Nel mio post AVATAR +/- ROSARNO tento una relazione impossibile fra i fatti di Rosarno e le anticipazioni sul film che, poi, tutti siamo andati a vedere.
Relativamente al film, scrivevo "A detta di qualcuno che lo ha visto, è un film solo di effetti speciali. Effetti meravigliosi che ormai tendono ad occultare la realtà sotto i nostri occhi, visto che viviamo solo di quelli!"
Poi commentavo "La relazione tra i due fatti sembra inesistente ma vi si può cogliere una terribile, stridente contraddizione: la realtà dei rapporti fra essere umani in carne ed ossa, sempre più degradata e mortificata fino alla barbarie, e la ricerca dell'evasione in un mondo virtuale dove soltanto sembra possano allignare i buoni sentimenti".
Per soddisfare il desiderio di Annalisa voglio aggiungere le seguenti considerazioni. Premetto che sono di gusti piuttosto conservatori e non amo particolarmente il cinema (preferisco leggere un buon libro) e del cinema non mi attraggono le pellicole di fantascienza ma preferisco il realismo. Quanto premesso può bastare per compromettere il mio giudizio su Avatar che, naturalmente, non è positivo.
Rispetto a quella anticipazione, il mio giudizio non cambia di molto: se togli la visione 3D, la “performance capture”, gli effetti speciali insomma, ti rimane ben poca cosa. La trama è povera e scontata come l'adesione alla difesa dell’ambiente e alla salvaguardia dell'energia; come la condanna del tentativo di conquista di un territorio vergine per l'accaparramento delle fonti energetiche. Per non parlare dell'eccessiva insistenza sulle scene di guerra e devastazione che potevano esserci, in parte, risparmiate.
La sceneggiatura, pur accreditando alcune forti sensibilità contemporanee, non regge il confronto con un'opera qualsiasi di Verne, Salgari o Asimov: una narrazione semplice, condita di buoni sentimenti, supportata da un ricco budget e da un uso esperto degli effetti speciali.
Costato 237 milioni di dollari, ne ha già incassati circa due miliardi e mezzo. Non c'è che dire, il battage ha funzionato ma gli spettatori escono dalle sale contenti e soddisfatti per la loro facile adesione al mondo dei buoni.
Facile adesione. Qualificarsi buono.
RispondiEliminaCerto che trovi, in ogni dove, qualche cosa da criticare.
Ma vivi tranquillo.
Maurizio
Maurizio, io vivo tranquillo! Ho scritto questo post per rispondere ad una precisa richiesta di un'amica in FB. Ho espresso solo il mio punto di vista e avrei preferito che anche tu entrassi nel merito, come hanno fatto quanti, anche in FB lo hanno commentato. Ti comunico, per inciso, che questo post ha portato sul mio blog oltre 100 visitatori; ciò vuol dire che l'argomento suscita molto interesse. Ti voglio bene, V
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