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01 marzo 2016

SICILIA: territorio a perdere, popolato da ultrasessantenni, vecchi pensionati e badanti.


Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente in Sicilia (Dati ISTAT)
Anno     0-14 anni             15-64 anni           65+ anni               Tot. residenti    Età media
2002      848.993                3.275.431            841.245                4.965.669            39,1
2003      839.912                3.275.087            857.125                4.972.124            39,4
2004      832.533                3.298.410            872.319                5.003.262            39,6
2005      822.385                3.303.943            886.753                5.013.081            39,8
2006      811.484                3.303.844            901.884                5.017.212            40,1
2007      798.930                3.307.350            910.581                5.016.861            40,4
2008      786.933                3.325.126            917.624                5.029.683            40,6
2009      778.143                3.337.173            922.483                5.037.799            40,8
2010      772.193                3.342.440            928.359                5.042.992            41,0
2011      765.932                3.348.932            936.211                5.051.075            41,3
2012      744.793                3.309.268            945.793                4.999.854            41,7
2013      738.117                3.295.065            966.750                4.999.932            41,9
2014      744.022                3.352.167            998.748                5.094.937            42,1
2015      736.079                3.343.050          1.012.951               5.092.080            42,4

La suesposta tabella rende appena l'idea del progressivo invecchiamento della nostra popolazione e della fuga dei giovani (formati, laureati e non) verso il Nord e verso i più ricchi Paesi della CEE.
Solo oggi ho incontrato l'ennesimo giovane, medico mio conoscente, che, pur lavorando in provincia, ha deciso di trasferirsi nell'area di Bologna per seguire la moglie che, avendo ottenuto il ruolo come insegnante, non spera in un facile e veloce trasferimento in Sicilia. E poi considera la possibilità di dare un futuro ai figli in una zona più ricca di stimoli e opportunità. 

Questo, invece, il post appassionato che la cara amica Francesca dedica a suo padre in FB ricordando che la sorella e la madre sono costrette a vivere lontane dalla Sicilia per lavoro:
Caro amore mio P. C. oggi dopo pranzo ti guardavo... eri stanchissimo e ti sei addormentato due secondi sul divano... ho letto dentro di te... le tue stanchezze, i tuoi sacrifici... Sei riuscito a non farci mai mancare nulla, in particolare a me!!!!!! Io ti amo papà e senza di te non potrei mai vivere. Sei la luce dei miei occhi. Io e te a casa da soli stiamo bene, anche se mamma A. D. e F. C. sono in altre città (non per volontà loro, ma per lavoro)... Noi insieme siamo una coppia stupenda e io ti curerò e proteggerò sempre!!!!! Lo voglio scrivere pubblicamente affinché tutti sappiano quanto Ti Amo!!!!!!


L'allungamento della vita media, la riduzione delle nascite, l'aumento del numero dei pensionati e il ridotto turn-over stanno facendo del Sud e della Sicilia, in particolare, un territorio popolato da ultrasessantenni e badanti. La cattiva gestione della crisi, poi, in ambito nazionale e regionale non ha consentito e non consente l'utilizzo delle risorse disponibili a vantaggio delle nuove generazioni che si vedono costrette a cercare lavoro altrove.


Senza dire dell'abbandono e del degrado in cui sono ridotti i nostri centri urbani i cui governi riescono a malapena a gestire l'ordinaria amministrazione. In una città come Sciacca, ricca di arte e di un paesaggio incomparabile, dotata di strutture turistiche ed alberghiere notevoli, si è permesso di far fallire la risorsa più importante che l'ha caratterizzata sin dall'epoca della Magna Grecia, le sue Terme. (Terme Selinuntine
Ma su quest'ultimo argomento mi riprometto di tornare con i necessari e documentati approfondimenti. Per il momento mi permetto di affermare che un territorio in cui aumenta la popolazione non più attiva, in cui non si riesce a trovare spazio adeguato alle risorse umane costrette ad un flusso migratorio crescente, è un territorio a perdere, destinato a morire. 




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