Con queste parole Nikos chiude l'accorata lettera agli Italiani, pubblicata sul sito Informare per resistere
Nella lettera Nikos offre, da testimone attivo, un resoconto appassionato sugli scontri con la polizia, avvenuti domenica scorsa in piazza Sintagma, davanti al Parlamento greco.
Il racconto fornisce lo stato d'animo di un intero popolo, oscillante tra frustrazione, disperazione, impotenza e voglia di lottare e resistere per riconquistare il senso di appartenenza e l'identità di una nazione portata nel baratro dai suoi governanti, dalle banche, dalle multinazionali e, infine, dalle pesanti, insostenibili condizioni imposte dall'Europa per ottenere gli aiuti comunitari. Non manca nelle parole di Nikos un giudizio sprezzante sui personaggi succedutisi al governo negli ultimi 10 anni, sui politici che siedono in Parlamento, sul FMI e sull'Europa ripiegata sulle posizioni di Angela Merkel.
La lettera si chiude con questo appello al quale non si può rimanere insensibili:
Cari amici, vi mando un abbraccio forte, un saluto dal popolo Greco e vi aspettiamo per iniziare ad unire le nostre voci! Il Mediterraneo deve alzare la testa! Contro quelli che ci vogliono schiavi e servi. Contro quelli che vendono la terra nostra. Contro quelli che ci rubano la vita, i sogni e la prospettiva di fare famiglia. Contro quelli che chiudono gli ospedali e le scuole, quelli che danno la nostra ricchezza naturale alle multinazionali straniere.
SIAMO TANTI, SIAMO UN PUGNO, SIAMO UMANI ANCORA… POSSIAMO VINCERE! Leggi la lettera di Nikos
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