29 febbraio 2012

Dai giornali poveretti: "Solo un cretinetti"


Condivido pienamente la nota di Michele Serra su La Repubblica di oggi. Mi piacerebbe soltanto vedere in faccia qualche lettore di questi sedicenti giornali e scambiarci qualche parola. Forse riuscirei a convincerli che, nella maggior parte dei casi, non si tratta di giornali ma di carta straccia. E molti di coloro che li imbrattano, non sono giornalisti ma pennivendoli prezzolati che spesso, individuato il nemico di turno del loro padrone, gli scaricano addosso tutto il veleno di cui dispongono nel tentativo di fidelizzare i loro lettori (?). 

Forse è davvero responsabilità loro se in questo Paese si è perduta, ormai da tempo, la civiltà del dialogo e dell'ascolto. 


“È solo un cretinetti” è l'elegante titolo che il Giornale dedicava ieri, a tutta prima pagina, al manifestante no-Tav caduto dal traliccio. In termini semantici, politici, soprattutto umani, la derisione dell'agonizzante fa da perfetto pendant alle scritte sui muri della sedicente area antagonista contro Caselli. Nessuna differenza, né di stile né di significato, quando si cancella la fisionomia umana del  “nemico”. Da tempo, del resto, un pezzo importante del giornalismo italiano di destra sembra avere perduto ogni rispetto: di se stesso. Vanno in televisione (su tutte le reti, a tutte le ore del giorno) in giacca e cravatta, sfoderando sorrisi e discorrendo amabilmente: e quelle sono le pubbliche relazioni. 
Poi in privato, sui loro giornali, per la cerchia ristretta dei loro lettori, il linguaggio diventa sputo. Non le idee, ma le singole persone, con nome e cognome, sono esposte all'odio e al disprezzo, come teste mozze sulle picche. Meritevoli di sghignazzo anche da rapiti o da morti, come fecero con il povero, umile, coraggioso Ernesto Baldoni, ammazzato dagli assassini islamisti e trattato da coglione perché (pensate!) viaggiava da free-lance in zona di guerra. Adesso c'è il cretinetti morente. Tanto, in capo a un paio di giorni, tutto passa in cavalleria. C'è un nuovo dibattito televisivo da affrontare con piglio british, e un nuovo titolo sul quale infilzare la preda di turno. 
Speriamo che il prossimo sia almeno in buona salute. Michele Serra

A questi pseudo-giornali e ai loro sedicenti gionalisti ho dedicato alcuni post. Leggili.
Eroici i giornalisti del Giornale e di Libero! 
Se quelli del Giornale alla Sallusti o quelli di Libero ... 
COSA CI POSSIAMO ASPETTARE DA QUELLI DI LIBERO E DEL GIORNALE? 

2 commenti:

  1. Anonimo29.2.12

    ecco. mi sono persa pure questo. la verità: non compero il cartaceo perchè non avrei tempo di sfogliarlo, figurati di leggerlo. leggo rep online, coi blog annessi, ma tantissimi ottimi articoli me li perdo, come quello di lunedi. li cerco on line, e se mi va bene qualcosina trovo! complimenti davvero per il blog,ottimo lavoro.
    grazie e ciao
    Anna

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    1. Ciao Anna. Ecco, ti sono stato utile ancora una volta! La prossima volta, però, non entrare come anonimo. Grazie, Victor

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Ti ringrazio, Victor