quelli che non si lasciano condizionare dalle incertezze e dai distinguo della politica politicante.
Ecco, dunque, spuntare in contiguità al NoBDay, "Caro Papi Natale", un libro prodotto dal blog "Rassegna Stanca" che raccoglie le domande che alcune migliaia di persone hanno deciso di indirizzare al presidente del Consiglio per sapere di più sulla sua vita di politico e imprenditore.
"Caro Papi Natale,Ecco la presa di posizione di Ottavia Piccolo, "No B-Day, ci sarò per passare il testimone"
anche quest’anno non ho assunto stallieri, non ho subìto 106 processi, non sono stata nella dacia di Putin e nemmeno nella escort di Tarantini, non ho avuto Capezzone come portavoce, non ho costruito il Ponte sullo Stretto, il Mose e quattro centrali nucleari (se è per quello nemmeno Lei), non ho fatto lifting e tricotrapianti, non ho sei tv, non mi sono iscritta alla P2, non ho pagato tangenti, non ho evaso il fisco e non me ne faccio nulla di scudo fiscale, lodo, processo breve, legittimo impedimento e immunità parlamentare, non ho creato un milione di posti di lavoro (intendeva dire in meno?), non ho raccomandato veline e piazzato velinari alla direzione del Tg1, non ho tagliato le tasse (Lei invece sì?), non ho corrotto avvocati e non ho 100 avvocati, non sono perseguitata dalle toghe rosse, dalla stampa rossa e dalle rosse, non ho fondato un partito insieme a Dell’Utri (che è un organizzatore di primo grado), non ho tenuto minorenni sulle ginocchia, non sono stata unta dal signore, non mi sono fatta da sola e non mi sono fatta neanche in compagnia, non ho palpato operaie russe, non ho fatto le corna a una foto di gruppo (a dire il vero sì, ma era in terza elementare!), non sono stata la migliore statista italiana degli ultimi 150 anni, non ho fatto sesso tre ore a notte (purtroppo) e non ho cantato con Apicella (per fortuna), non ho lanciato editti bulgari, non ho nominato Bondi ministro, non ho messo la Carfagna alle Papi Opportunità dopo un esame scritto (il calendario?) e la Gelmini all’Istruzione dopo un esame orale (…), non ho rischiato di vincere il Nobel per la Pace (perché, Lei sì?), non ho una squadra di calcio e non prendo a calci la Costituzione…
Non voglio tediarLa oltre: lo so, sono stata una buona a nulla. E non avendo fatto e detto tutto quello che ha fatto e detto Lei non posso aspirare non dico alla Presidenza del Consiglio, ma nemmeno a un posticino di assessore al municipio di Baranzate. Però, siccome Lei è buono, mi permetto comunque di chiederle un regalo per Natale. Qui ci sono 101 domande per Lei. Risponda! Permetterà (forse) a me e a noi tutti di capire come ha fatto a diventare Silvio Berlusconi e come l’Italia possa essersi consegnata a Lei!" (dall'introduzione)
"Io in piazza il 5 ci sarò perché ne condivido le parole d’ordine anche se non le ho inventate io. Ci sarò anche perché, se la mia faccia può essere utile a sottolineare l’urgenza di un risveglio democratico, spero che chi fa informazione venga attratto da me ma poi scelga di ascoltare le parole degli altri che avrò accanto: i ragazzi in viola, che hanno più diritto di dire la loro. Visto che più facilmente saranno loro a vedere la fine della vergogna nella quale ci siamo infilati."
Ecco l'invito di Dario Fo, TUTTI A ROMA IL 5 DICEMBRE!
"È contro un sistema di governare l’Italia. Da questo clima non si vede via d’uscita. Noi viaggiamo spesso all’estero e siamo imbarazzati dalle domande che ci rivolgono nei dibattiti. Siamo stati in Danimarca: appena si nomina Berlusconi si sentono sghignazzi terribili. Si è creata un’idea dell’Italia davvero orrenda".Ecco Andrea Camilleri, Con lo spirito sarò in piazza
"Sì, ho sentito che il suo governo ha preso provvedimenti contro la mafia più degli altri governi. È la stessa esatta frase che Giulio Andreotti disse in televisione, e che io ascoltai, quando venne processato per l’appoggio dato alla mafia. Si mettano d’accordo loro due".Ecco Lidia Ravera, con Dieci motivi per esserci
ALLORA, BUON 5 DICEMBRE A TUTTI
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