Oggi è domenica 25 ottobre e, ancora una volta (ma fino a quando?) andrò, come altri cittadini delusi ma desiderosi di respirare un'aria più pulita, ad esprimere un voto per il cambiamento, mentre penso a quanto si assiste da qualche tempo in quest'Italia tradita e offesa.
Abbiamo visto chi ci governa muoversi fra orge e festini perfettamente a suo agio, mentre il paese affonda in una crisi di proporzioni gigantesche; promettere la costruzione del ponte sullo stretto mentre le popolazioni interessate chiedono a gran voce le infrastrutture non più rinviabili; procurare in cambio di prestazioni sessuali (o altro) candidature politiche, ministeri, carriere artistiche (o altro ancora); giornali e TV che da mezzi d'informazione al servizio del cittadino si trasformano in cani a difesa del potere di cui nascondono le magagne per cercarle o costruirle di sana pianta tra i presunti nemici; un'opposizione parlamentare incapace di una concreta e forte iniziativa per impedire la deriva in cui siamo trascinati; il PD, maggior partito dell'opposizione, che si dilania da mesi in una guerriglia intestina in cui vorrebbe coinvolgere iscritti, elettori e simpatizzanti (e magari qualche aderente ad altre formazioni) per eleggere il proprio segretario e, soprattutto, per poter dire "vedete quanti siamo?"; forze e gruppuscoli di sinistra, fuori dal parlamento anche per gli errori commessi, che invece di trovare una piattaforma comune intorno a cui aggregarsi, operano in formazione sparsa "fedeli ai principi" ma privi di voce e di credibilità. Ultimo, lo scandalo che ha travolto il governatore del Lazio, Piero Marrazzo, scoperto in un incontro clandestino transex, ricattato, costretto a pagare per nascondere la verità e, infine, capace, a suo merito, di una deposizione veritiera ai magistrati e dell'autosospensione dall'incarico.
Nello sfondo, un paese che affonda negli scandali, nella corruzione, nella regressione sociale, economica e morale come si trattase di un destino ineluttabile.
Nello sfondo, un paese che affonda negli scandali, nella corruzione, nella regressione sociale, economica e morale come si trattase di un destino ineluttabile.
Andremo, tuttavia, ancora una volta a votare perchè, al di là degli errori e delle debolezze umane, crediamo ancora in un'idea di paese, di politica, di democrazia e cerchiamo gli uomini che quest'idea sappiano e vogliano finalmente interpretarla.
Sarà vero?
Certo la vicenda Marrazzo è imbarazzante per il PD che oggi si mette l'abito pulito e spera di festeggiare buoni risultati, indipendentemente da chi sarà eletto. Però a noi elettori non interessano i giochi di letto né di sinistra né di destra. Quella di Marrazzo è una vicenda privata, fatti suoi (e di sua moglie soprattutto), anche se è stata scaraventata in prima pagina e dunque è diventata di dominio pubblico. Ma, a quanto pare, è la storia di un vizietto privato..niente di paragonabile ai vizietti del "Papi", gravissimi perché da vicenda privata (di cui a noi, ripeto, non importa un fico secco) si trasformano in ripugnante vicenda di scambio di favori con tanto di collocazione al Parlamento europeo delle prediLette.
RispondiEliminaE dunque Marrazzo, per una vicenda scomoda ma privata che è venuta a galla, si è autosospeso..
Mister B. invece, nonostante la corruzione che c'è dietro il suo vizietto, rimane a galla...tanto per rimanere nella metafora dell'articolo..
Mi spiace caro Vito,
RispondiEliminaio proprio non mi sento "li".
Berlusconi tanto criticato, spesso più che giustamente, almeno gradisce, e devo dire anche molto, la "cicilla", almeno da quel punto di vista è normale.
Diversi altri che per sfiga della sinistra giocano col P.D. godono in maniera alquanto diversa ed innaturale.
Io personalmente non ho nulla contro i diversi (perchè diversi sono, ma che perlomeno lo facciano senza tanta pubblicita blasfema).
In natura, o si e è maschio o si è femmina o ermafroditi(casi molto rari e primordiali) altri non ne vedo.
Nel P.D. mi sembra che ci sia anche qualche altra cosuccia.
Allora io direi : Guardiamo il trave nel nostro occhio, perchè la pagliuzza nell'occhio del vicino non è proprio nulla al confronto"
Ciao Vito