"Caro lettore, sono certo che nell’ultimo anno avrai più volte sentito parlare dell’Aquila. Il libro Immota Manent nasce come risposta alla esigenza personale di raccogliere alcuni pensieri sulla città in cui sono nato e cresciuto. Ho deciso di promuoverlo con l’intento di parlare e far parlare dell’Aquila, lontano da pietismi e da ogni forma di strumentalizzazione. L’Aquila non è sinonimo di terremoto, sarebbe come confondere l’individuo con la patologia che lo ha colpito. E come una persona, la città di L’Aquila aveva ed ha un’anima". Con queste parole R.C. Manca, pseudonimo di Enrico Cantalini, presenta i suoi undici racconti dell'Aquila. Il libro è disponibile su ilmiolibro.it al prezzo di € 4,95.
L'ho già messo nel mio carrello per un prossimo acquisto per due ragioni:
L'ho già messo nel mio carrello per un prossimo acquisto per due ragioni:
- sento che è scritto col cuore da un uomo che ama profondamente la propria città d'origine, gravemente deturpata da un evento catastrofico;
- la lettura di queste brevi note mi ha fatto venire la voglia di inserire L'Aquila tra le città d'Italia da visitare prossimamente.
Immota Manent
Una città. Scorrono le immagini dell’Aquila, tetti sconnessi, case diroccate. Scorci familiari ora scenario del silenzio di chi non c’è più, del dolore di chi è rimasto.
Cos’è una città? Torna in mente Parigi, il museo del Louvre, dopo decine di sale e lunghi corridoi in fila davanti alla Gioconda. L’incontro dal vivo sembra perdere il confronto con le tante riproduzioni su libri e riviste: un piccolo dipinto, protetto da spessi vetri, illuminato da poche luci. Eppure sono tutti lì, da ogni angolo della terra, in silenzio, con un fremito nel cuore.
Ecco che allora l’attrazione non è generata tanto dalla bellezza del dipinto, ma dall’anima del suo autore, dall’energia e dalla grandezza di Leonardo che, per qualche oscuro potere, è rimasta per sempre nella materia del quadro, come intrappolata tra i solchi lasciati dal pennello, tra le trame della tela.
Ecco allora la città: non un insieme di pietre, un dedalo di vie, ma l’anima delle persone che quelle pietre hanno eretto e quelle vie hanno costruito. Il risultato della spinta viva e creativa delle migliaia di persone che tra quelle pietre hanno vissuto, che su quelle vie hanno camminato. E tutto ciò è lì e, inesorabilmente, plasma l’animo di chi ci è nato, come un timbro, in un segreto legame tra passato e futuro.
Queste cronache vogliono evocare frammenti dello spirito della mia città. Luoghi noti, ricordi comuni e non importanti forse, per parlare dell’Aquila. Piccole storie ed emozioni che formano quel timbro dentro di noi, perché se è impossibile dimenticare, diventa oggi doveroso ricordare: Immota Manent.
di R.C. Manca
Prezzo di vendita € 4,95
Libro RACCONTI 74 pagine
Copertina Morbida - Formato 12x18 - bianco e nero
Sono passati tre anni dalla pubblicazione di questo post ma,sebbene io creda che ci sia meno dell'1% di probabilitá che queste parole vengano mai lette,le scriverò lo stesso.
RispondiEliminaTutti abbiamo un posto che chiamiamo "casa",ed il mio era proprio L'Aquila. Non ci ho mai vissuto personalmente,ma la mia famiglia è abruzzese,ed io ci sono nata.
Ricordo le estati della mia infanzia,forse le più belle che io abbia mai vissuto,quando con occhi da bambina,tutto mi sembrava incantato,uno di quei posti descritti nelle favole:boschi "fatati",immense vallate e imponenti montagne;i mille paesini che chiamavo "ovetti con la sorpresa" perché più ti addentravi in essi,più ti stupivi della loro bellezza. E poi c'era L'Aquila...ricordo i mio sentirmi quasi euforica fra le sue strade,i suoi parchi. Ho sempre pensato che L'Aquila sia una città a grandezza "d'anima",una città che infonde serenità e sicurezza. Non di certo una città adatta alla vita frenetica e al consumismo che oggi va tanto di moda,bensì una città genuina.
Avrei altre mille cose da dire,ma sarebbe difficile spiegarle.
Flavia