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04 marzo 2013

M5S: Uno vale Uno. DUE quanto valgono?


Il fascismo si è presentato come l'anti-partito, ha aperto le porte a tutti i candidati, ha dato modo a una moltitudine incomposta di coprire con una vernice di idealità politiche vaghe e nebulose lo straripare selvaggio delle passioni, degli odi, dei desideri. È divenuto così un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di alcuni strati del popolo italiano. 
Antonio Gramsci,1921  
Io vengo confuso.. oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento.. mi hanno proposto un'alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico... noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. È un movimento che non può essere fermato... non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta.. noi non siamo un partito, rappresentiamo l'intero popolo, un popolo nuovo..." 
Adolf Hitler, 1932 
Ho seguito con interesse e una certa simpatia la nascita e propagazione del verbo grillino in un Paese impoverito e offeso dalla mala politica e poi violentato da interventi economici che colpivano proditoriamente le classi più deboli della popolazione, salvaguardando gli interessi e i privilegi di tutte le caste. 
Ho visto quanta presa avessero sui disoccupati, sui giovani, sul ceto medio i comizi palingenetici dell'ex comico sin dalle ultime amministrative. Già da allora le piazze si riempivano per ascoltare quello che tutti in cuore sentivano contro i politici indegni assieme alla visione utopica di una democrazia dal basso in cui 1 vale 1. 

L'exploit vero per il M5S iniziò, però, con l'attraversamento a nuoto dello Stretto che simboleggiava una pacifica occupazione dell'isola e le successive tappe nelle città le cui piazze straripavano di tanti, nuovi seguaci che applaudivano il nuovo profeta. Il risultato fu strepitoso e incredibile: il M5S diventava il primo partito in Sicilia con 15 deputati mentre la coalizione PD - UDC eleggeva il nuovo presidente nella persona di Rosario Crocetta. 
Questo avveniva nell'ottobre 2012 mentre al livello romano si continuava a minimizzare e snobbare la portata del fenomeno proseguendo insolentemente nelle vecchie pratiche dilatorie. 

Alle Politiche 2013 l'esito era ampiamente prevedibile: il M5S conquista 109 seggi alla Camera diventando in percentuale il primo partito, e 54 al Senato dove si piazza al 2° posto dopo il PD. Ma una cosa, forse, neanche Grillo ha previsto: senza i suoi voti non è possibile costituire un governo che avvii il cambiamento dal momento che sarebbe contro natura e impraticabile la formazione di una maggioranza PD - PDL. Diventa, pertanto, auspicabile che il M5S e la coalizione che fa capo a Bersani trovino un'intesa su punti programmatici comuni per favorire l'uscita dall'emergenza sociale, politica ed economica di un Paese ormai allo stremo. Questo è quanto la maggioranza degli Italiani auspica e, mi permetto di dire, la maggioranza di quanti hanno votato M5S. 

Il sogno di governare da soli con almeno il 51% dei voti non solo è un'utopia dei duri e puri in un sistema parlamentare come il nostro così frammentato, penso sia anche pericoloso e figlio di una concezione autoritaria come ci dimostra il tentativo più volte fatto e, per fortuna fallito, dal leader della destra. 

La politica in democrazia è l'arte nobile di governare al meglio nelle condizioni date, ricercando e trovando le intese possibili e abbandonando i sogni palingenetici che producono soltanto mostri

Grillo e i suoi non dimentichino che molti dei voti presi nelle ultime tornate elettorali erano il prodotto di una crisi politica prima che economica e della delusione di tanti elettori nei confronti dei vecchi partiti che si erano mostrati incapaci di farvi fronte. Non pensino che, tornando alle urne nella condizione attuale, i loro voti possano aumentare continuando con la violenza verbale e mettendo tutti sullo stesso piano, ladri e politici responsabili, destra e sinistra.  

C'è da augurarsi che vengano a più miti consigli. Diversamente, i rischi che tutti corriamo - sia in campo politico che economico - sono davvero inimmaginabili. 

Solo per riflettere un poco, leggi:
5 BUONE RAGIONI PER NON VOTARE GRILLO
Sulla fragilità dell’onestà

1 commento:

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