive sempre in pericolo, ma non smette di far parlare di sé entrando a pieno titolo nella top ten dei personaggi più popolari del 2008.
  4. VLADIMIR LUXURIA – E in questo 2008 che si accinge a finire, una tra le figure senza dubbio più amate dal pubblico italiano è stata Vladimir Luxuria. Che se non è stata votata da migliaia di connazionali nella sua avventura politica tra le fila di Rifondazione Comunista, è stata ripagata con il (tele)voto durante il reality, condotto daSimona Ventura, l’Isola dei Famosi. Il suo, un po’ come quello di Obama, è stato un vero trionfo: non c’è Belen Rodriguez che tenga di fronte alla schiettezza e alla semplicità di una donna che ha scardinato il luogo comune e il pregiudizio italiano, entrando nel cuore della gente e portando alla ribalta un tema delicato, come quello che riguarda le difficoltà della comunità transgender. Dopo l’esperienza politica, che l’ha vista spesso al centro di fortissime polemiche, Luxuria ha lasciato la poltrona di Montecitorio con la caduta del governo Prodi per tornare al suo ambiente naturale, il palcoscenico, che la vede da anni esibirsi in spettacoli di grande successo e dirigere un evento atteso e seguito come il “Mucca Assassina” nella capitale, luogo di ritrovo per antonomasia della comunità gay, lesbica e trans d’Italia.
  5. GIUSY FERRERI – Tra i personaggi più popolari del 2008 rientra a pieno titolo anche Giusy Ferreri, la cantante-cassiera che ha sbancato al talent show “X Factor”, imponendo la sua voce originale e la sua interpretazione particolare come tormentone assoluto degli ultimi mesi. La Ferreri è passata direttamente dalle casse di un supermercato ai palcoscenici più popolari d’Italia. Dopo aver vinto il talent show di Rai 2, la corsa verso la vetta del successo è stata veloce e in costante ascesa. Il singolo estivo “Non ti scordar mai di me” ha vinto il triplo disco di platino ed è rimasto in cima alle classifiche per 16 settimane consecutive. Il suo primo cd di inediti, “Gaetana”, che ha visto la produzione artistica e la collaborazione di Tiziano Ferro, è stato tra i più attesi della stagione discografica. Ha confermato il talento della cantante e il successo il singolo “Novembre”, schizzato immediatamente al vertice delle top ten musicali.
  6. GIANNI ALEMANNO - Gianni Alemanno è in politica da sempre. Fin dai lontani tempi dell’università, quando le mezze misure non erano ammesse; nei primi anni ’80 guidava il Fronte della Gioventù come segretario provinciale di Roma, per poi andare a sostituire Gianfranco Fini nella carica di segretario nazionale del Movimento Sociale Italiano (Msi), area giovanile. Entra a Montecitorio come deputato nel 1994, per restare sulla sua poltrona per lunghi anni. Fino a quando, l’inverno scorso, decide di correre alle elezioni amministrative capitoline. Con una vittoria al ballottaggio che gli assegna il 53,6% delle preferenze manda a casa l’avversario del Pd, Francesco Rutelli, diventando così il primo sindaco di Roma di destra dai tempi di Benito Mussolini e imponendosi come uno dei personaggi di cui più si è parlato durante il 2008. Capace di non scontentare nessuno per il momento, travolto recentemente dall’ondata di maltempo insieme a tutta la città, impreparata ad affrontare un tale carico di sventure climatiche, impegnato sin dai primi mesi del suo mandato da sindaco nel conquistare la fiducia della comunità ebraica romana, Alemanno ha compiuto un viaggio ad Auschwitz che sembra averlo toccato molto e che ha messo a tacere le polemiche che si erano scatenate nei primi mesi della sua elezione.
  7. AMANDA KNOX – Una faccia d’angelo, pulita e innocente, che nasconde una presunta assassina. Amanda Knox è reclusa nel carcere di Perugia, per omicidio di Meredith Kercher. Indagato, oltre a lei, il suo ex fidanzato Raffaele Sollecito, mentre l'ivoriano Rudy Guede è stato condannato a 30 anni. Il suo è uno dei casi di cronaca nera che ha più sconvolto l’Italia nel novembre 2007, per l’efferatezza di un gesto che ha strappato alla vita una ragazza tanto giovane, e in una dinamica tanto assurda. Guede è stato condannato a 30 anni con rito abbreviato, e su Amanda e Raffaele si attende una sentenza definitiva. Nel frattempo la ragazza ha fatto parlare di sé per tutto il 2008: tra diari resi pubblici e dichiarazioni dei familiari che accusano la giustizia italiana di non fare il proprio dovere, passando per un film che ha sollevato un mare di polemiche. Con la famiglia che è arrivata al gesto di lanciare un sito per la raccolta fondi, per poter pagare le spese legali, in cui la dolce Amanda appare nell’immagine della perfetta giovane americana, innocente, generosa, finita in mezzo a un clamoroso errore. Che parenti e amici ne sostengano l’innocenza a spada tratta va da sé. Ma secondo la giustizia italiana è ancora tutto da dimostrare: la possibilità che sia stata lei, insieme ai due ragazzi, a tentare di coinvolgere Mez in un festino a base di alcol e droghe, e che al suo rifiuto sia stata lei a ucciderla, sembra davvero molto alta.
  8. ROBERTO COLANINNO – Uno degli eventi che più hanno angosciato il Paese nel 2008 è probabilmente la crisi di Alitalia. Ma ad acquistarla per ridarle nuova linfa è arrivato un imprenditore di vecchio corso, che alla guida della Compagnia Aerea Italiana (Cai) ha comprato la compagnia di bandiera per la modica cifra di 1,52 miliardi di euro. Da sempre all’interno dei gangli vitale del settore economico automobilistico, Roberto Colaninno è stato amministratore delegato di qualsiasi cosa: dalla Piaggio alla Immsi Spa, dalla Fiamm alla Olivetti, con la quale si è reso protagonista della più grande operazione di acquisizione finanziaria mai tentata in Italia: era il 1999, e l’imprenditore mantovano lanciava l’Operazione di acquisizione pubblica (Opa) del 100% della Telecom Italia, portandola a termine con successo. Ne rimane Presidente e amministratore delegato fino al 2001, per tornare sulla cresta dell’onda nell’agosto scorso, insieme a Banca Intesa San Paolo, alla guida della Cai. Membro di Confindustria e padre di Matteo, neo deputato nelle fila del Partito Democratico, Colaninno è a buon diritto entrato nella lista dei personaggi più popolari di quest’anno.
  9. FEDERICA PELLEGRINI – Alle Olimpiadi di Pechino 2008 si era presentata come favorita, e non ha deluso le aspettative. E come membro eletto dello star system, per via di tutti quei gossip che si sono rincorsi nel tempo sul triangolo amoroso tra lei, il fidanzato Luca Marin e l’ex fidanzata del fidanzato Laure Manaudou. E anche di quelle foto un po’ osé che hanno fatto discutere sulla sua professionalità sportiva. Ma Federica Pellegrini nuota e se ne infischia, e da Pechino porta a casa medaglia d’oro (nello stile libero donne) e il record del mondo nei 200 sl (1’54’’82 nella distanza). Raggiante, decisa, con un carattere difficile e sicura di sé, più amata in vasca che fuori, nata nell’acqua e capace di far sognare l’Italia, Federica dovrebbe forse parlare meno (soprattutto con i giornalisti) dedicandosi solo al nuoto, disciplina nella quale si conferma regina indiscussa, entrando nella top ten dei personaggi più popolari di questo 2008 quasi finito.
  10. MARA CARFAGNA – Mai un ministro della Repubblica fu tanto discusso, come la giovane e avvenente Mara Carfagna, responsabile delle pari opportunità. Che proprio lei, donna dal passato soubrettiano e dedita ai calendari sexy, sia stata scelta per rappresentare l’emancipazione femminile e la sua difesa, ha fatto molto discutere. Attaccata su più fronti, senza esclusione di colpi da quelli interni, la Carfagna ha ad ogni buon conto conquistato la fiducia incondizionata del premier Berlusconi, che le ha affidato compiti via via più impegnativi, sino a renderla portavoce del governo. Lei incassa le critiche e tira dritto: con la determinazione di un buldozzer e l’eleganza di una principessa rientra a pieno titolo nei personaggi più discussi del 2008 (accanto, suo malgrado, alla collega Mariastella Gelmini).
  11. EMMA MARCEGAGLIA – Assolutamente immancabile, rimanendo in tema di emancipazione femminile, la prima donna che, nel 2008, è diventata presidente di Confindustria. Un fegato e una stoffa invidiabili i suoi; in un mondo di rampanti uomini d’affari impone una grinta tutta al femminile, condita con l’eleganza che l’ha sempre caratterizzata.
A chiusura di questo lungo excursus sul 2008 che ci lascia per fare spazio all’anno che verrà, vorrei citare una bella canzone di Lucio Dalla, quasi profetica, e il Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere, di Giacomo Leopardi:

L'anno che verrà (tutta da riascoltare)


di Giacomo Leopardi (Tutto da leggere)
“Passeggere. Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell'anno nuovo?
Venditore. Appunto.
Passeggere. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere, e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è toccato, che il bene; se a patto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?
Venditore. Speriamo.”
È solo la speranza, dunque, che ci aiuta a vivere e ad aspettare con curiosità l’anno nuovo, facendoci dimenticare tutta la pena di quello trascorso?
Se lo scrivono e cantano due figure come Dalla e Leopardi, tanto lontani nel tempo e negli interessi, c’è da crederci!
Buon 2009, intanto.
Viviamocelo nel migliore dei modi.
Solo fra dodici mesi scopriremo come sarà stato davvero!

1 commento:

  1. Anonimo5.1.09

    IL NOSTRO MOVIMENTO

    Finalmente ci siamo!

    E’ nata l’Unione Nazionale Italiana degli Impiegati Statali: "U.N.I.STAT."

    Un movimento libero, autonomo ed indipendente: lavoratori e pensionati dello Stato uniti per dare vita alle aspettative del "popolo delle buste paga".

    Un popolo fatto di gente che “campa” di stipendio e che non ha la possibilità di adeguare autonomamente le proprie entrate al costo della vita.

    Un popolo che non si sente adeguatamente rappresentato in parlamento da “questa” classe politica, nè sufficientemente tutelato sul posto di lavoro da “questi” sindacati che dovrebbero difendere il potere d’acquisto di salari e pensioni.

    Un popolo che ha più volte palesato su queste pagine la necessità di un soggetto politico “nuovo”.

    Ebbene, adesso, il movimento c'è, è nato!

    L’UNISTAT si batte per il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

    Obiettivi primari ed inalienabili dell’UNISTAT sono la democrazia, l'uguaglianza, la libertà e la giustizia sociale.

    L’UNISTAT avversa il tentativo di abbattere gli istituti di democrazia istituzionale vigenti che, anzi, vanno quotidianamente e senza soluzione di continuità, arricchiti di democrazia sostanziale e quindi di contenuto socialmente valido.

    Accetta e difende i principi e le finalità della Costituzione Italiana e, pertanto, si proclama pluralista dal punto di vista ideologico, politico e religioso, nel convincimento che la persona umana non ha frontiere, nè barriere fisiche, nè psichiche e che l'individuo deve continuamente anelare alla pace, alla democrazia, alla giustizia ed alla libertà nel completo rispetto delle leggi, ma combattendo con fermezza tutto ciò che ad esse costituisca attentato.

    Ai nostri amici, ai nostri lettori, a tutti i nostri sostenitori - iscritti e simpatizzanti - non verrà mai chiesto alcun contributo economico d’iscrizione, ma soltanto di “PARTECIPARE”!

    La Segreteria Nazionale

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