Informazioni personali

La mia foto
Amo riflettere e ragionare su quanto vedo e sento.

Benvenuto nel mio blog

Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
Consiglio, pertanto, di stare alla larga a quanti hanno la testa imbottita di frasi fatte e di pensieri preconfezionati; costoro cerchino altri lidi, altre fonti cui abbeverarsi.

Se vuoi scrivermi, usa il seguente indirizzo: mieidee@gmail.com

20 dicembre 2012

Allegri, allegri! Il nostro piangere fa male al re

Ma perché possiamo stare allegri ci hanno pensato già loro, con un regalo di Natale di cui sentivamo un estremo bisogno: con la legge di stabilità, in arrivo a gennaio 1000 nuove sale da poker. 
Ci mancavano! 

Sempre allegri bisogna stare, ché il nostro piangere fa male al re... 


Nella rubrica Lettere e Risposte de l'Espresso ho trovato il seguente testo di Carmelo Dini che ha catturato la mia attenzione. Perciò lo ripropongo alla vostra. 

Il nostro piangere fa male al ricco e al cardinale… e anche al parlamentare
Io penso che noi, poveri cristi, che sopravviviamo con una modestissima pensione, oppure che sopravviviamo senza neppure una modestissima pensione, oppure che ci siamo trovati senza lavoro e senza pensione, noi poveri cristi che a stento sopravviviamo, oppure che non sopravviviamo, che ci suicidiamo, non dobbiamo lamentarci.  
In fondo, dobbiamo essere grati a Mario Monti, e ai partiti che hanno sostenuto il suo governo. Ci hanno reso tutti salvatori dell’Italia (perlomeno così ci raccontano). In qualche modo possiamo andarne orgogliosi, esserne contenti: martiri per la salvezza del paese. Non è cosa da poco. Ma perché i sacrifici non li hanno imposti ai ricchi, anziché ai poveri? Hanno detto che non c’era tempo, che la manovra era urgente. Favole! Sono modesti, i signori del governo Monti, e non vogliono ammettere che hanno agito in tal guisa, solo per bontà d’animo. 
Loro sanno che per i ricchi, diventare lievemente meno ricchi, è una sofferenza atroce, un dramma, un’indicibile tragedia, e per questo non hanno voluto infierire su di essi. Invece, per chi i sacrifici li fa da una vita, che differenza fa una piccola privazione in più? Per uno come me, tanto per fare un esempio, che ai sacrifici è abituato sin da piccolo (c’era la guerra e la famiglia era numerosa), che importanza possono avere un po’ d’euro in meno al mese? Questi i giusti pensieri dei bravi signori del governo Monti. 
E quindi non rattristiamoli con le nostre proteste e con i nostri lamenti, per di più che il nostro piangere fa male al ricco e al cardinale e anche al parlamentare. Stiamo allegri e non rattristiamogli il Natale. (Carmelo Dini su l'Espresso) 
Ascolta i Bandabardò in Sempre allegri bisogna stare 


Nessun commento:

Posta un commento

Stai per lasciare un commento? Lo leggerò volentieri ma ti chiedo per correttezza di firmarlo. In caso contrario sarò costretto a cestinarlo.
Ti ringrazio, Victor

Il miglior motore di ricerca