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Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
Consiglio, pertanto, di stare alla larga a quanti hanno la testa imbottita di frasi fatte e di pensieri preconfezionati; costoro cerchino altri lidi, altre fonti cui abbeverarsi.

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14 novembre 2006

Per non dimenticare

Pensieri e parole di Silvio Berlusconi
(1936 – vivente), imprenditore e politico italiano.

L'Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà. Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare. [...] Mai come in questo momento l'Italia, che giustamente diffida di profeti e salvatori, ha bisogno di persone con la testa sulle spalle e di esperienza consolidata, creative ed innovative, capaci di darle una mano, di far funzionare lo Stato. (26 gennaio 1994)
  • Se i giornalisti facessero l'esegesi di quello che dice il signor Berlusconi, vedrebbero che ha sempre ragione. (da L'Espresso, 11 novembre 1994)
  • Mi spiace, non voglio parlare di me in terza persona ma molto spesso mi viene comodo. Questo però non significa nessuna aumentata considerazione di me stesso, anche perché più alta di così non potrebbe essere. (da la Repubblica, 6 dicembre 1994)
  • Se c'è qualcuno che mi ricorda la mitezza di Gandhi, quello è il signor Berlusconi. (da La Stampa, 24 dicembre 1994)
  • Prima ero critico, ma adesso comincio ad apprezzarlo. È un baluardo per la democrazia e per l'informazione. (Emilio Fede, in la Repubblica, 4 gennaio 1995)
  • Voi dovete diventare dei missionari, anzi degli apostoli, vi spiegherò il Vangelo di Forza Italia, il Vangelo secondo Silvio. (da Il Messaggero, 4 aprile 1995)
  • Veltroni è un coglione. (1° settembre 1995)
  • Lo ammetto, la mattina quando mi guardo allo specchio ho un'alta considerazione di me. (dal Corriere della Sera, 28 ottobre 1995)
  • Mi sento sprecato in mezzo a tanti omettini che fanno politica. (da la Repubblica, 18 dicembre 1995)
  • Ho riletto il mio intervento del 2 agosto '95 alla Camera. Beh, mi sono fatto i complimenti: un intervento mirabile. (da la Repubblica, 31 maggio 1998)
  • Non è un complesso di superiorità, è un fatto oggettivo. Berlusconi ha una caratura imparagonabile. (ANSA, 5 aprile 2000, ore 21.12)
  • Non sono un maniaco dell'immagine, cerco solo di essere professionale. (ANSA, 26 dicembre 2000, ore 15.46)
  • Non c'è nessuno sulla scena mondiale che può pretendere di confrontarsi con me, nessuno dei protagonisti della politica che ha il mio passato, che ha la storia che ho io. Da un punto di vista personale se c'è qualcuno che ha una posizione di vantaggio questo qualcuno sono io. Quando mi siedo a fianco di questo o quel premier o capo di stato, c'è sempre qualcuno che vuole dimostrare di essere il più bravo, e questo qualcuno non sono io. La mia bravura è fuori discussione. La mia sostanza umana, la mia storia, gli altri se la sognano. (ANSA, 7 marzo 2001, ore 15:48; su tutti i giornali, 8 marzo 2001)
  • Lei è un dipendente del servizio pubblico. Si contenga, Santoro! [In una telefonata a Michele Santoro nella trasmissione La linea verde, nel 2001, poco prima del cosiddetto editto bulgaro.]
  • Gli altri leader europei sanno che io vengo da un altro mondo, vengo considerato un tycoon, sono in una situazione di forza e di prestigio indiscutibile. (Roma, conferenza stampa, 21 dicembre 2001)
  • Dimostrerò nero su bianco di essere eticamente superiore agli altri protagonisti della politica europea. (ANSA, 11 gennaio 2002)
  • Io sono assolutamente certo di essere l'uomo più democratico che sia mai giunto ad essere primo ministro d'Italia. (ASCA, 25 gennaio 2002)
  • Ho già avuto modo di dire che Santoro, Biagi e Luttazzi, hanno fatto un uso della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, criminoso; credo sia un preciso dovere della nuova dirigenza Rai di non permettere più che questo avvenga.
    [Ai cronisti presenti che chiedono se ciò significa un allontanamento dei tre dalla RAI]
    Ove cambiassero, nulla ad personam, ma siccome non cambieranno... (da la Repubblica, 18 aprile 2002)
  • Hanno fatto una prova anche su di me, sulla mia funzionalità cerebrale e fisica e hanno deciso che sono un miracolo che cammina. (ANSA, 5 ottobre 2002, ore 19:33)
  • Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: "Meno male che ci sono io". Non so un altro che cosa avrebbe fatto. Nessuno avrebbe potuto fare meglio di quello che abbiamo fatto noi. (Roma, presentazione del libro La grande muraglia di Bruno Vespa, Adnkronos, 3 dicembre 2002)
  • Quando sono entrato in carica ho trovato un Paese che non contava niente sulla scena internazionale oggi l'Italia ha uno smalto che non aveva mai avuto, ed è anche accresciuto il suo peso specifico. (da la Repubblica, 30 dicembre 2002)
  • Io vinco sempre, sono condannato a vincere. (ANSA, 24 maggio 2003)
  • [Rivolto all'esponente socialdemocratico all'Europarlamento di Strasburgo] Signor Schultz, in Italia c'è un produttore che sta preparando un film sui campi di concentramento nazisti: la proporrò per il ruolo di kapò. (ANSA, 2 luglio 2003)
  • Sono un galantuomo, una persona perbene, un signore dalla moralità assoluta. (da la Repubblica, 13 luglio 2003)
  • Mussolini non ha mai ucciso nessuno: gli oppositori li mandava in vacanza al confino. (Intervista al The Spectator, 4 settembre 2003)
  • Questi giudici sono doppiamente matti! Per prima cosa, perché lo sono politicamente, e secondo sono matti comunque. Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana. (da la Repubblica, 5 settembre 2003)
  • La stampa straniera è normalmente di sinistra e ci presenta in modo diverso dalla realtà. Credo che anche rilasciando interviste ai giornali e ai media dei Paesi dove vivete, creando amicizie con direttori e giornalisti, si possa far raccontare qual è la realtà vera del nostro Paese e della nostra azione di governo. (collegamento telefonico col convegno Azzurri nel mondo, Lugano, 24 ottobre 2004)
  • C'è una norma di diritto naturale, che dice che se lo Stato ti chiede un terzo di quello che con tanta fatica hai guadagnato, questa ti sembra una richiesta giusta, e glielo dai in cambio di servizi che lo Stato ti dà. Se lo Stato ti chiede di più, o molto di più, c'è una sopraffazione nei tuoi confronti e allora ti ingegni per trovare dei sistemi elusivi o addirittura evasivi, che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralità, e che non ti fanno sentire intimamente colpevole. (da la Repubblica, visita al comando generale della Guardia di Finanza, 11 novembre 2004)
  • La media degli Italiani è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco... È a loro che devo parlare. (dal Corriere della Sera, 10 dicembre 2004)
  • I giudici di Palermo scherzano con il fuoco. (Riguardo alla condanna di Marcello Dell'Utri a 9 anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, 11 dicembre 2004)
  • Se la sinistra andasse al governo il risultato sarebbe miseria, terrore e morte, come accade in tutti i posti dove governa il comunismo. (dal Corriere della Sera, 17 gennaio 2005)
  • La sinistra sta sempre dalla parte sbagliata. È stata contro Hitler, ma non contro Stalin. Certo, non sono così cieco da non saper distinguere Stalin da Fassino... Fassino poi è così magro e non ha i baffi. (da la Repubblica, 3 febbraio 2005)
  • [Replicando alle accuse di crisi economica dell'Italia mosse dal giornale britannico Economist] Abbiamo come ricchezza delle famiglie otto volte il nostro prodotto nazionale annuale, il più alto numero di automobili al mondo rispetto alla popolazione, il più alto numero di telefonini, siamo dei grandi playboy, quindi tutti i nostri ragazzi mandano almeno dieci messaggi al giorno alle loro tante ragazze, e siamo anche il Paese che ha il maggior numero di case di proprietà nelle singole famiglie. (Adnkronos, 27 maggio 2005)
  • [Commentando la procedura avviata dalla Commissione UE contro l'Italia per aver superato i parametri del patto di stabilità] Smettiamola di preoccuparci così tanto per l'economia: abbiamo un sommerso del 40%, ma vi sembra che la nostra economia non tenga? Ma andiamo... (dal Corriere della Sera, 16 giugno 2005)
  • Per ottenere la presidenza italiana ho rispolverato tutte le mie arti da playboy, per utilizzare tutta una serie di sollecitazioni amorevoli nei confronti della signora presidente [finlandese]. (da la Repubblica, all'inaugurazione della sede per l'Authority alimentare dell'Unione Europea a Parma, 22 giugno 2005)
  • [Annuncio del raggiungimento dell'accordo all'interno della CdL sulla riforma delle norme che regolano la Banca d'Italia] San Silvio da Arcore ha fatto un altro miracolo. (ANSA, 30 agosto 2005)
  • Soffro a pensare a qualcuno dell'Unione che partecipa a un vertice del G8. Se penso a qualcuno dell'altra parte seduto al tavolo nei miei panni con Putin, Bush e Blair francamente mi sento male. (dal Corriere della Sera, 30 agosto 2005)
  • [Riferendosi alle primarie del centrosinistra] Domenica con le primarie si è visto che tutto il sistema delle banche è in mano a loro. (dal Corriere della Sera, 19 ottobre 2005)
  • [Rispondendo alle critiche mosse dalla vedova di Francesco Fortugno, vice presidente del Consiglio regionale della Calabria] Ho inviato un messaggio del governo, il ministro Pisanu è andato fisicamente a Reggio Calabria. Il governo cosa deve fare di più? (ANSA, 19 ottobre 2005)
  • Io non sono mai stato convinto che la guerra fosse il sistema migliore per arrivare a rendere democratico un paese e a farlo uscire da una dittatura anche sanguinosa. [...] Io ho tentato a più riprese di convincere il presidente americano a non fare la guerra. [...] Ho tentato di trovare altre vie e altre soluzioni anche attraverso un'attività congiunta con il leader africano Gheddafi. Non ci siamo riusciti e c'è stata l'operazione militare. [...] Io ritenevo che si sarebbe dovuta evitare un'azione militare. (Intervista a Omnibus, La7, da Il Resto del Carlino, 29 ottobre 2005)
  • Certamente si deve pensare a rispolverare la possibilità di costruire in ogni paese [Europeo] centrali nucleari. (dalla conferenza stampa all'ambasciata italiana negli Stati Uniti: citato in la repubblica, 31 ottobre 2005)
  • Lavoriamo 1600 ore all'anno contro le 1700 in Usa, potremmo lavorare più a lungo, anche perché grazie alla medicina, all'alimentazione e al rigore del sistema di vita che ormai tutti abbiamo imparato, dà la possibilità di lavorare a lungo e bene anche a 70 anni. E parlo anche di me... [...] Se c'è qualcuno che anche a questa età può lavorare 13-14 ore al giorno, non vedo perché non si possa spostare l'età lavorativa verso anni maggiori. (al convegno della Federazione italiana tabaccai, dal Corriere della Sera, 5 novembre 2005)
  • Non ho mai fatto affari con la politica, anzi ci ho perso e basta. (dal Corriere della Sera, 6 gennaio 2006)
  • È inaccettabile il fatto che ci siano delle giunte rosse che danno appalti alle cooperative che non pagano le imposte e danno gli utili ai partiti rossi. Questo è veramente inaccettabile. (ibidem)
  • [Commentando l'invito di Ciampi a rispettare la par condicio in televisione] Non vedo proprio come possa essere rivolto a me. Guardando a tutte le partecipazioni dei principali leader della sinistra nelle varie trasmissioni televisive si vede che il presidente del Consiglio ha lavorato e quando si porta la croce non si ha tempo per cantare. Io sono colui che ha partecipato meno alle trasmissioni televisive rispetto ai leader della sinistra. (Adnkronos/Ign, 19 gennaio 2006)
  • [Commentando ancora l'invito di Ciampi a rispettare la par condicio in televisione] credo che abbia aiutato il sottoscritto a chiedere di poter avere gli stessi accessi che hanno gli altri protagonisti della politica. Io sono in credito di almeno una trentina di puntate. (da Porta a Porta, Rai Uno, 31 gennaio 2006)
  • La Dc aveva le partecipazioni statali e guarda caso uno dei protagonisti era Prodi, che è stato salvato quando doveva andare a riferire a un gup o a un gip che fosse, un suo comportamento legato al finanziamento del partito: c’è stata subito un'amnistia e la modifica della legge sull'abuso d'ufficio. (Firenze, da La Stampa, 22 gennaio 2006)
  • Se gli addetti dell'Alitalia si comportassero come quelli dell'Air France e non facessero decine e decine di scioperi, l'Alitalia andrebbe molto meglio. (ai microfoni di Radio 24, Roma, 23 gennaio 2006)
  • Andare in tv non mi piace, semplicemente lo odio. (Intervista a Sky Tg24, 25 gennaio 2006)
  • La terza rete Rai è una macchina da guerra contro di me e anche le mie televisioni remano contro. Per quanto riguarda i telegiornali c'è solo un tg, che fa l'8%, quello di Emilio Fede, che sostiene apertamente il Governo, ma lo fa in maniera piana, senza attaccare e insolentire gli altri [...] [La televisione italiana] è stipata da tutti quelli che sono stati inseriti dai vecchi governi, è infarcita di persone che non possono cambiare il modo di fare giornalismo. (da L'Incudine su Italia 1, 27 gennaio 2006)
  • [Riferendosi ai magistrati] Ahimè, sono sicuro che hanno idee radicate nel passato, nella scuola di Mosca e se andassero a Cuba sono sicuro che tornerebbero solo dopo aver fatto turismo sessuale e senza avere imparato niente. (da la Repubblica, Modena, 4 febbraio 2006)
  • [Riferendosi al numero di riforme] Solo Napoleone aveva fatto di più. (dalla trasmissione televisiva Matrix, Canale 5, 10 febbraio 2006)
  • Combatto il comunismo come Churchill combatteva il nazismo. (ANSA, 11 febbraio 2006)
  • Su Napoleone ovviamente scherzavo: io sono il Gesù Cristo della politica, una vittima, paziente, sopporto tutto, mi sacrifico per tutti. (ANSA, Ancona, 12 febbraio 2006)
  • La magistratura è una malattia della nostra democrazia, dobbiamo assolutamente cambiare l'ordine giudiziario, non lascerò la politica finché un cittadino non potrà andare davanti a un giudice che sia veramente imparziale. (da Matrix, Canale 5, 10 marzo 2006)
  • E poi dicono che la Rai è controllata da me. [Andando via dalla trasmissione di Rai Tre In 1/2 ora condotta da Lucia Annunziata, 13 marzo 2006.]
  • La crisi sta solo nella volontà della sinistra con i suoi giornali di inventarsi un declino per andare al potere. Ma sappiate che quando andranno al potere per loro le imprese sono macchine che consentono lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, che il profitto è lo sterco del diavolo e che il risparmio non è una virtù come per noi, ma qualcosa da tassare e da penalizzare. E ve lo dico con il cuore perché sono stufo, stufo di vedere qualcuno che si sta distruggendo con le proprie mani e con i propri giornali. (dal convegno di Confindustria, Vicenza, 18 marzo 2006)
  • Insistono ancora nel dire che io ho affermato che i comunisti mangiavano o mangiano i bambini. Continuano a ripeterlo. Allora, leggetevi il libro nero del comunismo: troverete che sotto la Cina di Mao non li mangiavano, ma li facevano bollire per concimare i campi. È una cosa orrenda... ma purtroppo è vera. (alla manifestazione di Napoli alla Mostra d'Oltremare, 26 Marzo 2006 [2])
  • Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo il proprio disinteresse. (Roma, assemblea degli associati di Confcommercio, 4 aprile 2006)
  • Saremo rimpianti, saremo ricordati come il migliore governo della Repubblica. (RaiNews24, Roma, all'ultimo Consiglio dei ministri della sua legislatura, 2 maggio 2006)
  • [Sono] condannato a continuare e ad andare avanti anche per un fatto di orgoglio e storia personale. La metà del Paese mi detesta, l'altra metà mi sostiene e forse in parte mi ama. (Rimini, Meeting di CL 2006 – Repubblica.it, 25 agosto 2006)
  • Cercai Don Giussani nel '93, per averlo accanto nelle decisioni di scendere in politica e ho tentato di averlo sempre accanto. Ricordo con commozione gli ultimi incontri e ho ancora i brividi ripensandoci. Lui mi disse che il destino mi aveva fatto diventare l'uomo della provvidenza. (Rimini, Meeting di CL 2006 – Repubblica.it, 25 agosto 2006)
  • La relazione tra la mia esperienza di imprenditore e quella di politico risiede in un'unica parola: libertà. (ANSA)
  • Le tasse non sono un diritto divino dello stato, ma qualcosa che il cittadino paga per avere un servizio indietro. (Faccia a faccia Prodi-Berlusconi, Rai Uno, 3 aprile 2006)
  • Bertinotti è uno dei miei pochi avversari ad aver dimostrato rispetto nei miei confronti.

Citazioni su Silvio Berlusconi

  • Berlusconi è un pazzo, pericoloso per la democrazia. (Oliviero Diliberto, da la Repubblica, 4 settembre 2003)
  • Mi aspetto da Berlusconi che vada a fare le telepromozioni. Tra poco venderà tappeti in televisione. (Romano Prodi, dal Corriere della Sera, 28 gennaio 2006)
  • Non odio Berlusconi. Si trucca e mette pure i tacchi. (Vladimir Luxuria, da L'Unità, 23 febbraio 2006)
  • Berlusconi è il più grave e pericoloso fenomeno politico in Europa. Rappresenta la più seria minaccia alla democrazia europea dal 1945. Il suo governo ha esercitato una maligna influenza sulla vita democratica italiana. Come si può tacere un simile argomento. (Martin Jacques, da The Guardian, 16 marzo 2006)
  • Se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l'annunciatrice. (Enzo Biagi)
  • Ormai in Italia siamo alla legislazione automatica: ogni reato di cui è accusato Berlusconi viene automaticamente cancellato da una legge apposita. Speriamo che prima o poi Berlusconi si faccia una canna. (Daniele Luttazzi)
  • Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me. (Giorgio Gaber)
  • D'altra parte è giusto, bisogna accettarlo: Berlusconi ha vinto le elezioni, gli italiani le hanno perse. (Sabina Guzzanti)
  • Berlusconi mi ha detto che sono il più grande comico di questo secolo con Sordi e Totò. Gli sono grato per questo... e anche per aver perso le elezioni. (Paolo Villaggio)
  • Berlusconi però è uno che reagisce bene, anche quando c'ha i processi. È uno di carattere, bisogna ammetterlo. Anche questo processo sui fondi neri alle Fiamme Gialle che c'ha ora con Gherardo Colombo farebbe paura a tutti. Ma lui ha dichiarato ai giornali: "No, no, sono tranquillo, sono sereno, la notte dormo come un bambino". Cioè si sveglia ogni tre ore e piange. (Roberto Benigni, da Tuttobenigni 95-96)
  • Ciascun paese ha il governo che si merita. L'Italia si merita Berlusconi. (Mark Bernardini, famoso autore della raccolta di manifesti elettorali di Forza Italia modificati)

Umberto Bossi

  • Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. È una costola del vecchio regime. È il più efficace riciclatore dei calcinacci del pentapartito. Mentre la lega faceva cadere il regime, lui stava per il Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è il tubo vuoto qualunquista. Ma non l'avete visto oggi, tutto impomatato fra le nuvole azzurre?
  • Berlusconi è bollito. È un povero pirla, un traditore del Nord, un poveraccio asservito all'Ulivo, segue anche lui l’esercito di Franceshiello dietro il caporale D'Alema con la sua trombetta. Io ho la memoria lunga. Ma chi è Berlusconi?
  • La trattativa Lega-Forza Italia se l'è inventata lui, poveraccio. Il partito di Berlusconi neo-Caf non potrà mai fare accordi con la Lega. Lui è la bistecca e la Lega il pestacarne.
  • Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. È un Kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Perón della mutua. È molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio.
  • Berlusconi è l'uomo della mafia. È un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra.
  • La Padania chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera. Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi. Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa. Tratta lo Stato come una società per azioni.

Indro Montanelli

  • Il macigno che paralizza la politica italiana. (dal Corriere della Sera, 14 luglio 1998)
  • Il regime si realizzerà dopo la vittoria del Polo. La prima cosa che farà Berlusconi sarà di spazzare via l'attuale dirigenza Rai per omologarne le tre reti a quelle sue. (27 febbraio 2000)
  • Berlusconi è il più grande piazzista del mondo. Se un giorno si mettesse a produrre vasi da notte, farebbe scappare la voglia di urinare a tutt'Italia. (15 febbraio 2001)
  • È il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. È questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l'allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne. "Chiagne e fotte", dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni. (25 marzo 2001)
  • Io voglio che vinca, faccio voti e faccio fioretti alla Madonna perché lui vinca, in modo che gli italiani vedano chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, Berlusconi anche al Quirinale, Berlusconi dove vuole, Berlusconi al Vaticano. Soltanto dopo saremo immuni. L'immunità che si ottiene col vaccino. (Intervista di Laura Laurenzi, da la Repubblica, 26 marzo 2001)
  • Spero che l'Europa tratti Berlusconi con l'indignazione e il disprezzo che merita. (8 maggio 2001)

Questo signore ha governato l'Italia per diversi anni e non possiamo prenderci il lusso di dimenticare!

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Ti ringrazio, Victor

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