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27 novembre 2008

Scuola crollata, migliaia ai funerali di Vito. Assente il governo


Dietro al feretro, a Pianezza, c’era tutta la gente del piccolo comune alle porte di Torino, e insieme a loro tanti studenti provenienti dalla Città e dai paesi limitrofi. In migliaia hanno dato l’ultimo saluto a Vito Scafidi, lo studente di 17 anni ucciso dal crollo del soffitto del liceo Darwin di Rivoli. Una folla commossa, che prima e dopo l’omelia ha tributato al giovane un lungo applauso. Sopra la bara, e accanto alle corone di fiori, maglie, bandiere e sciarpe della Juventus, squadra di cui lo studente era appassionato tifoso, e gli striscioni degli amici e dei compagni di scuola di Vito: «Sarai sempre nei nostri cuori. Non ti dimenticheremo mai».
In chiesa il momento più toccante, durante la lettura di un lunga lettera scritta dalla sorella del giovane, ricordato come «l'angelo custode di tutti gli studenti del mondo, ma anche un martire di chi ristruttura i castelli ma lascia cadere a pezzi case e scuole». Ad attendere la salma, accanto ai familiari e ai parenti di Vito, c’era anche il primo cittadino di Pianezza, Claudio Gagliardi, che per oggi ha proclamato un'intera giornata di lutto cittadino, e il sindaco di Torino Sergio Chiamparino.
Insomma a Pianezza c’erano proprio tutti: le persone che conoscevano bene Vito e quelle che hanno condiviso con lui i momenti di svago, come i compagni del Bvs, la squadra di calcio dove il ragazzo aveva cominciato a giocare lo scorso settembre. Con loro, davanti alla chiesa, si sono ritrovati tutti i compagni della 4/a G, compresi quelli che portano ancora i segni della tragedia nel fisico, oltre che nell'animo. C'era chi è arrivato su una sedia a rotelle, chi portava il collarino, c'era anche Giuseppe Preziuso, il ragazzo che avrebbe dovuto essere al posto di Vito e che invece era a casa per una tonsillite. Tutti in cerchio, a piangere. Mancava solo Andrea Macrì, che proprio oggi è stato sottoposto ad un intervento chirurgico durato cinque ore al Cto di Torino, «per stabilizzare», hanno detto i medici, «la colonna vertebrale» rimasta schiacciata sotto i mattoni del soffitto crollato.
Ma a Pianezza c’era anche la gente comune, che Vito non lo aveva mai conosciuto, ma che ha sentito il dovere di partecipare comunque ai funerali, per ricordare il giovane, per stare vicino, in qualche modo, alla sua famiglia e ai suoi amici. Unica presenza non pervenuta, quella del Governo. Assente il ministro dell’Istruzione Gelmini, assente il premier Berlusconi, assenti persino i rappresentati e i portavoce dell’Esecutivo.
Al posto loro, insieme al gonfalone della presidenza della Repubblica, soltanto una corona di fiori con su scritto: presidenza del Consiglio dei Ministri.

Come si può giustificare l'assenza di un rappresentante del Governo? La Ministra Gelmini era ancora impegnata nei tagli? Il Presidente del Consiglio studiava i colori per la Social Card? Il Brunetta, cercava ancora i suoi fannulloni? Anche se risulta comprensibile che nessuno di loro abbia voluto metterci la faccia, è incredibile che non siano riusciti a trovare un sottosegretario presentabile!

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