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02 dicembre 2008

Depenalizzazione dell'omosessualità. No del Vaticano alla proposta Onu

Da "La Repubblica" di oggi
CITTA' DEL VATICANO - E' scontro tra Onu e Vaticano. La Santa Sede boccia, con decisione, il progetto di una depenalizzazione universale dell'omosessualità. Un' iniziativa presa dalla presidenza di turno francese dell'Unione europea, e accolta da tutti i 27 Paesi della Ue. Immediato il "no" della Santa Sede: "Gli stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio' - dice monsignor Celestino migliore - verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni". Affermazioni che scatenano una serie di reazioni polemiche che, in serata, provocano una nuova presa di posizione del Vaticano. Che, però, nella sostanza è tutt'altro che una retromarcia. "Nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali", afferma padre Federico Lombardi che ricorda come altri 150 paesi non abbiano aderito alla proposta - ma la proposta cerca di 'introdurre una dichiarazione di valore politico che si puo' riflettere in meccanismi di controllo in forza dei quali ogni norma che non ponga esattamente sullo stesso piano ogni orientamento sessuale, puo' venire considerata contraria al rispetto dei diritti dell'uomo''. In pratica il rischio paventato è che gli Stati che non riconoscono le unioni gay vengano "mesi alla gogna".
Durissima la replica dell'associazione Arcigay: "È di una gravità inaudita che il Vaticano, e quindi, la Chiesa cattolica tutta, si adoperi affinché questa richiesta non passi e, si prefigura come un vero e proprio atto di condanna a morte contro i milioni di gay e di lesbiche che hanno la sfortuna di abitare in paesi sanguinari".
L'Arcigay ricorda che in decine di paesi del mondo sono previste sanzioni, torture, pene e persino l'esecuzione capitale contro le persone omosessuali. "La scusa per cui la richiesta francese non dovrebbe passare perché da quel momento gli stati che non riconoscono le unioni gay sarebbero messi all'indice, - conclude l'Arcigay - non solo non ha alcun senso, ma è una studiata e cinica bugia per nascondere ciò che realmente il Vaticano vuole: mantenere la pena di morte e il carcere per le persone omosessuali".

Incredibile la posizione della Chiesa al riguardo. Vedi: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/12/02/ossessione-del-peccato.html di Michele Serra su La Repubblica. Sono convinto che Giovanni Paolo II, per quanto conservatore, non avrebbe mai avallato un atteggiamento così discriminante, ingiustificato e illogico. Sono curioso di vedere come lo commenterà il prossimo numero di Famiglia Cristiana. E per sapere cosa pensa il Cardinale Carlo Maria Martini (peccato che nell'ultimo conclave lo Spirito Santo non li abbia illuminati abbastanza!) vai al blog: http://www.cardinalrating.com/cardinal_60__article.htm
Leggi anche il comunicato stampa di NoiSiamoChiesa

2 commenti:

  1. Volevo dirti che anch'io ho scritto un articolo inerente alla questione; cerco di fare chiarezza sulla posizione di Ratzinger nei confronti dell'omosessualità, contraria credo e spero alla pena di morte ma favorevole a una discriminazione "civile" nei confronti deglin omosessuali. Discriminazione che io non approvo assolutamente in quanto credo fermamente che gli omosessuali debbano avere gli stessi diritti degli eterosessuali: matrimonio e affidamento. Ti invito a leggere il mio articolo e magari a postare un commento. Qui il link:
    http://simoracconta.ilcannocchiale.it/2008/12/08/omosessualita_la_posizione_di.html

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  2. ricordo questo evento e infatti non è accaduto molto tempo fa.
    Ne avevo molto discusso con degli amici sottolineando l'assurdo "sillogismo" portato avanti ufficialmente dal vaticano. Esso può essere riassunto così:

    "Bisogna discriminare gli omosessuali per non discriminare quei Paesi che li discriminano"


    e questa gente fa il bello e il cattivo tempo in Italia.. :(
    poi mi si chiede ancora perchè emigro...

    RispondiElimina

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