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Dedicato a quei pochi che non hanno perso, nella babele generale, la capacità e la voglia di riflettere e ragionare.
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09 marzo 2010

TRAVAGLIO SUL DECRETO INTERPRETATIVO (FEDRO DOCET)

Può apparire eccessivo e strabordante, e forse in qualche passaggio lo è, ma non si può dire che la sua analisi sugli ultimi avvenimenti non sia lucida ed esauriente.



Io voglio aggiungere la favola di Fedro che stigmatizza in modo esemplare come opera il più forte nella "giungla". Proprio per evitare che l'agnello soccombesse sempre alla forza, nella società civile ci siamo dati le leggi (uguali per tutti) e gli organismi a tutela e garanzia. 
C'è qualcuno che crede di trovarsi ancora nella giungla o che alla legge della giungla vorrebbe farci tornare. Penso che non gli sarà facile: gli uomini che applicano la Legge e il popolo dirozzato, che della Legge accetta anche la severità per non tornare alla giungla, si opporranno fermamente.
VIVA LA COSTITUZIONE - VIVA LO STATO DI DIRITTO
Ad rivum eundem Lupus et Agnus venerant siti compulsi: superior stabat Lupus, longeque inferior Agnus: tunc fauce improba latro incitatus jurgii causam intulit. Cur, inquit, turbulentam fecisti mihi istam bibenti? Laniger contra timens, qui possum, quaeso, facere quod quereris, Lupe? A te decurrit ad meos haustus liquor. Repulsus ille veritatis viribus, ante hos sex menses male, ait, dixisti mihi. Respondit Agnus: equidem natus non eram. Pater hercle tuus, inquit, maledixit mihi. Atque ita correptum lacerat injusta nece.
Haec popter illos scripta est homines fabula, qui ficti caussi innocentes opprimunt.

Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l'agnello beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: "Perché osi intorbidarmi l'acqua?"
L'agnello tremando rispose: "Come posso fare questo se l'acqua scorre da te a me?"
"E' vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole".
"Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato".
"Allora" riprese il lupo "fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie". Quindi saltò addosso all'agnello e se lo mangiò.
Questo racconto è rivolto a tutti coloro che opprimono i giusti nascondendosi dietro falsi pretesti.
MEDITATE GENTES!

6 commenti:

  1. Maurizio9.3.10

    Bisognerebbe che chi preposto a garanzia fosse veramante imparziale e non come spesso avviene di parzialità estrema.
    Avviene così che chi anche la pensa in maniera diversa da chi sta al comando, si senta di andare dalla parte che tanto viene criticata, anche perchè di diverso non vede nulla tra chi è al potere e chi momentaneamente non lo è.
    Trvaglio farebbe bene a limitare le sue "battute" spesso assurde, perchè così, come purtroppo verrà dimostrato dalle prossime elezioni, non fa altro, assieme a tanti ciarlatani, che fare aumentare il consenso per coloro che oggi come oggi comandano.
    Allora, caro Vito, probabilmente saranno c...i acidi per molti di noi.
    Ciao.
    Maurizio

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  2. Caro Maurizio,
    non condivido un'acca di quanto scrivi:
    1) Non può essere che quando gli danno ragione sono imparziali e quando gli danno torto diventano "di parzialità estrema". (Ogni cittadino che ha a che fare con la giustizia ha tutti gli strumenti per far valere il proprio diritto e non avrà mai un "decreto interpretativo" per stravolgere il dettame giuridico urlando contro i giudici imparziali);
    2) Mi guarderei bene dal considerare "ciarlatani" quanti si battono con coraggio per il rispetto del diritto, della Costituzione e degli organi di garanzia (i cittadini sono allarmati per lo scempio che si sta facendo della verità e della legge con colpi di mano di bassa lega);
    3) Io non so come voteranno gli italiani: ognuno ha le proprie idee e le rispetto, e non credo, come pensi tu, che tutte le pecore siano nere (questo succede quando siamo al buio, come vogliono tenerci, ma tanti cominciano ad aprire gli occhi);
    4) Io non so cosa tu tema dal voto, io ho poco da temere: quando i fatti parlano chiaro e si assiste ogni giorno allo stravolgimento della realtà, ad un parlamento che sembra non vedere i problemi del paese - tutto ripiegato sulle urgenze del capo, all'arroganza inaudita di chi crede e vuole che la "res publica" sia fatto privato, giunge una gran voglia di lottare per il bene comune che si espande a macchia d'olio (i più giovani, liberi da condizionamenti, compromessi e impedimenti di sorta, ne stanno dando una dimostrazione straordinaria).
    Questa fase malsana della politica italiana sarà spazzata via molto presto e, finalmente, torneremo a respirare un'aria più salubre.
    Ti saluto con un sorriso.

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  3. maurizio10.3.10

    Ringrazio per il sorriso.
    Non condivido un acca di quello che scrivi.
    Manca l'assoluto rispetto dell'altrui pensiero espresso.
    Le pecora bianche o nere sempre pecore sono e....attenti al lupo, anzi ai lupi.
    Attenti specialmente a quei lupi che fino a non molto tempo fa vestivano con un manto nero, sono i più selvaggi ed aggrassivi.
    Ciao, con sorriso doppio.

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  4. Non riesco a capire cosa vuoi dire. Cerca di leggere tutto attentamente e apri gli occhi. Ti sento un po' agitato. Ciao, con un sorriso triplo.

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  5. Maurizio10.3.10

    Veramente se qualcuno è agitato, quello sei senz'altro tu.
    Fai senz'altro finta di non capire che veniamo presi in giro tutti.
    Io sono molto calmo e tranquillo.
    La realtà è che tutti noi sappiamo che, oggi come oggi le sinistre, nonostante la veemenza degli attacchi, non desiderano governare, perchè non saprebbero porre nella realtà e nella pratica la loro arroganza di sapientoni e di signor no.
    Con questo, penso che tu lo abbia capito, il sottoscritto non vuole difendere chi attualmente ci governa, perchè li considera incapaci, ma allo stesso tempo male minore.
    Ciao.

    Con questo voglio considerare chiuso il discorso, perchè comunque, caro Vito, chiunque sieda su quelle poltrone farà quello che vuole a discapito di tutti.

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  6. Ok, tieniti il tuo male minore, io spero in un bene possibile. Va bene così? Stammi bene.

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Ti ringrazio, Victor

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