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Amo riflettere e ragionare su quanto vedo e sento.

Benvenuto nel mio blog

Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
Consiglio, pertanto, di stare alla larga a quanti hanno la testa imbottita di frasi fatte e di pensieri preconfezionati; costoro cerchino altri lidi, altre fonti cui abbeverarsi.

Se vuoi scrivermi, usa il seguente indirizzo: mieidee@gmail.com

30 dicembre 2009

CON GLI AUGURI, IL MIO DODECALOGO POLITICO PER IL 2010


1° OGNI POPOLO HA IL GOVERNO CHE SI MERITA

2° RICONOSCI COME LEGITTIMO IL POTERE DELL'ATTUALE PREMIER, VOLUTO DAGLI ITALIANI CHE LO ADORANO E LO VOTANO, E DA QUANTI GLI HANNO CONSENTITO IL CONTROLLO DELL'ETERE E POI LA DISCESA IN CAMPO

3° ADERISCI SENZA SE E SENZA MA AL PARTITO DELL'AMORE PER EVITARE DI RIMANERE MARGINALE, ACCECATO DALL'ODIO E FUORI DALLA STORIA

4° ATTENDI QUIETAMENTE CHE IL GOVERNO COMPIA FINO IN FONDO LA PROPRIA MISSIONE RIFORMATRICE NELL'INTERESSE SUPREMO DELL'ITALIA

5° ASCOLTA DEVOTAMENTE I COMUNICATI A RETI UNIFICATE CHE INFORMANO LA POPOLAZIONE DEI RISULTATI RAGGIUNTI

6° IMPEGNATI A STRONCARE SUL NASCERE OGNI CRITICA E OPPOSIZIONE, DETTATE SOLTANTO DA ODIO E INVIDIA INGUARIBILI

7° RICONOSCI FINALMENTE CHE LA MAGISTRATURA NON DEVE INTERFERIRE CON LA SACRALITÀ E INVIOLABILITÀ DEL POTERE POLITICO SOVRANO, LIMITANDOSI A PERSEGUIRE I REATI COMUNI DEI CITTADINI COMUNI

8° CHIEDI CHE LE CAMERE IN SEDUTA CONGIUNTA SI LIMITINO A VOTARE SÌ (SENZA SE E SENZA MA) A TUTTI I DECRETI-LEGGE DEL GOVERNO, AL FINE DI VELOCIZZARE L'OPERA MERITORIA DI RINNOVAMENTO AVVIATA

9° CHIEDI CON FORZA CHE VENGANO ELIMINATE TUTTE LE PASTOIE, LACCI E LACCIUOLI CHE DEPOTENZIANO LA LUNGIMIRANTE E DINAMICA AZIONE DI GOVERNO DEL PAESE

10° NON GIUDICARE MAI L'AZIONE DEL GOVERNO IN CORSO D'OPERA MA A RISULTATI RAGGIUNTI

11° ABBI E MOSTRA SEMPRE GRANDE FIDUCIA NELL'EQUANIME, EQUILIBRATO E IMPARZIALE OPERATO DEL GOVERNO

12° AUGURA LUNGA VITA, SUCCESSI ILLIMITATI E IMMENSI ONORI A CHI SI E' ASSUNTO L'ONERE, PER VOLONTA' POPOLARE E SU INDICAZIONE DIVINA, DI GUIDARE E SALVARE LA PATRIA IN UNA FASE CRITICA, DEDICANDO ALL'ALTO COMPITO IL TEMPO E LA VITA E TRALASCIANDO I SUOI COSPICUI PERSONALI INTERESSI. 
A LUI OGNI ONORE E GLORIA, AMEN

28 dicembre 2009

IO SO BENE COSA VORREI DAL 2010. E TU?


So con certezza cosa vorrei dal 2010 ma non lo dico, anche per scaramanzia.

In subordine mi piacerebbe che qualche linguista attento ridesse senso alle parole: molte, in vero, hanno assunto un significato diverso da quello originale, spesso contrario. Mi piacerebbe che qualcuno ci dicesse che non può chiamarsi partito dell'amore quello che da 15 anni fomenta l'odio, la faziosità e la divisione fra gli Italiani; e che, in ogni caso, non abbiamo bisogno di un partito dell'amore (quella dell'amore è una categoria che lascerei all'ambito delle religioni e dei rapporti interpersonali). Sarebbe già tanto che la politica riacquistasse l'uso di termini quali diritto, equità, giustizia, uguaglianza, etica, servizio, solidarietà, accoglienza; e ad essi attribuisse valore e adeguasse i propri progetti.
Torna sempre valida, alla conclusione di un anno, la bella canzone di Lucio Dalla "L'anno che verrà" il cui ascolto voglio riproporre agli amici di questo blog.



Come torna utile ancora riflettere sul Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere, di Giacomo Leopardi, per il quale rinvio al mio post dell'anno scorso, 2008 - Annus Horribilis?
Gli auguri, comunque, sono un dovere perchè esprimono una speranza di novità e cambiamento, senza la quale la vita avrebbe poco senso.

La mia speranza è di sopravvivere all'attuale temperie socio-politica, dominante nel nostro Paese, che produce una realtà rovesciata; di vederne smascherata la pericolosa falsità; di poter assistere al ritorno ad un clima più normale e civile.
È solo la speranza che ci aiuta a vivere e ad aspettare con curiosità l’anno nuovo, facendoci dimenticare tutta la pena di quello trascorso!

25 dicembre 2009

L'ITALIA DI BERLUSCONI VISTA DALLA TV PUBBLICA AUSTRIACA (ORF)

Non era ancora avvenuto il lancio del souvenir del Duomo di Milano

Diktatur des Lächelns - Italien unter Berlusconi / La dittatura del sorriso - L'Italia sotto Berlusconi è un documentario andato in onda sulla televisione pubblica austriaca (ORF) che parla di Berlusconi e del suo insanabile conflitto. Un resoconto di come vanno veramente le cose in Italia, partendo dal controverso G8 di Genova 2001, passando per il G8 2009 situato nell'epicentro di un terremoto. Si parla di ronde e delle scelte in conflitto tra loro di questo governo. Di potere mediatico e di illegalità diffusa in questa Italia che sembra andare alla deriva. Il paese di programmi Culi e Tette e di Puttane pagate dai politici.
Si parla di tutto ciò che in Italia non sentiremo mai. E, temo, questo documentario in Italia non andrà in Onda.
I sottotitoli sono stati realizzati da Susanne Streif (limonare) in collaborazione con Giogclip. Per attivare i sottotitoli clicca sulla freccia a destra del player video, quindi sul simbolo "sottotitoli".









24 dicembre 2009

AUGURI, MA IL PONTE NO



In questo scorcio finale dell'anno rimarrò lontano dal web. 
Formulo, pertanto, i più sentiti auguri di Buone Feste agli amici del blog, agli amici di Facebook e a tutti i naviganti che si accostano al mio sito. 

Buon Natale e Buon Anno.

Ci ritroveremo con l'inizio del 2010











Approfitto per analizzare l'esito del sondaggio "COSA PENSI DEL PONTE SULLO STRETTO?", chiuso in data 23.12.2009



Sono favorevole
  2 (3%)

Snellirebbe i collegamenti
  0 (0%)
Sono contrario
  51 (79%)

Sarebbe una mastodontica cattedrale nel deserto
  36 (56%)

Non so
  0 (0%)
Voti: 64  Sondaggio chiuso (il sondaggio era a risposta multpla)






Di 64 votanti, solo 2 hanno   espresso parere positivo; tutti gli  altri (62) si sono dichiarati contrari  (36 di questi hanno votato anche la  motivazione).
Sono consapevole del fatto che i dati raccolti non siano significativi sul piano generale; ritengo, tuttavia, che un'indagine accurata dimostrerebbe che il ponte sullo stretto non rappresenta una priorità per la maggioranza degli italiani che, anzi, ne farebbero volentieri a meno in cambio di interventi infrastrutturali più urgenti.

20 dicembre 2009

VOTA I MIEI SONDAGGI DI FINE ANNO

Augurando un Buon Natale e un sereno 2010 ai lettori assidui del mio blog, ai miei amici e fan in facebook e a tutti coloro che sporadicamente capitano sulle mie pagine, approfitto per lanciare loro l'invito ad esprimere un voto nei SONDAGGI DI FINE ANNO presenti nella mia sidebar.

Sono quattro in tutto:

  • VOTA IL POLITICO PREFERITO (la scelta è ampia ma non so quanto soddisfacente)
  • Condividi l'accordo tra maggioranza e opposizione per le riforme?
  • LA TUA PRIMA RIFORMA 2010  (ne sono indicate poche ma una, a mio giudizio, è improcrastinabile)
  • La parola, la locuzione abusata che a fine anno butterai dalla finestra (io le butterei tutte ma alcune sono davvero insulse)

L'ALBA BLU
Brano dei CSI tratto dall'album "Linea Gotica"


Il testo della canzone Blu
aspetta chi è aspettato
che sia compiuta l'attesa di chi attende
non sono strutturato in modo di poter
reggere per molto tempo ancora
sotto la calma apparente
un assordante frastuono
dissonanze chiassose e confuse
armonie affannate sconnesse
leggere increspature agli orli
ho dato al mio dolore la forma di parole abusate
che mi prometto di non pronunciare mai più
alimentare catena implacabile
pause tranquille atte alla digestione
intransigenze mute
rabbiose devozioni
ho dato al mio dolore la forma di parole abusate
che mi prometto di non pronunciare mai più
ho dato al mio dolore la forma di abusate parole
lasciando perdere attese e ritorni
ho aperto gli occhi dall'orlo increspato
ho visto l'alba blu

18 dicembre 2009

BUON NATALE ANCHE A QUELLI CHE .....

... gli auguri non li ricevono mai



  • ai diseredati
  • ai nullatenenti
  • ai tartassati dai mutui
  • agli sfrattati
  • ai senzatetto
  • ai barboni
  • ai bambini dell'Africa, ma anche a tutti quelli che Babbo Natale non può raggiungere perchè non trova il camino
  • ai disoccupati
  • ai cassintegrati
  • a quelli che non possono avere la cassa integrazione perchè figli di un altro Dio
  • ai familiari delle vittime di infortuni sul lavoro
  • ai terremotati di tutti i terremoti
  • a tutti quelli che il poco che non basta loro lo dividono con gli altri
  • a quelli che il panettone lo ricevono dalla Caritas
  • ai migranti, poveri cristi senza presepe, che hanno perso anche la stella cometa
  • a tutti coloro che non mettono il cuore in pace vedendo un Cristo solo nel presepe o sulla parete
  • ai carcerati
  • a tutti quelli in attesa di giudizio
  • a quanti innocenti sono costretti in cella
  • a tutte le vittime di tutte le mafie
  • ai pentiti di mafia che si sono decisi a scavare nel loro nero passato
  • ai giudici che cercano con grande difficoltà di illuminare verità tenebrose
  • ai giornalisti che provano a fare correttamente il loro mestiere
  • al giornalista che ha scagliato le sue scarpe a Bush rimanendo scalzo
  • a tutti quelli che le scarpe ai piedi non ce l'hanno
  • al "matto" che ha scagliato il souvenir in faccia a Berlusconi
  • a tutte le vittime di una follia che sta diventando collettiva
  • a quanti ogni giorno fanno fatica a mettere insieme l'indispensabile per campare
  • a tutti quelli che lottano perchè questo stato di cose possa presto cambiare



Un augurio, infine, ai politici perchè acquistino sobrietà, equilibrio e buon senso; e non dimentichino mai il loro compito: 
rendere un servizio ai cittadini e al paese.


BUON NATALE E BUON ANNO ANCHE A LORO

17 dicembre 2009

QUANDO LE PAROLE DIVENTANO SOUVENIR DEL DUOMO ...

... IN BOCCHE E IN MANI DI IRRESPONSABILI


"Coglioni, kapò e mentecatti", l’amore secondo B.
di Peter Gomez e Marco Travaglio

Berlusconi aggredito - Emilio Fede (Il peggio del peggio)


L'inqualificabile intervento di Fabrizio Cicchitto alla Camera


Berlusconi: "Io voglio bene a tutti, non capisco perchè mi odiano"


Allora ci sta anche l'analisi esagitata, rude e discutibile ma rivelatrice "Due follie", di don Farinella.

15 dicembre 2009

Era prevedibile, ed è successo!

Adesso vogliono addebitare a "mandanti morali" che indicano con nome e cognome il gesto violento, sconsiderato e riprovevole di una persona malata che ha ferito gravemente Berlusconi. E si ostinano ad analizzare le dichiarazioni che, oltre alla condanna del gesto e alla solidarietà umana per chi ne è stato vittima, esprimono anche la distanza politica e ideale da chi ha utilizzato impropriamente il potere, legittimamente ottenuto, per i propri personali interessi, tentando di stravolgere o aggirare allo scopo le regole e le istituzioni di garanzia, denigrando continuamente e consapevolmente, in Italia e all'estero, giudici, opposizione parlementare, Corte costituzionale, Presidenza della Repubblica, giornali e programmi TV che non si adattano all'andazzo generale. 
I suoi giornali e le sue TV, diventati da tempo clave pesanti da scagliare contro veri o presunti nemici e alleati "tiepidi", dicono che tutti costoro hanno attaccato in modi diversi il premier criminalizzandolo sul piano personale; e per lui rivendicano lo stesso rispetto che viene espresso per tutte le altre figure istituzionali. Ma dimenticano che non è facile che possa meritare rispetto incondizionato chi dà del "coglione" a tutti i cittadini che non votano per lui o si esprime con frasi come "Fare i giudici è da disturbati mentali" e ancora "Giudici metastasi della democrazia", "Vittorio Mangano eroe".
Tutto questo mentre il capo dello Stato invita ripetutamente ad uscire dalla spirale di una crescente drammatizzazione del confronto politico, dalle violente polemiche tra le parti ma anche tra istituzioni”. 


All'uomo Berlusconi, dunque, tutta la nostra solidarietà per l'orribile aggressione fisica di cui è stato vittima e l'augurio di una pronta e completa guarigione; per l'operato e i progetti dell'avversario politico la nostra corretta ma decisa opposizione.

13 dicembre 2009

INFORMAZIONE LIBERA CONTRO TUTTE LE MAFIE A SCIACCA


Si è tenuto ieri sera, nell'aula magna del Liceo Classico "T. Fazello" di Sciacca, il primo dei tre incontri di "INFORMAZIONE LIBERA CONTRO TUTTE LE MAFIE", organizzati per meritevole iniziativa dell’associazione di promozione sociale L’Altrasciacca, dell’associazione culturale Cafè Orquidea e del Liceo Classico “T. Fazello”. 
Qui il programma completo 




Una serata impegnata e partecipata, in una sala colma ad ascoltare le forti e coraggiose testimonianze di Pino Maniaci, direttore e animatore di Telejato, piccola emittente TV operante nel triangolo delle Bermude - come lui definisce l'area ad alta densità mafiosa in cui trasmette - ovvero Partinico e d'intorni; di Benny Calasanzio, giovane giornalista molto attivo nell'impegno antimafia da quando, bambino, ha visto cadere sotto i colpi della lupara il nonno e lo zio, piccoli imprenditori di Lucca Sicula che non avevano voluto piegarsi alla prepotenza mafiosa (da anni cura il blog BENNY CALASANZIO,  nell'intento di onorare la memoria dello zio Paolo Borsellino e del nonno Peppe e per chiedere giustizia); di Ignazio Cutrò, piccolo imprenditore di Bivona che vive sotto scorta e denuncia il suo dramma nel suo sito. Leggi anche "Ignazio Cutrò vende l'azienda ma non abbandona Bivona" su agrigentonotizie.it.

INFORMAZIONE LIBERA CONTRO TUTTE LE MAFIE mercoledì 16 Dicembre incontrerà Marco Travaglio nella multisala del Cinema Campidoglio e venerdì 18 Salvatore Borsellino, Gioacchino Genchi e Sonia Alfano nell'aula magna del Liceo Classico "T. Fazello".

Pino Maniaci intervistato da IL FUTURO NON E' SCRITTO


Benny Calasanzio e Pasquale Borsellino a La Vita in Diretta


Ignazio Cutrò a La Vita in Diretta 

11 dicembre 2009

L'ONDA VIOLA AL "NO-PONTE"

 
Oggi non voglio parlare dell'ultimo show del cavaliere da Bonn, contro la magistratura e il Quirinale (in Italia le sue sparate eversive sono note a tutti e non impressionano più; c'è da augurarsi che all'estero se ne facciano un'idea completa).
Ecco ciò che ha raccontato a Bonn. 

Non parlerò delle decise prese di posizione di tutti i leader dell'opposizione, del Presidente Napolitano, del Presidente Fini, dell'associazione magistrati (lui va imperterrito per la sua strada: "dopo di me il diluvio"). Non parlerò nemmeno degli attacchi sconsiderati e volgari della Lega all'arcivescovo di Milano (di coloro, cioè, che vogliono la croce e il presepe e non sopportano che il vescovo cerchi di mettere in pratica il messaggio cristiano; anche alle loro uscite e pratiche blasfeme abbiamo fatto l'abitudine).
Voglio invece rendere conto di quanto si muove dentro quell'onda viola  che, dopo aver mobilitato in Piazza San Giovanni un milione di cittadini nel NO-B Day, comincia a darsi una struttura programmatica con tante idee in cantiere, prima fra tutte l'adesione alla Manifestazione contro la costruzione del ponte di Messina convocata dal Comitato “No Ponte” per il prossimo 19 dicembre a Villa San Giovanni.

Sono convinto che i giovani dell'onda viola abbiano molto da dire e da fare per riportare alla normalità questo paese. Forse a loro riuscirà quello che un'opposizione parlamentare, poco attenta alle richieste del paese reale, non ha saputo realizzare in 15 anni!

Nel mio blog 3 post sull'argomento e un sondaggio "COSA PENSI DEL PONTE SULLO STRETTO?" che ti invito a votare.

Siamo sicuri che il Ponte sullo Stretto sia una priorità? 
I progetti vacui qualche volta ritornano. Perchè? A vantaggio di chi?
Ponte sullo stretto. Ne vale la pena? 

06 dicembre 2009

No-B DAY DA FACEBOOK A PIAZZA SAN GIOVANNI


Fantastico quello che ieri è scaturito da un confronto di idee nato in Facebook! 
Parecchie centinaia di migliaia di giovani e meno giovani, di donne e anziani, di cittadini e gruppi della società civile, di rappesentanze di partiti e artisti si sono ritrovati a Roma, in Piazza S. Giovanni, per dire con voce alta e forte un NO deciso alla politica di questo governo, per dichiarare la loro resistenza coraggiosa alle leggi 'ad personam' e ai continui assalti alla Costituzione; per rivendicare il diritto ad un governo che sappia farsi carico responsabilmente dei problemi dei cittadini, dei guasti prodotti dalla crisi e del ruolo che l'Italia merita nel mondo.
Hanno saputo dire in modo efficace che Berlusconi è inadeguato e incompatibile con il governo del Paese per formazione, per cultura ma soprattutto perchè oberato da un colossale conflitto di interessi.
Questi giovani sono usciti dalla rete e si sono mostrati vivi, in carne e ossa, a Roma come in tante altre città del mondo facendo sentire la loro voce, sorprendendo anche i partiti dell'opposizione che si perdono spesso nei loro distinguo inconcludenti, nelle polemiche sterili, nella spocchia snobistica.
Di sicuro Berlusconi non si dimetterà in seguito al No-B Day, ma lorsignori dovranno tenere conto che da ora in avanti migliaia e migliaia di persone che frequentano la rete non rimarranno presenze virtuali innocue ma sapranno vestire i panni dei cittadini informati e consapevoli della necessità di un governo che governi, di un'opposizione che faccia opposizione e non inciuci, di una giustizia più giusta e più rapida.
Il No-B DAY sarà un campanello d'allarme anche per l'opposizione?

Ecco un esempio d'informazione onesta:


Ecco il resoconto dello pseudo-giornalista che si chiama Fede e non si smentisce mai:

Come si fa a considerare TG quelli che il povero Fede imbastisce? Perchè non prova a trascorrere una vecchiaia decorosa considerato che non ha bisogno di "leccare" per vivere dignitosamente? O no?
Potrei capire quanti chiama spesso a fargli da spalla, vedi l'ineffabile Capezzone che è giovane, deve fare carriera ed è necessitato ad accreditarsi agli occhi del padrone rinunciando ad ogni briciolo di dignità.
Ma lui no, non lo capisco e aggiungo che mi sento offeso anche dal condividere con lui la comune origine siciliana.

05 dicembre 2009

ALLORA, BUON 5 DICEMBRE A TUTTI




quelli che non si lasciano condizionare dalle incertezze e dai distinguo della politica politicante.

Ecco, dunque, spuntare in contiguità al NoBDay, "Caro Papi Natale", un libro prodotto dal blog "Rassegna Stanca" che raccoglie le domande che alcune migliaia di persone hanno deciso di indirizzare al presidente del Consiglio per sapere di più sulla sua vita di politico e imprenditore.
"Caro Papi Natale,
anche quest’anno non ho assunto stallieri, non ho subìto 106 processi, non sono stata nella dacia di Putin e nemmeno nella escort di Tarantini, non ho avuto Capezzone come portavoce, non ho costruito il Ponte sullo Stretto, il Mose e quattro centrali nucleari (se è per quello nemmeno Lei), non ho fatto lifting e tricotrapianti, non ho sei tv, non mi sono iscritta alla P2, non ho pagato tangenti, non ho evaso il fisco e non me ne faccio nulla di scudo fiscale, lodo, processo breve, legittimo impedimento e immunità parlamentare, non ho creato un milione di posti di lavoro (intendeva dire in meno?), non ho raccomandato veline e piazzato velinari alla direzione del Tg1, non ho tagliato le tasse (Lei invece sì?), non ho corrotto avvocati e non ho 100 avvocati, non sono perseguitata dalle toghe rosse, dalla stampa rossa e dalle rosse, non ho fondato un partito insieme a Dell’Utri (che è un organizzatore di primo grado), non ho tenuto minorenni sulle ginocchia, non sono stata unta dal signore, non mi sono fatta da sola e non mi sono fatta neanche in compagnia, non ho palpato operaie russe, non ho fatto le corna a una foto di gruppo (a dire il vero sì, ma era in terza elementare!), non sono stata la migliore statista italiana degli ultimi 150 anni, non ho fatto sesso tre ore a notte (purtroppo) e non ho cantato con Apicella (per fortuna), non ho lanciato editti bulgari, non ho nominato Bondi ministro, non ho messo la Carfagna alle Papi Opportunità dopo un esame scritto (il calendario?) e la Gelmini all’Istruzione dopo un esame orale (…), non ho rischiato di vincere il Nobel per la Pace (perché, Lei sì?), non ho una squadra di calcio e non prendo a calci la Costituzione…
Non voglio tediarLa oltre: lo so, sono stata una buona a nulla. E non avendo fatto e detto tutto quello che ha fatto e detto Lei non posso aspirare non dico alla Presidenza del Consiglio, ma nemmeno a un posticino di assessore al municipio di Baranzate. Però, siccome Lei è buono, mi permetto comunque di chiederle un regalo per Natale. Qui ci sono 101 domande per Lei. Risponda! Permetterà (forse) a me e a noi tutti di capire come ha fatto a diventare Silvio Berlusconi e come l’Italia possa essersi consegnata a Lei!"
(dall'introduzione)
Ecco la presa di posizione di Ottavia Piccolo, "No B-Day, ci sarò per passare il testimone"
"Io in piazza il 5 ci sarò perché ne condivido le parole d’ordine anche se non le ho inventate io. Ci sarò anche perché, se la mia faccia può essere utile a sottolineare l’urgenza di un risveglio democratico, spero che chi fa informazione venga attratto da me ma poi scelga di ascoltare le parole degli altri che avrò accanto: i ragazzi in viola, che hanno più diritto di dire la loro. Visto che più facilmente saranno loro a vedere la fine della vergogna nella quale ci siamo infilati."

Ecco l'invito di Dario Fo, TUTTI A ROMA IL 5 DICEMBRE!

"È contro un sistema di governare l’Italia. Da questo clima non si vede via d’uscita. Noi viaggiamo spesso all’estero e siamo imbarazzati dalle domande che ci rivolgono nei dibattiti. Siamo stati in Danimarca: appena si nomina Berlusconi si sentono sghignazzi terribili. Si è creata un’idea dell’Italia davvero orrenda".
 Ecco Andrea Camilleri, Con lo spirito sarò in piazza 
"Sì, ho sentito che il suo governo ha preso provvedimenti contro la mafia più degli altri governi. È la stessa esatta frase che Giulio Andreotti disse in televisione, e che io ascoltai, quando venne processato per l’appoggio dato alla mafia. Si mettano d’accordo loro due".
Ecco Lidia Ravera, con Dieci motivi per esserci

ALLORA, BUON 5 DICEMBRE A TUTTI


02 dicembre 2009

I CAPI DI STATO AMICI DEL NOSTRO PREMIER


Non sono l'unico a chiedersi come mai il nostro premier, fondatore e guida di un partito che si chiama "Popolo della libertà" possa frequentare e stringere accordi con i personaggi in elenco, allontanando di fatto l'Italia dal consesso europeo, dall'amicizia con gli USA, da una politica estera rispettabile e condivisibile. Come fa a conciliare il suo anticomunismo in versione nostrana con le sue frequentazioni in campo internazionale? Come riesce a conciliare i suoi "valori" di libertà e democrazia, di cui infarcisce i suoi interventi ad uso interno, con l'esibita vicinanza ai leader più screditati del nostro tempo? Come ha potuto usare all'indirizzo di Lukashenko le seguenti espressioni: "Grazie anche alla sua gente, che so che la ama: e questo è dimostrato dai risultati delle elezioni che sono sotto gli occhi di tutti"?
Alla sua lista di amici mancano soltanto Ahmadinejad e Kim Jong. Saranno i prossimi che elogerà in una prossima visita di Stato?
I link che seguono possono aiutare a capire.


MUAMMAR GHEDDAFI
Chi è Gheddafi e perché i leader occidentali lo corteggiano, di Riccardo Barlaam
Gheddafi invita 100 hostess e fa lezione, di F. Caccia e F. Peronaci




ALEKSANDR LUKASHENKO
Chi è Aleksandr Lukashenko, “l'ultimo dittatore d’Europa” di Maurizio Stefanini





VLADIMIR PUTIN
Chi è Putin, lo zar di tutte le Russie







HUGO CHAVEZ
"Chi È Hugo Chavez?" Intervista A Luca Mastrantonio
"La vostra democrazia è quella di Putin e Chavez" Daniel Cohn Bendit intervistato da Andrea Carugati





 Berlusconi, Putin, Chavez: leader o dittatori?


IL CAVALIERE - Vita e opere di Silvio Berlusconi (sito illuminante anche se poco aggiornato)
Il Venezuela sta diventando la nuova Cuba. E nessuno dice niente.
I veri amici di Berlusconi nelle Americhe, altro che Chávez
"Io anti-Chavez, italiano d’America", di Manila Alfano
TESI DI LAUREA IN INTERPRETAZIONE
BERLUSCONI E CHÁVEZ UNITI NELLA LOTTA

01 dicembre 2009

SIAMO ALLE COMICHE FINALI?

Al convegno del Premio Borsellino a Pescara, Fini, piuttosto che ascoltare gli interventi, parla con il procuratore Trifuoggi di Berlusconi, del pentito Spatuzza e delle inchieste giudiziarie in questi termini.
Viene, però, da chiedersi cosa ci faccia ancora Fini nel PDL .



 Ecco i brani della conversazione:


Fini: "A Scampia c'è un altro sacerdote che si chiama Don Aniello e di cognome Mancaniello, ed è un personaggio come questo (ndr Don Luigi Merola). Una volta è venuto un guappo e lui gli ha detto 'Io non sono un prete, so un mancaniello!'"

Fini: "Qualche giorno fa rileggevo un libro sull'Italia giolittiana e a Giolitti, che era considerato il ministro della malavita, un oppositore gli disse: 'Lei rappresenta lo stato... participio passato del verbo essere'. Efficace, no?"

Trifuoggi: "Potrebbe essere riesumata"

Fini: "Infatti non escludo di farlo, citando la fonte... prima o poi lo faccio"

Fini (riferendosi ad Aldo Pecora): "Lui è un creativo nato, perché il movimento lo ha chiamato 'Ammazzateci tutti'... e sì... il talento è quello"Pecora nell'ambito del suo discorso afferma: "Noi siamo di passaggio, qua nessuno è eterno, non si vive in eterno" E allora Fini commenta: "... se ti sente il Presidente del Consiglio si incazza"

Fini: "Sono un ragazzaccio io... come dicevano i greci... poco se mi giudico molto se mi confronto... è così, sembra una battuta invece è una massima di vita. E' l'umiltà e nello stesso tempo la consapevolezza di vivere"

Fini: "Per i ragazzi come questi (riferendosi a Pecora) .. è chiaro che una delusione a 23 anni, non alla nostra età, ti toglie qualunque possibilità di credere nella vita"

Fini, rivolgendosi a Pecora: "Con la giacca e la cravatta sei ancora più bravo"

Fini: "E' che con i ragazzi non parli con le parole ma con gli esempi"

Fini: "Il riscontro delle dichiarazioni di Spatuzza (ndr il pentito Gaspare Spatuzza)... speriamo che lo facciano con uno scrupolo tale da... perché è una bomba atomica"Trifuoggi: "Assolutamente si... non ci si può permettere un errore neanche minimo"

Fini: "Si perché non sarebbe solo un errore giudiziario, è una tale bomba che... lei lo saprà .. Spatuzza parla apertamente di Mancino, che è stato ministro degli Interni, e di ... (ndr Berlusconi?)... uno è vice presidente del CSM e l'altro è il Presidente del Consiglio..."

Trifuoggi: "Pare che basti, no"

Fini: "Pare che basti"

Trifuoggi: "Però comunque si devono fare queste indagini"

Fini: "E ci mancherebbe altro"

Fini: "No ma lui, l'uomo confonde il consenso popolare che ovviamente ha e che lo legittima a governare, con una sorta di immunità nei confronti di... qualsiasi altra autorità di garanzia e di controllo... magistratura, Corte dei Conti, Cassazione, Capo dello Stato, Parlamento... siccome è eletto dal popolo...

Trifuoggi: "E' nato con qualche millennio di ritardo, voleva fare l'imperatore romano"

Fini: "Ma io gliel'ho detto... confonde la leadership con la monarchia assoluta.... poi in privato gli ho detto... ricordati che gli hanno tagliato la testa a... quindi statte quieto"

30 novembre 2009

SPIGOLANDO QUA E LA'


Lettera aperta al premier Berlusconi di Margherita Hack

"Figlio mio, lascia questo Paese" di PIER LUIGI CELLI

Berlusconi incantato dalla perla di Doha







Mara Carfagna si sottopone al test antidroga








Manifestanti pro-crocifisso a Roma








Corteo per i diritti della donna a Roma







Dell'Utri chiede la modifica della legge sui pentiti

27 novembre 2009

GLI INCUBI DEL CAVALIERE E I PROBLEMI DELLA GENTE COMUNE





Oggi non voglio parlare degli incubi del cavaliere, dei suoi propositi, delle sue esternazioni eversive. I giornali e le TV ce ne saturano fino alla nausea. 
La Guerra Civile del generale abbandonato
Berlusconi, ultimatum
F-E-R-M-I-A-M-O-L-O! 




Sarà forse per questo, perchè occupa tutti gli spazi disponibili in video e sulla carta stampata, che le difficoltà della gente comune, dei precari, dei disoccupati, dei cassintegrati non hanno audience?
Voglio perciò dedicare questo spazio alla pubblicazione di una lettera,  emblematica della condizione di tanti nostri connazionali disperati, che non sanno più a chi rivolgersi per rendere note le loro ambasce. Come gli operai che occupano le fabbriche che chiudono, che salgono sulle gru, si incatenano ai monumenti; gli insegnanti e i bidelli che salgono sui tetti per difendere il posto di lavoro.
Gentilissimo, la mia storia forse non le può interessare ma se messa a confronto con quella di altre famiglie italiane è sicuramente importante.
Sono sarda della provincia di Sassari ma da 10 anni, con la famiglia ci siamo stabiliti a Grado in provincia di Gorizia. Mio marito faceva il muratore e si lavorava bene, poi nel 2002 ha iniziato a star male e tutto quel poco che avevamo ci è servito per vivere e pagare l'affitto. Fin qui è normale, niente di particolare, i problemi sono nati al momento di fare la dichiarazione dei redditi nel 2003, i soldi per pagare, circa 3000 euro, non c'erano e non si è potuto  adempiere al dovere di buon cittadino .
Nel 2005 abbiamo venduto la casetta in paese e abbiamo saldato il relativo mutuo, per comprare un appartamento a Grado con l'aiuto del mutuo bancario, dimenticandoci di aver evaso quella famosa dichiarazione dei redditi. Ma non avremmo potuto pagarla quindi il problema è rimasto in silenzio senza essere mai richiamati da nessuno. Anzi all'agenzia delle entrate risultavamo sempre a rimborso per via del mutuo. Abbiamo usufruito anche della carta famiglia perchè il reddito è quello minimo che lo stato definisce "POVERI". "INDIGENTI"
Nel settembre 2008 ci arriva una raccomandata dove informa mio marito che in comune c'è qualcosa che gli riguarda di andare a ritirarla. Erano venuti a trovarci i miei suoceri quindi abbiamo tralasciato la cosa pensando domani, domani... ma a giugno ci arriva una cartella Equitalia riguardante il debito nei confronti dell'agenzia delle entrate relativo all'anno 2002 della bella cifra di 67.000 euro.
Un debito di 3000 euro con aggiunta di 30.000 euro di sanzione per evasione fiscale, più 17.000 per mancato versamento dichiarazione dei redditi, più 5000 di multa più sanzioni varie all'agenzia delle entrate e la mora a Equitalia  per un totale di 67.000 euro.
CHIEDO UN CONDONO EQUO BASATO SUL VERO E REALE REDDITO FAMILIARE CONTROLLABILE DAL MODELLO ISEE
Questa è la mia storia, ma come le ho detto prima, tante famiglie italiane si trovano in questa situazione. Siamo ritenuti poveri dallo Stato, ci danno i sostentamenti minimi, ci danno i rimborsi IRPEF, e poi per 3000 euro evase ci mandano per strada? E si perchè soldi non ce ne sono, l'unica cosa che si prendono è la casa.
So che lei non può farmi niente ma solo una cosa può, se vuole, attraverso il suo giornale, può spiegare al ministro Tremonti che quando fa le leggi finanziarie per recuperare i soldi evasi lo faccia con criterio  tassando il giusto non un forfè uguale per tutti ricchi e poveri, perchè il ricco che si vede una sanzione di 60.000 euro comincia a girare per avvocati e la spunta, noi poveracci arriviamo al punto di stare in silenzio perchè i soldi per l'avvocato e le sue cause, non li abbiamo, quindi lo stato è autorizzato a prenderci la casa senza curarsi se ne abbiamo una seconda o se abbiamo titoli e depositi in banca. Alla domenica il quotidiano "IL PICCOLO" ha una pagina apposta per le aste immobiliari, mi creda sono tante.
L'onorevole Giulio Tremonti ha un sito dove dice, con tanto di sorriso, "scrivetemi" io l'ho fatto per ben 4 volte ma quel sito serve solo per far vedere la sua faccia al popolo non per rispondere; mi creda gli ho dato anche l'indirizzo di casa...niente...
A lei chiedo questo, di intervenire con articoli che mettano in risalto queste situazioni di usura autorizzata dello stato per recuperare fondi da immettere nelle casse per ridistribuirli ai poveri come noi. Lo stato da una parte ci dà (poco) e con l'altra mano ci prende tutto... come la camorra e la mafia... E quando si vanta di aver incassato milioni dalle evasioni precisi che ha portato via le case del poveraccio perchè salassato di sanzioni e multe e more, non sono tutti soldi evasi... e guardi i motivi perchè si evadono le tasse, con i modelli Isee che tanto ci inducono a fare, e poi servono solo per darci qualcosa quando tutto se lo prendono.. Spero e mi auguro che questo mio scritto non finisca come quello di Tremonti.. mai letto e subito cancellato (lo rimanderò per settimane finchè non ottengo una risposta) ....tanto so che la casa da un giorno all'altro è persa e io con la famiglia mi ritroverò non so neanche come.... ma questo è affar mio non del popolo o suo, ci arrangeremo in qualche maniera Dio vede e provvede... (lettera firmata)
Immagino, dal contenuto, che questa lettera sia stata inviata anche ai giornali. Chissà se qualcuno si sia preso la briga di  renderla pubblica! Forse no, le redazioni sono perennemente occupate dalle esternazioni del premier che lavora anche di notte nell'interesse del paese che governa.
E il ministro Tremonti, dal suo sito dove dice, con tanto di sorriso, "scrivetemi", perché non risponde?

24 novembre 2009

LA TESTIMONIANZA DI ROBERTO SAVIANO

Rimbalza su Facebook l'appello di Saviano a non tacere 


Rivedi lo Speciale di Che Tempo Che Fa con Roberto Saviano
Dall'Inferno alla Bellezza
(integrale)


"La letteratura deve essere al servizio della società immergendosi nella realtà, intervenendo, e gli scrittori non possono semplicemente scrivere per intrattenere o per speculare sulla società. Devono avere un ruolo attivo. La parola è potere, ed è ancora più potente quando diventa d'uso comune. E questo è il motivo per cui uno scrittore che prende parte, veicola il suo messaggio con più efficacia che quello che invece scrive aspettando il tempo in cui si realizzino le sue fantasie" (Ken Saro-Wiwa). Due ore con il trentenne scrittore napoletano, autore del best-seller Gomorra, tradotto in 50 paesi, caso letterario in tutto il mondo: con tre milioni e mezzo di copie diffuse dall'Australia all'Islanda, dalla Cina all'Arabia Saudita, ha ricevuto decine di premi in Italia e all'estero e da Gomorra è stato tratto uno spettacolo teatrale, insignito con gli Olimpici del Teatro 2008 e un film per la regia di Matteo Garrone, candidato per l'Italia agli Oscar, candidato ai Golden Globes, Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes e miglior film all' European Film Awards 2008 oltre che Hessische Filmpreis alla Fiera del Libro di Francoforte come miglior adattamento cinematografico di un'opera letteraria. Dello Speciale Dall'inferno alla bellezza, dice Roberto Saviano: Il titolo della serata vuole dire una cosa semplice, vuole ricordare che da un lato esistono la libertà e la bellezza necessarie per chi scrive e per chi vive, dall'altro esiste il loro contrario, la loro negazione: l'inferno che sembra continuamente prevalere. E' possibile che ancora oggi, l'Uomo, nella sua accezione più ampia, debba passare necessariamente attraverso l'inferno per raggiungere la bellezza? Al centro dello Speciale, ancora una volta, la forza della parola non nascosta né perduta, la parola scritta o detta che dà la possibilità di esistere e che vive attraverso le storie: Ken Saro-Wiva, autore nigeriano, impiccato a Lagos per la sua tenace opposizione alle compagnie petrolifere che spogliano di risorse e ricchezze la sua terra, lasciando solo povertà ed inquinamento; Anna Politkovskaja, uccisa perché non c'era altro modo per fermare la sua implacabile testimonianza sulla crudele guerra in Cecenia; Varlam T.Salamov che dai gulag siberiani è riuscito a fare arrivare i suoi scritti non svendendo l'anima né la dignità; Miriam Makeba, Mama Africa, la voce che ha cantato la libertà di un continente, morta a Castel Volturno dopo un concerto per ricordare sei fratelli africani uccisi dalla camorra.Tutto questo è Dall'inferno alla bellezza: ma - come scriveva Albert Camus - l'inferno ha un tempo solo, la vita un giorno ricomincia. Dal 13 ottobre 2006, Roberto Saviano vive sotto scorta: l'11 novembre saranno esattamente 3 anni e 29 giorni di vita negata, 1125 giorni, 27.000 ore di vita blindata. Dal blog di Roberto

Non ho avuto modo di vedere la trasmissione di Fazio perchè ero in ospedale dove mia madre era ricoverata. Adesso, per fortuna, sta uscendo rapidamente dalla convalescenza.
Ho trovato in Youtube il video e lo pubblico per me e per i miei amici.
Non aggiungo altro perchè le mie parole sarebbero superflue.

20 novembre 2009

RIFLESSIONI SU LEONARDO NELL'ERA BERLUSCONI

"Fu tanto raro e universale, che dalla natura per suo miracolo esser produtto dire si puote: la quale non solo della bellezza del corpo, che molto bene gli concedette, volse dotarlo, ma di molte rare virtù volse anchora farlo maestro. Assai valse in matematica et in prospettiva non meno, et operò di scultura, et in disegno passò di gran lunga tutti li altri. Hebbe bellissime inventioni, ma non colorì molte cose, perché si dice mai a sé medesimo avere satisfatto, et però sono tante rare le opere sue. Fu nel parlare eloquentissimo et raro sonatore di lira [...] et fu valentissimo in tirari et in edifizi d'acque, et altri ghiribizzi, né mai co l'animo suo si quietava, ma sempre con l'ingegno fabricava cose nuove." (Anonimo Gaddiano, 1542)


Sono grandemente affascinato dalla vita e dall'opera di Leonardo da Vinci, di cui ho visitato qualche mese fa la casa natale, nella campagna di Vinci, e i musei che in quella città conservano tracce notevoli del grande concittadino.
Adesso, attratto dal Codice Trivulziano e non avendo potuto visitare il Castello Sforzesco  per motivi logistici, ho acquistato il volume a cura di Pietro C. Marani e Giovanni M. Piazza, con il bel corredo delle tavole anche in CD-ROM.
Curatissima l'esposizione on-line della vita e dell'opera di Leonardo presso l'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA.

Quando si viene assorbiti dalla grandezza e dal genio smisurati di un tal personaggio, le peripezie di un "povero miliardario" alle prese con il suo passato oscuro e con il suo presente contraddittorio su cui la magistratura si ostina a voler fare chiarezza, appaiono miserevoli. E vien da chiedersi: com'è stato possibile che i problemi personali di mister B. siano diventati i problemi di un paese civile e avanzato come l'Italia, la terra che ha dato i natali a Leonardo e ad altri cento, mille uomini che nella storia l'hanno resa illustre? Come e quando si uscirà da quest'impasse?
E ancora, cosa racconterà la storia ai nostri figli e nipoti di questa età buia? Di noi che viviamo questa temperie? Di quest'uomo sfrontato oltre ogni limite che aspira ad avere un posto ragguardevole nella storia di questo secolo?



Come non arrossisce quando guarda (se ne è capace) al passato del nostro paese e riflette allo stato in cui l'ha ridotto?

16 novembre 2009

LE PAROLE STIMOLANTI DI UN PRETE CORAGGIOSO CONTRO L'AFASIA LETARGICA DI TANTI ITALIANI

ARRIVA IL MOMENTO IN CUI UNA GOCCIA FA TRABOCCARE IL VASO?





Il governo e la maggioranza hanno valicato ogni ritegno: ormai delinquono in pubblico e in tv apertamente al grido minaccioso di «Salvare Berlusconi ad ogni costo». Il parlamento chiuso si riapre per approvare una leggina che metta al sicuro Berlusconi dai «suoi processi» e non importa se questa leggina non solo annienta gli scandali di truffa, falso in bilancio, bancarotta, ecc. ma annulla il diritto di milioni di cittadini che hanno diritto ad una sentenza ed eventualmente ad un risarcimento. Con questa legge che riduce solo i tempi dei processi, senza dare personale, strumenti e mezzi per accelerarli, si consuma la supremazia definitiva del sopruso sul diritto, della mafiosità sulla legalità, dell’impudenza sulla dignità e la sconfitta definitiva dello stato di diritto.

Berlusconi, dopo il lodo Alfano torna ad essere, almeno teoricamente, un cittadino come gli altri e come tutti deve essere processato e assolto o condannato con una sentenza inappellabile. Non possiamo tollerare ancora una volta una legge che lo salvi impunemente, anche in presenza di sentenze in corso. Non possiamo assistere inattivi, inermi e complici di una immoralità e indegnità di questa portata.

Usiamo la rete non solo per resistere, ma per reagire, per impedire che ancora una volta il corrotto, corruttore, compratore di giudici, di sentenze e di testimoni, il predatore fiscale che con le sue evasioni e i suoi conti esteri ha rubato  a tutti noi e a ciascuno di noi, possa farsi beffe dello Costituzione e del Diritto.  Una leggina riguarda Mediaset che deve al fisco circa 200 milioni di euro e se la caverà con un misero 5%. Come è possibile che i pensionati, i lavoratori a stipendio fisso, i precari, i cassintegrati, le donne, i senza lavoro, possano ancora votarlo e vederlo come un modello? 


Come è possibile che assistiamo rassegnati alla vivisezione della Costituzione e della sopravvivenza di uno scampolo di dignità? Siamo calpestati ogni giorno nei nostri diritti e derisi nella nostra dignità e non siamo in grado di reagire come si conviene ad un popolo di gente che ogni giorno si ammazza per vivere onestamente del proprio lavoro e nel rispetto della Legge.

Non possiamo tollerare più che un uomo disponga dello Stato, delle sue Istituzioni, che ordini alla Rai di firmare un contratto di 6 milioni di euro al suo maggiordomo Bruno Vespa perché è bravo a fargli il bidet. Non possiamo tollerare che un suo dipendente, Minzolini, pontifichi a suo nome dalla tv di Stato; non possiamo più tollerare che sia smantellata Rai 3 anche se aumenta ascolti e fatturato solo perché indigesta al satrapo senza statura. Non possiamo più tollerare che ci domini a suo piacimento e a suo uso e consumo. Se lui è l’utilizzatore finale delle prostitute a pagamento, noi vogliamo essere le sue mignotte «a gratis»?

Mettiamo in moto una rivoluzione e riportiamo il treno dentro i binari della Legge, delle Istituzioni, della Legalità, della Giustizia, della Dignità e del nostro Onore. E’ ora il tempo di scendere in piazza non per rivendicare un aumento di stipendio, ma per rivendicare un sussulto di dignità e di orgoglio di essere Italiani e Italiane che non vogliono essere scaricati come spazzatura. Berlusconi sta imperando e sta distruggendo tutto perché noi lo permettiamo o quanto meno lo tolleriamo.

Alziamoci in piedi e non pieghiamo la testa, chiedendo a gran voce, se necessario con uno sciopero generale ad oltranza, le dimissioni di Berlusconi, dei suoi avvocati pagati da noi e la conclusione dei suoi processi perché in Italia nessuno può essere più uguale degli altri e tutti, nessuno escluso, devono sottostare alla Maestà del Diritto.

Mi appello alle organizzazioni sindacali, ai partiti, alle associazioni nazionali e internazionali, ai gruppi organizzati, all’Onda lunga della scuola, ai blogger, alle singole persone di buona volontà con ancora una coscienza integra perché «el pueblo unido jamás será vencido».

Paolo Farinella, prete - Genova, 12 novembre 2009

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