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Molti nell'opposizione l'hanno sarcasticamente ridimensionato, ma io mi chiedo come accolgano queste uscite scriteriate i suoi sostenitori, i suoi votanti.
In coda a questa incredibile dichiarazione, leggi il commento di Giuseppe D'Avanzo su Repubblica.
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Io dico che è un gran peccato che si fermi alla storia italiana degli ultimi 150 anni per i suoi paragoni spropositati, rinunciando al confronto con altri grandi più o meno lontani nel tempo come Napoleone, Alessandro Magno, Cesare, Ottaviano Augusto, e perchè no?, Nerone e Caligola. Con questi due ultimi, finiti di morte violenta, ha tratti di somiglianza strabilianti: Nerone aveva degradato il potere portandolo al suo personale livello, pur avendo al suo fianco come consigliere una personalità come Seneca; Caligola, per dimostrare il disprezzo che nutriva nei confronti del Senato, aveva fatto senatore il suo cavallo. Vada, vada indietro nel tempo e si accorgerà che figure con le quali paragonarsi e sulle quali vantare un primato non ne mancano.
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Se non vuole rimettersi alle valutazioni della storia, un giudizio, così avventato nella sua bocca, lo lasci esprimere ai suoi omologhi europei come Zapatero, che ieri lo ascoltava sorpreso, infastidito e rassegnato. Ma essi non possono farlo perchè non conoscono la storia d'Italia degli ultimi 150 anni come la conosce il nostro premier; conoscono lui e tanto basta. Potrebbe farlo fare a Obama, allo stesso Gheddafi, via, o all'amico Putin. Perchè non convince l'amico Bush a citarlo nelle memorie che sta scrivendo come il migliore degli statisti con cui gli è capitato di imbattersi. Bondi potrebbe acquistarne milioni di copie e, di concerto con la Gelmini, fornirle a tutte le biblioteche italiane per diffondere il verbo fra gli italioti!
E c'è chi può ancora affermare che quest'uomo non è malato? C'è ancora in giro qualcuno che possa dargli credito?
Provate a immaginare il papa che durante l'udienza del giovedì affermasse: "Io sono il miglior pontefice della storia della chiesa, da S. Pietro ad oggi; suonerebbe molto più grave e scandalosa dell'affermazione del povero Giovanni Paolo I che sostenne che Dio è mamma.
Provate a immaginare cosa succederrebbe in una scuola italiana se, durante il collegio dei docenti uno si alzasse e, fra le tante altre sciocchezze, dicesse: Io sono il migliore insegnante che la scuola italiana abbia mai avuto; oppure in un'assemblea di confindustria, io sono il migliore imprenditore dei tempi moderni. Io penso che, come minimo, chiamerebbero il 118 e poi chiederebbero al poveraccio: ti senti bene? Questa notte hai avuto degli incubi? Ti porto un bicchiere d'acqua o vuoi un tranquillante?
Chi può permettersi di fare altrettanto con lui?
ahah!
RispondiEliminaComunque io più che "sorpreso e divertito" ho visto uno Zapatero infastidito e poi rassegnato, quando nonostante l'ironico "està interesante!" in risposta a Silvio che giustificava il prolungarsi del suo intervento, il "nostro" ha continuato a sproloquiare.
Purtroppo il Buffone d'Europa ha scambiato la sala stampa col pontile di una nave Costa...e vabbé che possiamo farci..deformazione professionale...