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29 settembre 2012

La corruzione fatta persona ?

La lettera di Lavitola, ritrovata nel computer sequestrato all’imprenditore Carmelo Pintabona (l’italo-argentino usato come messaggero per raggiungere l’ex premier) a margine dell'inchiesta sulla presunta, tentata estorsione ai danni di Berlusconi, è uno spaccato straordinario che dimostra con quali mezzi e con l'utilizzo di quali personaggi il leader del Popolo della Libertà sia riuscito a costruire e mantenere il suo potere personale, in più occasioni traballante. E come abbia confezionato le sue vendette private nei confronti di chi abbia tentato di opporsi al suo strapotere nella gestione del partito. 

La lettera (i magistrati ne riscontreranno l'autenticità e se e come sia pervenuta al destinatario) riesce anche a fare aprire gli occhi a quanti non hanno finora voluto vedere quanto da tempo appariva lampante. Che l'Uomo della Provvidenza era soltanto un grande corruttore (parola di Fini) che, approfittando di un'ingentissima disponibilità di denaro, ha comprato tutto ciò che ha potuto, cose, persone, voti, giornali e giornalisti, tv e programmi progettati al fine di esaltarne le gesta, amplificarne le false verità e demolire gli avversari. 
Fino a portare il Paese nello stato in cui si trova attraverso un ventennale esercizio delle più turpi pratiche corruttive che hanno corredato il suo improbabile cursus honorum.

E pensare che sarebbe bastato, agli albori della sua discesa in campo, che fosse dichiarato ineleggibile e non legittimato a governare il Paese perché titolare di concessioni governative relative al suo impero mediatico! 

P.S.: sarà solo un caso che il PDL - il famoso partito degli onesti di alfaniana memoria - si mostri refrattario a votare la legge anticorruzione proposta dal governo? 

La lettera di Lavitola (tutta da leggere) 

Sig. Presidente, La prego di scusarmi se con la consuetudine che Lei mi ha concesso, Le scrivo con estrema chiarezza. (...) Le dico francamente, non so se le Sue prese di distanza sono reali, o frutto di un misto di istinto di conservazione, vigliaccheria e cattivi consigli, o come spero, di un giusto e normale gioco delle parti. Comunque, leggere che Lei mi accomunava ad un mafioso, motivo per il quale Lei non mia avrebbe più parlato, mi ha fatto molto male (...) . Io sono un uomo d'onore, e voglio continuare ad esserlo. (…) Lei, subito dopo la formazione del Governo, in questa Legislatura, con Verdini e Ghedini presenti, mi disse che era in debito con me e che Lei era uso essere almeno alla pari. Era in debito per aver io "comprato" De Gregorio, tenuto fuori dalla votazione cruciale Pallaro, fatto pervenire a Mastella le notizie dalla procura di Santa Maria Capua V etere, da dove erano arrivate le pressione per il vergognoso arresto della moglie, e assieme a Ferruccio Saro e al povero Comincioli "lavorato" Dini. Ciò dopo essere stato io a convincerLa a tentare di comprare i Senatori necessari a far cadere Prodi. Ciò in viaggio verso Reggio Calabria in aereo, per una manifestazione di De Gregorio, presente Valentino. Anche allora mi indagò Piscitelli, senza risultato, motivo per il quale Ghedini ammise che non era opportuna la mia candidatura. Non candidò neppure Sica (salvo poi premiarlo, con i risultati noti), io nonostante la mia delusione, mi adoperai a che il Sica non impazzisse. Lei mi ha promesso: - Più volte di entrare al Governo (persino mi chiamò dopo la nomina della Brambilla e mi disse che era dispiaciuto di non riuscire solo con me a mantenere la parola); - Di mandarmi al Parlamento Europeo (alle percedenti pressi da solo 54.000 preferenze); - Di entrare nel cda della Rai; - Che il primo incarico importante che si fosse presentato, sarebbe stato per me (inizio 2010); - Di collocare la Ioannuci nel cda ENI; - Di nominare Pozzessere, almeno direttore generale di Finmeccanica. Mi ha concesso: - La Ioannuci nel cda delle Poste (aveva promesso di darle anche la presidenza di Banco Posta, anche ciò non ò stato mantenuto); - Il commissario delle dighe (ruolo inventato da me con Masi). Ho ottenuto da Lei anche: - Che Forza Italia concedesse all'Avanti! un finanziamento di 400.000 euro nel 2008, altro non era che il rimborso di soldi che Lei mi aveva autorizzato a dare a De Gregorio nel 2007 (se ne occuparono Ghedini e Crimi); 400/500.000 euro (non ricordo) di rimborso spese per la "Casa di Montecarlo", dove io ce ne ho messi almeno altri 100.000 euro. Martinelli ha contribuito con 150.000, oltre che con il volo privato da Panama a Rotna (circa 300.000 euro), quando Le portai i documenti originali di di Santa Lucia (circa 300.000 euro).

Certo non potevo rischiare a Roma che me li trovassero (li portarono fuori i piloti). Ovviamente gli ho restituito le somme compensandole con altre partite. Tutte somme non concordate con lei (ma di cui lei era a conoscenza) e che quindi non voglio essere restituito. Mentre per Tarantini le devo io 255.500 euro (che è ovvio le restituirò). - Lei ha regalato a Martinelli, 100. 000 euro (forse meno) di diritti televisivi. Quanto sopra solo quale sintetico promemoria, degli ultimi tempi. Andando agli inizi: - Io e non Chiara Moroni spaccai il piccolo PSI, quando lei non candidò Martelli e De Michelis. Lei mi telefono personalmente per candidarmi, e non lo fece, per il veto di De Michelis e Martelli (sic!) . - Il povero Bettino, si sentiva preso in giro. (...) Dissi a Craxi che Lei aveva risanato il giornale, ed era vero Lui però era certo che avevo ricevuto i 6 miliardi di lire da lui richiesti. Lei ha creato, dato potere, ricchezza e fama a tanti. Difeso a spada tratta Verdini, Brancher, Dell'Utri, Previti, Bertolaso, Ciarrapico, Cuffaro e Romano da accuse ben più infamanti che le mie. Vediamo quali sono le abberanti accuse a me mosse. (...) Nello specifico: - Tarantini e Montecarlo non serve che mi dilunghi; - P4, per averLe insistentemente raccomandato il maresciallo La Monica. Era la fonte che ha quantomeno contribuito a salvare Bertolaso (glielo puo chiedere), ci ha coperti nell'indagine sull'acquisto dei Senatori, ha datto una mano sul serio nelle indagini su Saccà (con le intercettazioni) e Cosentino, ed ha elliminato alcune foto che La vedevano ritrato assieme a Bassolino e ad alcuni mandanti della Camorra, per la vicenda rifiuti (sono certo che lei non sapesse chi fossero). Eravamo in grande debito, e lui si era reso conto che Bisignani e Papa lo sfruttavano e lo prendevano in giro promettendogli di andare ai Servizzi, per guadagnare 2000 euro in più al mese. (...) Non c'è nulla di più pericoloso di un amico che si sente tradito, abandonato e senza vie di uscita; - Finmeccanica: A Panama come Lei sa, non avevo bisogno di corrompere nessuno, in Brasile non si è concretizzato nulla (non ho alcuna preoccupazione); - l'Avanti!: Realmente ho prodotto false fatture, per ottenere i 2.5 milioni di euro annui appena sufficienti per il gionale (...). Non è mia intenzione rinfacciarLe nulla, ma Lei mi diede la Sua parola che avremmo visto assieme Letta e Ghedini per riepilogare quanto da me fatto e quanto fosse ingiusta la loro avversione nei miei confronti. (...) Non voglio impietosirLa e francamente credo di non averne bisogno per ottenere il Suo aiuto. È necessario però, farLe presente che circa 4 mesi di latitanza e quanto riportato dalla stampa, sono stati sufficenti a: - bruciare anni di lavoro; - mettere in crisi la mia famiglia; - Farmi rompere con la mia storica fidanzata (8 anni ed un figlio); - Bruciare l'ambizione di fare politica e la mia immagine in società. Il tutto, solo per Tarantini (...). La prego di aver chiaro che si trata dell'escussione di un credito morale che sono convinto di avere. (...) Ho bisogno che: - Si trovi lavoro almeno ad alcuni di quelli (19) che lo hanno perso con l'Avanti! Si tratta di: - Mia moglie (3/4.000 euro/mese) giornalista; - Mia sorella: Laureata in psico pedagogia (2/3. 000 euro/mese); - Il mio ex autista, 2 ragionere, 1 giornalista. - Si restituiscano ad Angelo Capriotti (è in contatto con Suo fratello) 500.000$, da lui spesi a vuoto a Panama, dei quali mi ritiene forse anche giustamente responsabile (me ne interessai su pressione di Suo fratello e di Valentino). - Si paghi una società cinese (900.000 dollari),che mi ha fornito e sta contnuando a farlo, i servizi necessari alla definizione del piano di sfruttamento della mia concessione di taglio in Amazzonia, che ho in gran parte venduta, come Le dissi; -Si paghi lo studio di avvocati che si occuperà dell'arbitrato (mi hanno fatto un preventivo di circa 5.000.000,00 euro), per non perdere il saldo di 230 milioni di euro (dei 260 stipulati), che si è reso necessario,essendo stato io inadempiente per non aver potuto firmare, entro il termine concordato la voltura del piano e della concessione esecutiva di taglio e rimboschimento.
Il clamore della vicenda giudizziaria sta determinando un comprensibile, ma odioso ostracismo nei miei confronti. Nessuno vuole firmare nulla che mi riguarda e Purtroppo il presidente Lula (che si sta confermando un vero amico) non conta già quasi più nulla. (…) La prego di non "mollarmi", sarei rovinato.
Come procedere: Per lo studio legale e la società cinese, la prego di farmi sapere a chi fatturare (...); Per Capriotti, l'unico contatto ragionevole è tramite Suo fratello (al quale dice di essere molto legato) o Valentino, che lo conosce. La prego di farlo contattare al più presto, è inaffidabile ed avendo perduto a suo avviso l'affare della sua vita (le carceri a Panama), perchè io non me ne sono voluto interessare è pericoloso. (…) Tranne che le assunzione (per le quali La prego impegnarsi al massimo, ci tengo moltissimo e francamente non mi sembra possa rappresentare per Lei un grosso problema), si tratterebbe di un prestito. Assieme alla somma prima elencata (900.000$ + 500.000$ + 5.000.000 euro), ovviamente Le restituirò anche i 255.500 euro (residuo dei 500.000 affidatimi per Tarantini). Sarò in grado di restituirLe la somma con uno o più trasferimenti giustificabili da fatture o in varie trance da 500.000 euro in contanti in Italia o dove Lei vorrà. (…) Le ho fatto pervenire questa lettera sigilata, tramite Caselli, che essendo un parlamentare che va e viene dal Sud America, non desta sospetti e non è perquisibile. (…). Ne approfitto per augurarLe un Natale sereno (capisco che tra problemi, famiglia e fidanzate non sarà semplice, neppure per Lei, ma glielo auguro sinceramente) e un Nuovo Anno molto migliore di quello agli sgoccioli. Dopo i casini devono arrivare soddisfazioni proporzionali.
Rio de Janeiro, 13 dicembre 2011.

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