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Amo riflettere e ragionare su quanto vedo e sento.

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Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
Consiglio, pertanto, di stare alla larga a quanti hanno la testa imbottita di frasi fatte e di pensieri preconfezionati; costoro cerchino altri lidi, altre fonti cui abbeverarsi.

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31 agosto 2012

Ho letto "Cantami, o mouse" di Michele Mirabella

L'ho letto tutto d'un fiato, a dimostrazione della fluidità della scrittura, della mia dimestichezza con i temi sviluppati ma anche della necessità di non lasciarmi impaniare nelle sottili e suggestive volute fantastiche dell'assunto, che vuole dimostrare come i miti degli antichi continuino a vivere nel presente, spesso cristallizzati in moduli e formule attuali, mentre le mitologie attuali sarebbero fugaci ed effimere come meteore. 

Dell'autore conoscevo la straordinaria erudizione, il gusto per la battuta salace e colta, l'eloquio forbito e, talora, involuto ma non sapevo che delle armoniose ridondanze del corpo femminile - appartenessero ad una dea dell'Olimpo o ad una creatura terrestre - Michele il dotto privilegiasse quelle posteriori, del lato B, come si dice con involontaria allusione alla facciata secondaria del vecchio 45 giri. 

Perciò mostra di essere rimasto attratto, come milioni di comuni mortali dalle fattezze posteriori della Pippa regale che acquista notorietà fugace reggendo lo strascico nuziale della più fortunata (?) sorella Kate. Come mostra di apprezzare da sempre le belle forme deretane di Venere Callipigia, e le immagina anche quando la dea è per sempre fissata nel marmo in prospettiva frontale, e le indovina seguendo lo sguardo della dea che si osserva compiaciuta.

L'autore non disdegna, altresì, l'occasionale ricorso al turpiloquio che usa con eleganza, quasi giustificandolo data la prosaicità del tema trattato. Le sue scorribande tra il mito e la volgare quotidianità sono punteggiate di scintillanti e argute considerazioni che non risparmiano la politica e i suoi protagonisti contemporanei mostrandoci - se ce ne fosse bisogno - che il fantastico, il sogno e la cultura ci aiutano a evadere dal grigiore del presente consigliandoci di non prenderlo troppo sul serio.

Ma chi potrà impedire all'avvenente Pippa di rimanere fissata, per i secoli futuri, nel ruolo di damigella sculettante anche quando Filippa, divenuta frattanto cognata del re, sarà invecchiata grinzosa o sarà morta decrepita?

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P.S.: per i lettori non disposti ad acquistare Cantami, o mouse, il testo in .pdf è scaricabile free dalla rete (gli internauti adusi alla navigazione di frodo sapranno come e dove trovarlo). L'autore che, oltre all'immagine di Aurora, avrà ricercato e compulsato in rete ben altro materiale, non se ne adonterà.

31 marzo 2012

La solitudine impenetrabile e dolente di questo nostro tempo sciagurato

L'estro di proporre questo argomento ai miei lettori mi è venuto leggendo il bel post di Ilvo Diamanti La community degli individui che parlano da soli sulla sua rubrica Bussole in Repubblica e, quasi contemporaneamente, il testo di Luciano Gianazza Soli in mezzo alla folla su medicinenon.it.

Ilvo Diamanti, da attento e acuto osservatore dei fenomeni sociali qual è, ci mostra con turbamento l'effetto prodotto dagli strumenti delle nuove tecnologie della comunicazione (tablet, portatile, smartphone, micropc, ecc.) che ci consentono di connetterci a distanza, dialogare in chat, accedere a Skype o ai social network mentre stiamo a contatto di gomito con gente in carne e ossa che non riusciamo più neanche a vedere; un fenomeno questo che, fino a qualche tempo fa, rimaneva appannaggio delle giovani generazioni e adesso coinvolge persone di ogni età e ceto. Dovunque sciamano persone che parlano ad alta voce da sole, oppure dialogano con gli altri e con il mondo per sms. Le cuffie alle orecchie, non sentono e non vedono ciò che gli sta intorno. 

Più dolente, invece, la riflessione di Luciano Gianazza che in Soli in mezzo alla folla racconta la disperazione derivante dalla condivisione con altri, per lo più sconosciuti, di emozioni profonde, nascoste quando cadono le barriere e si scambiano sensazioni e stati d'animo anche senza parole. Quello che ho realizzato - conclude Gianazza - è che ogni essere umano ha nel profondo di sé questa sofferenza sopra la quale l’individuo costruisce una vita fatta di convenzioni, di comportamenti socialmente accettabili, una vita condotta da una personalità fittizia che fa da scudo all’essenza. 
La sofferenza è il risultato del non manifestare pienamente la propria essenza. La società in cui viviamo non lo permette impunemente. La maggior parte degli esseri umani sono come dei gusci chiusi. Non è facile aprire il proprio animo in questa società dove i principi etici sono pressoché scomparsi. Occorre rendere consapevoli le persone per creare una società dove un essere senza guscio non venga colpito, deriso, ingannato. Altrimenti si continuerà ad essere soli in mezzo alla folla. 

La community degli individui che parlano da soli di Ilvo Diamanti 
Soli in mezzo alla folla By Luciano Gianazza 

09 gennaio 2012

Tre siti per la ricerca

Ieri è stato messo online il Portale storico della Camera, corredato di documenti, dati e mappe scaricabili. 

Il portale è suddiviso in sette settori: 






Le legislature 
Le legislature del Regno, della transizione costituzionale e della Repubblica: persone, organi, attività, documenti, immagini 


I Presidenti 
I Presidenti della Camera dal Regno alla XV legislatura della Repubblica: biografie, discorsi d'insediamento, attività, immagini 


I Regolamenti 
I Regolamenti di procedura parlamentare nel tempo: testi, schede di approfondimento, proposte di modificazione 


Montecitorio 
Storia e immagini del palazzo di Montecitorio dal XVI secolo 


L'Amministrazione 
L'apparato amministrativo nel tempo: storia, organigrammi, persone, regolamenti interni, documenti, immagini 


Norme fondamentali e leggi 


Bibliografia del Parlamento 

Un apparato straordinario per la ricerca e la comparazione di dati. 


A chi, invece, volesse conoscere Roma nell'attualità e nel tempo propongo info.roma.itil portale che offre tutto quanto occorre per scoprire la città eterna in tutti i suoi aspetti: visite guidate, eventi, spettacoli, mostre, concerti, storia, monumenti. 
Come recita il sottotitolo: un passato da scoprire, un presente da vivere


Motore di ricerca interno
Chi vuole avviare una ricerca sullo scibile umano ha a disposizione il portale CronologiaLeonardo, corredato di un motore di ricerca interno.   
Il portale è organizzato in tre grandi settori: 
LE BIOGRAFIE 
INVENZIONI E SCOPERTE 
STORIA DEL MONDO E DELLE CIVILTÀ 


Contiene anche 

TABELLA A PERIODI STORICI E A TEMA DAL BIG-BANG AL 2008 
2000 ANNI - ANNO x ANNO 600.000 PAGINE DI STORIA - FATTI - PERSONAGGI 
La STORIA D'ITALIA DA ROMA AL 2008 IN 916 PERIODI CRONOLOGICI 
e centinaia di testi d'autore consultabili e scaricabili.  

BUONA NAVIGAZIONE 

18 dicembre 2011

L'ISTAT, il suo annuario e l'informazione statistica

L’Annuario statistico italiano, pubblicato dall'ISTAT, offre annualmente un ampio e significativo repertorio dell’informazione prodotta dalla statistica ufficiale su temi di rilievo per la vita pubblica nazionale: economia, pubblica amministrazione, stato dell’ambiente, evoluzione demografica, dinamiche sociali. 
Sfogliando le oltre ottocento pagine del volume, il lettore potrà farsi un’idea della ricchezza del patrimonio informativo che la statistica pubblica mette quotidianamente a disposizione dei decisori pubblici e dei cittadini. Schede metodologiche sulle singole fonti statistiche, glossari, bibliografie e indice analitico completano la strumentazione offerta agli utilizzatori per agevolare l'interpretazione e l'approfondimento delle informazioni. Ciascun capitolo è preceduto, inoltre, da un utile testo a commento dei dati statistici.

L'annuario 2011, suddiviso nei seguenti 26 capitoli che si sviluppano in prospetti corredati di tavole, figure, fonti e approfondimenti, è scaricabile gratuitamente come quelli degli anni precedenti  Ma il nuovo sito ISTAT è una fonte inesauribile di dati, utili per qualsiasi ricerca si volesse intraprendere su: 
1. Ambiente e territorio
2. Popolazione
3. Sanità e salute
4. Assistenza e previdenza sociale
5. Conti economici della protezione sociale
6. Giustizia
7. Istruzione
8. Attività culturali e sociali varie
9. Lavoro
10. Elezioni
11. Famiglie e aspetti sociali vari
12. Contabilità nazionale
13. Agricoltura
14. Industria
15. Costruzioni
16. Commercio interno
17. Commercio con l?estero e internazionalizzazione
18. Turismo
19. Trasporti e telecomunicazioni
20. Credito, assicurazione, mercato monetario e finanziario
21. Ricerca, innovazione e tecnologia dell?informazione
22. Prezzi
23. Retribuzioni
24. Risultati economici delle imprese
25. Finanza pubblica
26. Censimenti

Presentazione del nuovo sito Istat.it 


Io mi sono soffermato sul cap. 9 LAVORO e ho rilevato quanto segue:
In base ai risultati della rilevazione sulle forze di lavoro, sono 22.872 mila gli occupati nella media del 2010, in calo di 153 mila unità su base annua. Il risultato complessivo sintetizza la riduzione della componente italiana (-336 mila unità), controbilanciata dalla crescita di quella straniera (+183 mila unità). La quota di lavoratori stranieri sul totale degli occupati sale così dall’8,2 per cento del 2009 al 9,1 per cento del 2010. 
Il tasso di inattività della popolazione tra i 15 e i 64 anni si attesta al 37,8 per cento, due decimi di punto in più rispetto a un anno prima. Tutti i comparti delle attività manifatturiere registrano cali tendenziali, le diminuzioni più consistenti si sono verificate nel settore della fabbricazione di computer, prodotti elettronici e ottica (-6,9 per cento), in quello delle industrie del legno, carta e stampa (-5,3 per cento) e nelle industrie tessili e dell’abbigliamento (-4,8 per cento). 

Una sintesi offerta dallo stesso Istituto sull'Annuario Statistico 2011:

Ambiente e territorio 
Le regioni settentrionali sempre in testa per la raccolta differenziata 
Nel 2009 la raccolta di rifiuti urbani si attesta a 32,1 milioni di tonnellate (533,5 chilogrammi per abitante), quella differenziata raggiunge il 33,6% dal 30,6% del 2008; sul territorio i valori più alti di raccolta differenziata si registrano nelle regioni del Nord (48%), con Trentino Alto Adige e Veneto in testa (rispettivamente 57,8 e 57,5%), seguono a grande distanza le regioni del Centro (24,9%), e quelle del Sud (19,1%). 
Traffico, parcheggio e inquinamento i problemi più sentiti nelle grandi aree urbane 
Anche nel 2011 i problemi più sentiti dalle famiglie italiane nella zona in cui abitano sono il traffico (41,2%), la difficoltà a trovare parcheggio (38%), l’inquinamento dell’aria (36,6%) e il rumore (32,6%). Seguono il non fidarsi a bere l’acqua del rubinetto (30%) e la sporcizia nelle strade (29,1%). All’ultimo posto si colloca l’irregolarità nell’erogazione dell’acqua, che costituisce un problema per il 9,3% delle famiglie, con punte del 34,7% in Calabria e del 27,3% in Sicilia. 
Difficoltà di parcheggio, sporcizia nelle strade e difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici sono i problemi più segnalati dalle famiglie nel Centro-sud, in particolare in Lazio e Campania per la presenza di grandi centri metropolitani, mentre l’inquinamento dell’aria è particolarmente sentito al Nord. La percezione del rischio criminalità, stabile rispetto al 2010, è più elevata in Campania e nelle aree metropolitane. 2 

Popolazione 
Ancora in calo le nascite 
Alla fine del 2010 l’Italia conta 60.626.442 residenti, circa 286.000 in più rispetto all’anno precedente. Questo incremento si deve al saldo attivo del movimento migratorio (+311.658 unità) che, pur in calo, neutralizza l’effetto negativo del saldo naturale (-25.544 unità). Le nascite segnano, infatti, una nuova battuta d’arresto (dai 568.857 nati vivi del 2009 ai 561.944 del 2010), un risultato che risulta diffuso su tutta la Penisola. 
Sei italiani su cento sono ultraottantenni 
L’Italia continua ad essere un Paese con i “capelli grigi”. A fine 2010 un residente ogni cinque ha più di 65 anni e gli ultraottantenni sono ormai il 6% della popolazione. 
L’indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione con più di 65 anni e quella con meno di 15) raggiunge il valore di 144,5 a livello nazionale; tuttavia, mentre il processo di invecchiamento prosegue nel Mezzogiorno (che tuttavia resta la ripartizione con maggiore equilibrio fra giovani anziani), nelle altre aree del Paese si registra un lieve calo. 
Stabile risulta la graduatoria internazionale (dati 2009): la Germania, con un indice pari a 150,2, si conferma il paese con la struttura per età più “vecchia”, seguito da Italia (144), Grecia (131,9) e Bulgaria (129,2). 
Si infoltiscono le fila della popolazione straniera residente 
Gli stranieri residenti in Italia hanno superato quota 4,5 milioni, sono il 7,5% della popolazione totale e provengono per la maggior parte dall’Unione europea (29,2%), dall’Europa centro-orientale (24,0%) e dall’Africa settentrionale (14,9%). Si tratta per lo più di una popolazione giovane: quasi la metà dei cittadini stranieri ha un’età compresa fra i 18 e i 39 anni, mentre oltre uno su cinque è minorenne. 
Stabile la fecondità 
Nel 2010 il numero medio di figli per donna si attesta a 1,41, lo stesso valore dell’anno precedente. Si conferma, quindi, l’arresto della crescita che si era avuta successivamente al 1995, anno in cui la fecondità italiana toccò il minimo (1,19 figli per donna). 
All’interno dell’Unione europea a 27 Paesi (dati 2009), Irlanda e Francia sono in cima alla graduatoria con, rispettivamente, 2,1 e 2,0 figli per donna, mentre l’Italia, pur posizionandosi nella parte medio-bassa della classifica, è comunque sopra Spagna (1,40), Austria (1,39), Germania (1,36) e Portogallo (1,32) e alcuni paesi dell’Est europeo (Polonia, Ungheria, Romania e Lettonia). C’è poi da considerare che in Italia le donne diventano madri più tardi: 31,1 anni è l’età media al parto nel nostro Paese, il valore più alto dell’Ue27 dopo quello dell’Irlanda (31,2), contro il 29,4 del Regno Unito e il 29,9 della Francia (solo per citare due fra i paesi più grandi dell’Unione). 
Ci si sposa di meno, tiene il matrimonio religioso 
Prosegue anche nel 2010 il trend discendente della nuzialità registrato dopo la ripresa del 2007. Con oltre 13.000 matrimoni in meno celebrati (217.185), il tasso di nuzialità scende dal 3,8 al 3,6 per mille. Il matrimonio religioso resta la scelta più diffusa in tutta la Penisola (63,1%): nelle regioni meridionali la percentuale sale al 77,6%, contro il 51,4% del Nord e il 55,1% del Centro. 

17 dicembre 2011

Per una riflessione sulla crisi finanziaria e socio-economica dell'Occidente globalizzato

... ho letto anche IL PIÙ GRANDE CRIMINE, di Paolo Barnard. 
   
Il titolo evoca più il noir che un saggio di argomento socio-economico. Ma la trattazione coinvolge e attanaglia. Sembra il frutto di una lucida follia, di una visione onirica ma assai documentata, conseguenziale e suggestiva. Sta facendo in internet una marea di adespti e seguaci. Io l'ho letto con curiosità e interesse, non senza qualche pregiudizio - lo riconosco. Anche se Marco Travaglio a un lettore che criticava il suo lavoro sulla base delle elaborazioni di Barnard rispondeva: Si faccia curare e non mi importuni più, che ho cose più serie di cui occuparmi

Non intendo commentarlo e lascio il giudizio a chi si accinge a leggerlo. La lettura può servire, quanto meno, a valutare questo punto di vista del problema, ad avvicinarsi ai temi economici con un approccio storicistico, a validare la ricca bibliografia che lo correda.  

Il saggio si apre con l'avvertenza: Questa è una inchiesta di rigore scientifico che si è avvalsa della consulenza di dodici economisti universitari internazionali. I loro nomi, le note e la bibliografia che attestano della serietà di questo saggio sono elencati in calce. Ma l’ho scritto in stile narrativo affinché chiunque possa leggerlo e divulgarlo. 

Si chiude con i seguenti dati: 
  • la disoccupazione nel nostro Paese è oggi oltre il 12%, con punte del 23% nel Sud
  • i fallimenti delle aziende italiane sono aumentati nel 2009 del 40%
  • il 30% degli italiani è costretto a ricorrere al prestito
  • il 38% è in seria difficoltà economica
  • il 76% è costretto alla  flessibilità  sul lavoro, con limiti invalicabili per l’acquisto di una casa o persino per la pianificazione di una famiglia.
  • Il lavoro a chiamata, anche detto 'intermittente', è aumentato del 75% dal 2007. Chi lavora a queste miserabili condizioni sono soprattutto operai, e lavorano un settimo degli altri dipendenti.
  • un milione e 650 mila italiani se perdessero il lavoro non avrebbero alcuna copertura o sussidio.
  • il 50% delle pensioni italiane non raggiunge i 1000 euro, il 27% delle pensionate arriva a meno di 500 euro. Siamo sotto al livello ufficiale di minima sussistenza per la metà di tutti i pensionati italiani.
  • il 10% più ricco degli italiani ha il 44% di tutta la ricchezza, mentre il 50% più povero ha il 10%
  • 1 italiano su 5 rimanda le visite specialistiche urgenti per mancanza di mezzi
  • l’11,2% non ha neppure il denaro per le spese mediche ordinarie
  • il 31% non potrebbe trovare 750 euro per una spesa d’emergenza in famiglia, 3 italiani su 10 che vedi in strada se gli si spacca un ponte stanno senza denti.
  • l’11% degli italiani non si riscalda d’inverno, è un cittadino su 10 che vedi in strada
  • l’attacco speculativo delle élite ai titoli di Stato italiani dell’estate 2011 ha costretto il governo a partorire le misure di austerità devastante che sono sui quotidiani mentre scrivo. Inutile ripeterle qui. Utile ricordarsi che né Berlusconi né Tremonti hanno alcun potere di farci alcunché. 
L'autore attribuisce questo crimine al Tribunale Internazionale degli Speculatori e degli Investitori – leggi il Vero Potere. E chiude il suo saggio con l'invito a reagire:
Organizzarci in divulgatori che stando fra la gente comune e nei luoghi della gente comune, fra i lavoratori, fra i piccoli imprenditori, e nella sinistra, permetta a tutti costoro di aprire gli occhi per capire 
A - le vere origini del presente disastro sociale ed economico, ovvero del colpo di Stato finanziario che sta storpiando la Storia 
B - il fatale inganno nascosto in ciò che loro considerano oggi fare buona economia  
C - come Modern Money Theory ci può aiutare salvare la nostra esistenza. Cioè la democrazia. 










Una visita al sito di Barnard per chi decide di leggere il suo saggio è doverosa
Come si arriverà al giorno... di Paolo Barnard

05 dicembre 2011

La vergognosa truffa di Italia-Programmi.net: come comportarsi

Stare lontani da quel sito e non pagare assolutamente quanto richiesto con frode!   
L'Autorità competente si attivi per chiuderlo al più presto. 


Ci sono cascato anch'io, come migliaia di naviganti che cliccando su un video si sono visti comparire la schermata con la scritta: per avviare questo video hai bisogno del plugin. Cliccando su aggiorna, sono stato inviato alla pagina http://www.italia-programmi.net/sign.php?pid=103&ref=333 del sito maledetto http://www.italia-programmi.net/ dove ho trovato la dicitura: crea il tuo account e scarica VLC media player 1.1.10 
VLC media player, per inciso, è un software free che si scarica gratuitamente anche dal sito del produttore. Come tutti gli altri che Italia-Programmi.net fornisce. Ho controllato, tra l'altro, il VLC media player che avevo sul pc e ho verificato che possedevo già la versione 1.1.10 

Per creare l'account e diventare soci occorreva fornire 
E-Mail:  
Nome, Cognome:   
Via, Nr.:  
C.A.P. , Città:  
Paese:
Data di nascita:  

La truffa colossale ha coinvolto e continua a coinvolgere migliaia di internauti che, dopo dieci giorni dalla data dell'attivazione dell'account, si sono trovati nella casella di posta elettronica la seguente mail:
Italia-Programmi.net - Sollecito di pagamento
XXXX  XXXXX
Via XXXXXXX
CP Città
xx/xx/2011
Numero fattura: xxxxxxx
Gentile Signor XXXX  XXXXX,
la ringraziamo per l'iscrizione a pagamento del xx/xx/2011 xx:xx (indirizzo IP: xxxxxxxxxx) effettuata da http://www.italia-programmi.net/. Non avendo fatto ricorso al diritto di recesso di 10 giorni, siamo lieti di poterla annoverare tra i nostri clienti per il portale di download premium www.italia-programmi.net.
Nel suo account personale troverà contenuti preparati dalla redazione e informazioni in tema Software per computer, nonché numerose funzioni esclusive. Ai fini della preparazione e dello svolgimento dei nostri servizi ci permettiamo di inserire in fattura le tariffe di utilizzo concordate sulla base del seguente prospetto:
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Accesso per 12 mesi a www.italia-programmi.net - 96,00 EUR
8,00 EUR per mese, pagamento secondo le condizioni commerciali dell'anno precedente.
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Importo dovuto     96,00 EUR
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La preghiamo di eseguire il pagamento di € 96,00 entro il xx/xx/2011 tramite SEPA / bonifico UE sul seguente conto bancario:
Beneficiario: Estesa Ltd.
IBAN: CY30005001400001400154795201
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La preghiamo di voler indicare in fase di versamento la seguente causale in modo da poter tracciare il Suo pagamento: xxxxxxx
Se non disponete di un servizio banking online, potete utilizzare il nostro ordine di bonifico da noi approntato (ORDINE-DI-BONIFCO-xxxxxx.PDF). Lo troverete in allegato a quest'e-mail.
Dovete semplicemente inserire i vostri dati e inoltrarlo alla vostra banca dopo averlo firmato.
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Naturalmente l'indirizzo support@italia-programmi.net non funziona e anche chi avesse scoperto l'imbroglio e avesse voluto usare il diritto di recesso non sarebbe stato messo nelle condizioni di farlo. 
Successivamente, trascorsi altri dieci giorni, giunge un secondo sollecito:
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purtroppo ad oggi non abbiamo ancora ricevuto notifica dell'avvenuto pagamento dietro nostro sollecito del xx/xx/2011 (Numero fattura: xxxxxxx). Siamo sicuri che si tratti solo di una svista; nel caso in cui abbiate già provveduto al pagamento, ignorate pure la presente comunicazione.
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cap Citta':      xxxxx xxxxxxxx
Data di nascita: xx/xx/xxxx
E-Mail:          xxxxxxxxx@xxxxxx@xx
Per precauzione, al momento della registrazione, vi e'stato trasmesso e salvato L'indirizzo IP.
Questo appare come: xxxxxxxxxxxxx.xxxxxxxxx.xxx. In caso di indagini penali e'posssibile risalire dall'indirizzo IP per identificare il computer, per vedere il tempo di applicazioni che e' stato utilizzato, tramite le autorita' competenti. Poiche' i dati di connessione devono essere conservati almeno 6 mesi in base al diritto attuale, l'indagine penale e' promettente.

ORDINE-DI-BONIFCO-xxxxxx.PDF 10K   Visualizza   Scarica  
(vai al video
Non si tratta soltanto di una colossale tentata truffa, purtroppo andata in molti casi a buon fine per la paura di molti di andare incontro a conseguenze penali. I truffatori che si celano dietro quel sito e che minacciano conseguenze penali per chi non paga, sono anche terroristi informatici  perché sanno bene che sono in corso, nei loro confronti, indagini da parte della Procura di Roma e diversi interventi da parte dell'Autorità Garante.  

Ci hanno provato anche con Antonio Catricalà
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, all'epoca Presidente dell'Autorità Garante della concorrenza e del mercato. 

Sito Polizia di Stato: Azione coordinata tra Postale, Procura e Antitrust 


TRUFFATA DA UN SITO WEB


La truffa targata italia-programmi.net
L’ADUC denuncia Italia-programmi.net
Truffa Italia-programmi.net: nuova nota Antitrust e consigli Aduc
Truffa Italia-programmi.net: Adiconsum: serve legge ad hoc e più strumenti a Polizia Postale e GdF
Italia-programmi. Aduc chiede il sequestro penale del sito
Italia-programmi.net. I consigli di Aduc per i consumatori
Italia-programmi.net: come bisogna comportarsi
Italia-programmi.net: aspettando l’Antitrust
Provvedimento adottato dall'Autorità Garante
Scarica Provvedimento n. 22709 con le disposizioni dell'Autorità Garante

ESPOSTO/QUERELA di Aduc c/o Tribunale di Firenze
ESPOSTO/QUERELA di Aduc c/o Tribunale di Roma
Sito Polizia di Stato: Azione coordinata tra Postale, Procura e Antitrust 

03 novembre 2011

SERVIZIO PUBBLICO - alle 21 di Giovedì potrai seguirlo anche da qui



Rivedi Servizio Pubblico a partire dall'ultima puntata

Buona Visione




Santoro, ancora boom di ascolti - Ora sarà difficile ridurci al silenzio

Qui puoi segire la puntata in onda




Dopo la prima puntata di Giovedì 3 Novembre:
Il Direttore del TG La7: Servizio pubblico ha cambiato la storia della televisione italiana. Ora il duopolio Rai-Mediaset è davvero finito
Servizio pubblico, l’audience si fa social - Boom di contatti e condivisioni sul web
Michele Santoro: Rivolta contro il degrado
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02 maggio 2011

Meno male che INTERNET c'è!

... che in tempo reale ci fa entrare in contatto con persone, informazioni, saperi, immagini e suoni, senza intermediazioni e senza censure. 
Non a caso le dittature più odiose, che non tollerano la libera circolazione delle idee, provano in tutti i modi ad imbavagliare il Web.
Meno male che c'è Google, che con il suo motore di ricerca e con tutti gli altri servizi offerti agli utenti, consente di ottenere tutte le informazioni che ci servono e di mettere online le nostre conoscenze; che c'è YouTube che ci aiuta a ricercare e trovare i video che avevavamo perso di vista e tutti i documenti video-sonori che ci permettono di ricostruire momenti importanti della nostra storia politica, artistica  e culturale; che c'è Google Earth che ci spiattella tutti gli angoli di questo nostro mondo, dal nostro quartiere alle più lontane plaghe dell'Australia o dell'America latina; che c'è skype per vedere e parlare gratis con amici, conoscenti e parenti, in ogni landa sperduta del pianeta; che c'è Facebook che ci permette di contattare amici e tanti conoscenti che condividono i nostri interessi, con i quali comunicare idee, opinioni e scambiare informazioni; che c'è Wikipedia, enciclopedia online, collaborativa e gratuita, disponibile in oltre 270 lingue, liberamente editabile e utilizzabile.

So che Internet è il sistema di comunicazione più sfruttato dalle nuove generazioni che con il pc e i videogame sono nati. Ma io sono convinto che al pc e al web dovrebbero avvicinarsi con meno timore e senza pregiudizi anche i miei coetanei, quelli cioè che hanno visto la luce nel dopoguerra o all'inizio di questa nostra età repubblicana. Quelli che come unico mezzo d'informazione e formazione nella loro infanzia hanno avuto la radio in onde medie, neanche in FM, e una scuola povera ma assai autorevole e rispettata come agenzia educativa. Poi nell'adolescenza hanno avuto accesso ad una Tv, anch'essa povera, in bianco e nero, con l'effetto neve che deformava e sfumava le immagini; una Tv che ha avuto il merito di costruire e diffondere una lingua italiana comune, che ha fornito programmi culturali e d'intrattenimento degni di tal nome, che ha permesso l'accesso di larghe masse popolari al teatro  e al cinema d'autore. 
Era la TV in cui un maestro d'altri tempi insegnava a leggere e scrivere a gente del popolo.




Grazie a quella scuola, a quella TV, a quella radio e alle radio libere e popolari tante generazioni, oggi mature e anziane, hanno avuto modo di formarsi opinioni e di diventare persone autonome, capaci di esprimere idee e giudizi critici.

Oggi la TV ha raggiunto livelli di perfezione tecnologica un tempo inimmaginabili, ma è controllata e manipolata da un GF per niente occulto, che l'ha svuotata di contenuti significanti rendendola solo strumento di potere per la formazione del consenso. Basta vedere programmi come il Grande Fratello, Affari tuoi, L'isola dei Famosi per rendersi conto che milioni di teleutenti sono irretiti e trasformati in teleidioti. Per non parlare di programmi d'intrattenimento come Amici di Maria De Filippi o L'Arena di Giletti dove ha ragione chi grida di più sul nulla o sull'ultimo pettegolezzo discettando, per esempio, sul lato B di Filippa Middleton o sulla presunta sciatteria dell'abito da sposa di Kate.
RAI e Mediaset ormai si somigliano fino a confondersi, con lo scopo dichiarato di incitrullire la gente. E si può comprendere perché la scuola, l'impegno serio nello studio e nel lavoro siano diventati noiosi, insulsi e vecchi per tanti giovani che intendono bruciare le tappe utilizzando le nuove (si fa per dire) agenzie formative ed educative. Si può capire, allora, perché si sostenga che gli insegnanti inculcano..., e a loro si preferisca un Lele Mora, un Fabrizio Corona, un Emilio Fede, un concorso per Miss Itralia. Si può capire perché qualche piccola rete come La7 sia occultata e qualche programma serio d'informazione e approfondimento, sopravvissuto tra le pieghe di una TV svuotata di servizi e di valori, venga mal sopportato e disturbato nella sua gestione e programmazione.

Per questo sostengo Meno male che INTERNET c'è e mi piacerebbe che ci fosse anche per i miei coetanei e per i più anziani di me; quelli, cioè, che hanno conosciuto un'altra scuola, un'altra TV, un'altra radio, altre agenzie d'informazione, più povere sicuramente ma più libere e più autentiche. 

Potrà apparire nostalgica la mia posizione ma non lo è.
Sappiate che INTERNET fa paura, come la scuola, a chi vuole continuare a controllare i nostri cervelli e riempirli di nulla. 

Lui è vecchio, i mezzi a sua disposizione sono vecchi!


Se sapremo fare questo salto di qualità e sapremo far funzionare le nostre capacità intellettive, non l'avrà vinta, non ci metterà il bavaglio; la scuola e l'informazione vivranno stagioni migliori e più feconde.

Ciò che mi piace rivedere della programmazione TV di ieri


05 marzo 2010

UN BLOG CHE CHIUDE - UNA VOCE CHE SI SPEGNE

Caro Massimo, non ti conosco personalmente ma come esponente della CGIL a Sciacca e in provincia di Agrigento. Dal tuo blog traspira fortissimo il tuo amore per la città natale, per le persone che nel tempo l'hanno onorata con la loro opera, per quanti non ci sono più e che tu ricordi con immutato affetto. Il tuo blog mi ha permesso di rivisitare momenti, situazioni e personaggi, anche ambigui, di Sciacca e non solo. L'ho trovato, però, sempre animato dal desiderio di contribuire a migliorare la situazione socio-economica di questa città che ha tutte le condizioni naturali e infrastrutturali per diventare un polo turistico notevole, solo che ci fossero gli uomini capaci di farla decollare. Sciacca è la città in cui vivo, che anche a me sta molto a cuore da quando ci ho frequentato il Liceo Fazello, ci sono tornato come insegnante e da otto anni ci risiedo. Anch'io, come te, nutro il sogno di vederla presto in grado di risolvere i suoi annosi problemi.

Per questo ti consiglio di soprassedere sulla decisione di chiudere il tuo blog: cambia ritmo nella pubblicazione dei post, non inseguire necessariamente i fatti del giorno, proponi spunti di riflessione, ma non chiudere. Non fare della tua una voce che si spegne. Le nostre "voci nel deserto" hanno ancora qualche buona ragione per esserci nella babele insopportabile di un'informazione telecomandata, e qualche orecchio attento che le ascolta.

02 marzo 2010

LE PAROLE DEI POETI PIUTTOSTO CHE I COMIZI


Mentre la RAI (servizio pubblico pagato da noi col canone) chiude gli spazi di approfondimento a vantaggio di una propaganda elettorale incontrollata e a reti unificate e i Minzolini scodinzolano impunemente e il parlamento si accinge a varare una serie di norme per evitare al premier di ottenere giustizia alla stregua degli altri cittadini, cento poeti italiani, giovani e meno giovani, famosi e sconosciuti, levano alta la loro voce contro la rimozione della memoria repubblicana, della cultura e della poesia nella società telecratica italiana.

Calpestare l’oblio è stata una grande operazione che dal web si è tradotta in acceso dibattito sulle principali testate giornalistiche italiane ed in un’assemblea nazionale dei poeti, che si è tenuta l’8 gennaio del 2010 al BebadoSamba di Roma.

Calpestare l’oblio vuol dire che i poeti italiani del Duemila non intendono più restare in silenzio di fronte allo sfacelo culturale del proprio Paese, sfacelo che se può essere definito sinteticamente berlusconismo, più propriamente è la Storia del trentennio dell’interruzione culturale e della colonizzazione televisiva della società italiana. Contro questo Trentennio di interruzione culturale i poeti di Calpestare l’oblio si ribellano. Essi dicono anche che l’ideologia della separazione è finita e reclamano il proprio diritto alla cittadinanza nella Polis del dibattito politico e culturale.

Io qui propongo i versi di uno dei meno noti tra questi poeti perchè mi hanno colpito profondamente; si tratta de Il risveglio di Angelo Ferrante.

Sarà una polvere di versi a seppellire
questo tempo marcio, incivile, che uccide
il vero della vita, e nel suo fluire
tra danaro, potere, indifferenza, irride
quel poco di pensiero che resiste.
Sarà pàtina, strato, a far fiorire
lemmi rigonfi d'ira, che la triste
faccia dell'ignoranza vorrebbe azzerare.
E si son dati, i servi, al migliore
del mercato, al più ricco, al più arrogante,
pestifero profeta del nulla, venditore
di vuote immagini, falso amante
di un’uguaglianza sempre più ineguale.
E parlano, sbraitano, strepitano,
in preda ad un delirio che fa male,
offendendo la vita, l'etica, la più banale
idea di dignità, di sé e degli altri. Verrà
il tempo, presto, di un nuovo decoro.
E questo è certo come certo è il vero.
La polvere dei versi perderà
molte scorie. Brilleranno di oro puro
le parole, tutte, di una nuova poesia
ritornando alla luce dalla cloaca
di questo tempo infame che le affoca.
Sveglia, allora, poeti. Lungo è stato
il sonno che ha sepolto nell’oblio
ciò che abbiamo pensato e cancellato.
È tempo di cantare. Nell’urlo
scomposto e sconcio di questa babele
che ci sovrasta, è tempo, ormai, di uscire
allo scoperto. Troppo amaro è il fiele
che intossica la forza del sentire.
Libertà. Dignità. Basta subire.
Tacere ancora è un po' come morire…


Di questo componimento mi colpisce l'analisi puntuale e severa della realtà
"E parlano, sbraitano, strepitano,
in preda ad un delirio che fa male,
offendendo la vita, l'etica, la più banale

idea di dignità, di sé e degli altri" e la certezza manifesta di un riscatto possibile
"Verrà il tempo, presto, di un nuovo decoro.
E questo è certo come certo è il vero."

Il tutto ponderato in una misura ritmica matura e consapevole.

Perciò, amici, vi consiglio di scaricare il prezioso volumetto da qui > Calpestare l’oblio, di leggerlo e farlo circolare.

07 febbraio 2010

UNIRE LE FORZE PER RESISTERE

L'invito è a fare gruppo che si riconosce, a fare rete nel rispetto delle singole, specifiche identità, e a non rimanere monadi isolate che abbaiano alla luna.
La novità è che non si tratta di un aggregatore di blog né di un giornale online costruito da altri e dato in pasto ai frequentatori della rete, ma di un vero e proprio contenitore in cui ciascuno di noi, diventando autore, può inserire le notizie, le immagini e i video che trova interessanti, i post del proprio blog o di quelli che segue, i commenti, il tutto nel rispetto di alcune regole fondamentali. Scarica il Manifesto

Intendo parlare di questa nuova, interessante iniziativa online, il portale Nuova Resistenza, il cui manifesto si propone di 
"creare nuove forme di diffusione dell’informazione e di collaborazione tra tutte le realtà che non condividono i valori di questo governo, per la rinascita del nostro Paese". "NR propone un progetto aperto a contatti e collaborazioni con tutte le organizzazioni, collettivi, singoli e gruppi che ritengono indispensabile unire le forze sugli obiettivi comuni, pur mantenendo ognuno le proprie individualità. L’obiettivo è dare visibilità e quindi più forza, alla resistenza attiva frammentata e oscurata dai mezzi di comunicazione; mettere in contatto realtà diverse per unire le forze e resistere insieme e meglio".
C'è nel Paese un bisogno diffuso di tenere alta la testa per creare le premesse al cambiamento di questo governo che produce la vergogna del lodo Alfano, dello scudo fiscale, di un parlamento paralizzato sulla tutela del presidente del Consiglio anziché occuparsi della crisi del paese che coinvolge sempre più le famiglie, i lavoratori, i pensionati, i giovani.

I temi principali sono: Nucleare - Acqua Pubblica - No Tav - Mafia - Diritti Sociali - Ambiente

Io ho già aderito e col mio blog ho iniziato la collaborazione; la stessa cosa consiglio di fare a chi mi segue e crede nella necessità di unire le forze in un impegno comune di forte Resistenza; per creare le condizioni, nel nostro Paese, di una vera Rinascita nel rispetto dei Diritti e della Costituzione.

Auguro a Nuova Resistenza tutto il successo che merita e spero che l'iniziativa non risulti  dispersiva.

06 gennaio 2010

Rispondo con piacere a questa mail che ho ricevuto nella mia posta elettronica


Ciao. Sul blog dell'Unità ho letto le tue parole e il  nome del tuo sito. Lì ho trovato la tua mail: "se vuoi scrivimi".  La sto usando, perchè in alto c'è una  frase di Giovanni Falcone. E questo mi piace. Le tue parole anche. Non sono una persona a cui piaccia tenere una corrispondenza, ma chissà, stiamo andando verso un abisso dove sarà difficile trovare persone che hanno il coraggio di mantenere le proprie idee, quindi mi interessa conoscere chi sembra avere anche qualche principio.
Però, premettendo che non me ne intendo di blog, forum, facebook, twitter ecc , mi incuriosiscono alcune cose, sul tuo sito, per esempio la pubblicità. E' normale? Pensi veramente le cose che scrivi o è un trucco? Non offenderti, non me ne intendo veramente, e ormai ho molta sfiducia e diffidenza . E, se ne hai voglia, mi dici perchè scrivi? Cioè, le tue motivazioni. Per capire.
Ciao e grazie.

Sono contento per le curiosità che ho destato in te e per le parole gratificanti che usi nei miei confronti e riguardo a ciò che scrivo. Grazie, già questo soltanto giustifica il mio impegno, totalmente gratuito, a proseguire nell'esposizione del mio punto di vista. Comprendo la tua sfiducia e diffidenza dati i tempi che corrono ma ti assicuro che, per quanto mi riguarda, non c'è trucco e non c'è inganno. Avendo aderito a GoogleAdSense, quella che trovi sul mio blog è pubblicità automatica di google, e dovrebbe avere qualche attinenza con gli argomenti trattati. Sinora mi ha reso € 13,92 che mi saranno liquidati solo quando saranno diventati almeno 100, cioè forse fra dieci anni o più, sempre che qualcuno vi clicchi sopra.
Mi chiedi perchè scrivo, vuoi conoscere le mie motivazioni. Ti rispondo così: perchè mi piace far conoscere le mie idee, e mi fa immenso piacere verificare qualche volte che non sono idee campate in aria e che qualcuno, come te, le può condividere. In un tempo in cui la maggior parte dei mezzi d'informazione di massa è gestita e manipolata dall'alto per ottenebrare le menti, senza alcun rispetto per i fatti e la verità, gestire un blog è diventato un modo che ti può dare la sensazione di incidere in qualche modo sull'opinione pubblica anche se a seguirti sono poche decine di persone. Sono contento, finchè mi sarà possibile, di poter dire quello che penso e sento senza condizionamenti di sorta. Rispetto ai pennivendoli e ai cani da pastore che abbondano sui giornali e sulle TV, mi considero davvero fortunato assieme a tanti altri blogger che hanno la mia stessa opportunità.
Ti consiglio di seguirmi ancora e di accostarti con maggior fiducia agli strumenti che le nuove tecnologie informatiche mettono a disposizione di tutti. Con molta stima.

14 novembre 2009

Quei bulletti arroganti e semianalfabeti che s'incontrano in FB mentre tanti s'impegnano a costruire il Futuro


In Facebook fioriscono Fan club e Gruppi giovanili che hanno come parola d'ordine e valore esibito l'arroganza.


Ecco le descrizioni di due gruppi:
  • "quelli che hanno la faccia come il culo,che se ne sbattono di quello che pensa la gente, che se ne fregano di tutto e tutti, che hanno sempre il posto in prima fila, che nn fanno colonna, che sorpassano a destra, che non guardano in faccia a niente e nessuno..." (131 membri)
Messaggi tipo: "Mister arroganza è tra voi! come me nessuno mai.. sopra tutto e su tutti! so tutto di tutti e rido in faccia alla gente..ahahahah; "bon, mi vado a scartavetrare l'uccello che ho una donna mobile da montare!!!"
  • "Nell'uso corrente è il senso di superiorità nei confronti del prossimo, che si manifesta con un costante disdegno. In questa eccezione (sic) è usata al posto di alterigia o altezzosità. L'origine del termine è giuridico, dal latino ad rogare, richiedere ed attribuirsi ciò che non spetterebbe. Quindi arrogante è colui che sovverte l'ordine naturale del dare e del ricevere.  
  • Ed infatti chi è arrogante se ne sbatte al cazzo degli altri. Ma è nel sapere di essere che si completa e si estrinseca quel cammino transeunte che porta alla perceziione del sè. Perchè trovo che sia bello essere arroganti, a volte, nelle situazioni che lo richiedano...volete mettere la sgradevolezza di una rispostaccia quando uno meno se l'aspetta? Non ha prezzo. Per tutto il resto c'è MasterCard."
Il primo capoverso è tratto interamente da una definizione presente in Wikipedia, al termine 'accezione' che gli sarà sembrato un errore ortografico o un refuso, il ragazzotto ha sostituito il più orecchiabile 'eccezione'. Del resto quelli come lui si sentono un'eccezione alle regole di buona educazione. Il resto risulta chiaramente frutto delle sue elucubrazioni; fantastico quel "Ma è nel sapere di essere che si completa e si estrinseca quel cammino transeunte che porta alla perceziione del sè". Seguono poi gli esempi di arroganza esibita.

"sai? mio nipote ha 2 anni e già parla qualche parola di tedesco come il nonno!"
- e sti cazzi?-
"sai? dovresti fare qualcosa per la tua pelle,magari un peeling chimico o altro..."
-ma pensa alle tue bocce a bisaccia!-
"non credi che se tu fossi più gentile anche gli altri lo sarebbero con te?"
-ma perchè,se tu mangi merda caghi zucchero?-
"che ne pensi di Francesca,quella mia amica che ti ho presentato sabato scorso?-
-ah...era amica tua? Pensavo t'avessero vomitato accanto...-
"ma tu che c'hai fatto coi libri dell'università?"
-ma li sono stoppati al culo!-
"scusa,non sei un po' troppo cresciuto per andare ai concerti vestito così?"
-e tu non sei troppo giovane per rompere il cazzo come i vecchi sulle panchine?-
  • "L'arroganza è catarsi. Un cammino attraverso un male che porta al bene per ottenere una società dove la gente se farà i cazzi propri per le questioni non fondamentali che interessano la tua vita" (83 membri)
Messaggi tipo: 'inebriante consapevolezza di essere superiori....; Sono daccordo Stefano. L'arroganza è anche classe e stare in pace con se stessi!; essere arroganti è genetica.
gli arroganti VERI sono quelli che se lo possono permettere. E hanno tutta la mia approvazione.
gli altri invece cercano di dimostrare agli altri di essere in gamba dandosi delle arie inutili....
Non so a che classe appartene voi... io è da anni che combatto con la mia arroganza innata... quando sei sempre un passo avanti è difficile girarsi, guardare indietro e nn far sentire tutti gli altri mediocri. hihihi; 



Così pensano, si esprimono ed agiscono i figli di questa società alimentati a iniezioni di "grande fratello", a scontri verbali (e non solo) in una TV in cui chi grida più forte, annichilendo l'interlocutore, sembra avere più carisma e ragione. Questi sono i giovani senza futuro e senza speranza, che hanno come modello la trasgressione imperante e il rifiuto delle regole e della legge, assisi ai vertici del potere.



Per fortuna non manca chi, indicendo sempre in Facebook il No-B DAY, in poche settimane raccoglie l'adesione di 254.000 fan (sempre in aumento) trasformando una presa di posizione virtuale in una grande e vera manifestazione a carattere internazionale che avrà luogo Sabato 5 dicembre. Complimenti!

29 settembre 2009

Cosa vuol dire libertà di stampa

Articolo 21 Costituzione:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.








Dall'alto di una maggioranza ampia e indiscutibile e di un pesante e sgradevole conflitto di interessi, provi  il Cavaliere a governare il paese, se gli riesce; a dare serie risposte alle aspettative degli italiani, che lo abbiano votato o no; ad affrontare i problemi gravi di milioni di famiglie attanagliate dagli effetti perniciosi della crisi.
Non criminalizzi un'opposizione parlamentare incerta e smarrita con indecenti falsità volte ad aumentare il suo credito personale nella platea dei suoi fans; non attacchi a testa bassa i pochi giornali italiani che gli chiedono qualche spiegazione sui suoi comportamenti: essi fanno solo il loro mestiere.
Non usi le sue testate giornalistiche e televisive per gettare fango sui suoi veri o presunti avversari. Non usi la RAI (TV pubblica sostenuta finanziariamente dal canone pagato da tutti i cittadini) come megafono personale; non provi a zittire con attacchi, minacce ed editti le poche voci non allineate al pensiero dominante.
Abbia grande rispetto per la democrazia del pluralismo se vuole che abbia ancora un qualche senso la parola "libertà" di cui si fregia il suo partito.
Non consenta a ministri come Brunetta di gettare discredito, con forme di ignobile provocazione, contro rispettabili categorie di professionisti, funzionari, lavoratori, cittadini che spesso operano in condizioni di assoluta difficoltà.
Si ricordi, infine, che i cittadini (non so quanto opinatamente) lo hanno scelto per governare pro tempore il paese e non per irreggimentarlo in una massa informe e sottomessa.

Leggi il bel fondo di Roberto Saviano su Repubblica:

Cosa vuol dire libertà di stampa

16 dicembre 2008

Provino i miei 4 lettori a immaginare il web dopo la "normalizzazione" cara a Berlusconi

“Internet – come scrive Vincenzo Vita - non ha bisogno di censure e tanto meno di regolamentazioni, perché per sua natura si autoregola”. E continua - “Il grande tema delle regole su Internet, che ci sono e di cui si dibatte è quello di come garantirsi nei confronti dei reati più gravi, come pedofilia e terrorismo, ma non è certo quello di mettere bavagli o censure: sarebbe politicamente grave oltre che tecnicamente impossibile”.

Da leggere in proposito il bell’articolo di Giorgio Santelli, Berlusconi che regolamenta il web è come mettere la volpe a guardia del pollaio. Cito dall’articolo - “Il web va bene così, non si tocca. E' uno spazio di libertà e di pluralismo che, come il mercato tanto amato dal Presidente del Consiglio - trova modo di regolamentarsi da solo, con regole interne come la netiquette che vengono certamente rispettate da blogger e utenti di internet in modo infinitamente maggiore di quanto Berlusconi sappia rispettare regole di pluralismo dell'informazione, regole di pluralismo del mercato, sentenze della Corte costituzionale, decisioni del consiglio e dell'Unione Europea”. E ancora – “Il dramma vero che Berlusconi vive è la grande capacità di giudizio che la rete riesce a fornire a chi la naviga. Su internet un politico non può essere bugiardo, non può raccontar balle, non può dire una cosa oggi e l'esatto contrario domani perchè chi sta sulla rete (a differenza di quel che accade per chi guarda la tv) è attento, trova tutto, visita archivi mondiali e permanenti e scopre la verità. Non è un medium passivo. Questo fa paura a Silvio come ha fatto paura e ha punito Bush. E fa paura a tutti coloro che vorrebbero regolamentare la libertà di informarsi perchè la chiave del loro potere sta nell'ignoranza e nel poter controllare i mezzi di informazione”.

La verità è che Berlusconi sente che c’è una fascia crescente di popolazione, specialmente giovanile ma non solo, che si avvicina a internet e alla libera informazione perché non ne può più dei Fede, dei Vespa, degli spot commerciali estenuanti nella loro controproducente ripetitività, del controllo monopolistico esercitato sui tradizionali sistemi di comunicazione.

Meno male che l’’abbronzato’ Obama la pensa diversamente e saprà fare ‘cucù’, come tutti noi, alla proposta indecente!

03 novembre 2006

Le mie idee su FB

Questa pagina è collegata a LE MIE IDEE su Facebook

Da oggi puoi inserire nel tuo sito o nel tuo blog, il riquadro della pagina di LE MIE IDEE, permettendo così ai tuoi visitatori di leggere e usufruire istantaneamente di tutti i contenuti pubblicati, ma anche di diventare sostenitori della pagina stessa.

Inserire il riquadro è semplicissimo: copia il codice che segue, personalizzalo in base alle tue esigenze, ed incollalo nel tuo spazio web.
Consigli per la personalizzazione del codice:
  • puoi modificare la larghezza width="250" ed inserire il numero di pixel che preferisci;
  • puoi modificare il numero di fans che appaiono in modo casuale nel riquadro cambiando il valore 8 dove trovi scritto connections="8")

Le mie idee su Facebook
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