Questo blog aderisce totalmente all'iniziativa lanciata da Libertà e Giustizia perchè la festività nazionale del 2 giugno sia proclamata "Festa della Repubblica e della Costituzione".
La nostra Costituzione ha bisogno di essere protetta e coccolata come una donna che subisce violenza e continui tentativi di stupro.
Giù le mani dalla nostra Carta!
Per ricordare:
31 gennaio 1945 - il governo Bonomi introduce il suffragio universale. Le donne vincono la battaglia per il diritto al voto; il sogno di Maria Montessori è realtà.
2 giugno 1946: i cittadini italiani tutti sono chiamati alle urne. Il referendum sancirà il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica. Nasce la Repubblica Italiana. Contestualmente, i cittadini eleggono i membri dell' Assemblea Costituente.
1 gennaio 1948: entra in vigore la Costituzione della Repubblica Italiana.
Maggio 2010: il Senato della Repubblica discute e vota la legge-bavaglio che vuole impedire alla magistratura di perseguire efficacemente i reati, ai giornalisti di fare informazione, ai cittadini il diritto alla sicurezza e all'informazione; tutto ciò con la scusa di garantire la privacy (che neanche viene garantita).
Vogliamo citare, tra i Principi Fondamentali della nostra Repubblica, il Principio di Uguaglianza:
"tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociali e personali, sono uguali davanti alla legge e devono essere in grado di sviluppare pienamente la loro personalità sul piano economico, sociale e culturale. Tutte le confessioni religiose, diverse da quella cattolica, sono egualmente libere davanti alla legge"
Valerio Onida e Gustavo Zagrebelsky, presidenti emeriti della Corte costituzionale firmano a nome dell’Ufficio di Presidenza e dei Garanti di Libertà e Giustizia questa proposta per un rinnovato patriottismo costituzionale.
La Costituzione è stata ed è tuttora segno di unità del paese: i principi e i valori della democrazia repubblicana in essa espressi, in coerenza con la storia e gli sviluppi più maturi del costituzionalismo internazionale contemporaneo, sono un patrimonio in cui gli italiani si ritrovano. Patrimonio tanto più prezioso in quanto il pluralismo sociale, culturale e politico delle società di oggi suscita nuove linee di tensione e sollecita l’esigenza di riconoscere e ricostruire, al di là delle differenze, una identità collettiva condivisa, che solo nella comune adesione ai principi costituzionali può trovare fondamento.Per questo Libertà e Giustizia, che considera fra i propri scopi fondamentali quello di concorrere a salvaguardare tale patrimonio e a promuovere l’attuazione della Costituzione, suggerisce che sia assunta, da un arco più ampio possibile di associazioni, gruppi e istituti culturali, l’iniziativa di proporre una legge che, modificando e integrando quanto oggi previsto (legge n. 260 del 1949, legge n. 336 del 2000), stabilisca che la festività nazionale del 2 giugno sia proclamata "Festa della Repubblica e della Costituzione".La festa nazionale verrebbe così arricchita con il riferimento al documento che ha dato corpo e contenuto alla Repubblica di tutti gli italiani. Alla tradizionale parata militare di Roma si potrebbe accompagnare, in molte città, una manifestazione civile in cui si celebri concretamente la Costituzione, anche dando seguito ai programmi che sono stati promossi nelle scuole su questo tema.
Giù le mani
dalla nostra Carta!
I nostri padri ci hanno regalato con grandi sacrifici quella libertà che noi viviamo tutti i giorni con la Repubblica; la Democrazia non è uno stato che si raggiunge una volta per sempre ma è un'utopia che ci deve pervadere, perchè uno stato democratico non è mai perfetto ma è sempre in divenire.
RispondiEliminahttp://francescoprina.blogspot.com/2010/06/democrazia-un-sentimento-che-ci-deve.html