16 novembre 2009

LE PAROLE STIMOLANTI DI UN PRETE CORAGGIOSO CONTRO L'AFASIA LETARGICA DI TANTI ITALIANI

ARRIVA IL MOMENTO IN CUI UNA GOCCIA FA TRABOCCARE IL VASO?





Il governo e la maggioranza hanno valicato ogni ritegno: ormai delinquono in pubblico e in tv apertamente al grido minaccioso di «Salvare Berlusconi ad ogni costo». Il parlamento chiuso si riapre per approvare una leggina che metta al sicuro Berlusconi dai «suoi processi» e non importa se questa leggina non solo annienta gli scandali di truffa, falso in bilancio, bancarotta, ecc. ma annulla il diritto di milioni di cittadini che hanno diritto ad una sentenza ed eventualmente ad un risarcimento. Con questa legge che riduce solo i tempi dei processi, senza dare personale, strumenti e mezzi per accelerarli, si consuma la supremazia definitiva del sopruso sul diritto, della mafiosità sulla legalità, dell’impudenza sulla dignità e la sconfitta definitiva dello stato di diritto.

Berlusconi, dopo il lodo Alfano torna ad essere, almeno teoricamente, un cittadino come gli altri e come tutti deve essere processato e assolto o condannato con una sentenza inappellabile. Non possiamo tollerare ancora una volta una legge che lo salvi impunemente, anche in presenza di sentenze in corso. Non possiamo assistere inattivi, inermi e complici di una immoralità e indegnità di questa portata.

Usiamo la rete non solo per resistere, ma per reagire, per impedire che ancora una volta il corrotto, corruttore, compratore di giudici, di sentenze e di testimoni, il predatore fiscale che con le sue evasioni e i suoi conti esteri ha rubato  a tutti noi e a ciascuno di noi, possa farsi beffe dello Costituzione e del Diritto.  Una leggina riguarda Mediaset che deve al fisco circa 200 milioni di euro e se la caverà con un misero 5%. Come è possibile che i pensionati, i lavoratori a stipendio fisso, i precari, i cassintegrati, le donne, i senza lavoro, possano ancora votarlo e vederlo come un modello? 


Come è possibile che assistiamo rassegnati alla vivisezione della Costituzione e della sopravvivenza di uno scampolo di dignità? Siamo calpestati ogni giorno nei nostri diritti e derisi nella nostra dignità e non siamo in grado di reagire come si conviene ad un popolo di gente che ogni giorno si ammazza per vivere onestamente del proprio lavoro e nel rispetto della Legge.

Non possiamo tollerare più che un uomo disponga dello Stato, delle sue Istituzioni, che ordini alla Rai di firmare un contratto di 6 milioni di euro al suo maggiordomo Bruno Vespa perché è bravo a fargli il bidet. Non possiamo tollerare che un suo dipendente, Minzolini, pontifichi a suo nome dalla tv di Stato; non possiamo più tollerare che sia smantellata Rai 3 anche se aumenta ascolti e fatturato solo perché indigesta al satrapo senza statura. Non possiamo più tollerare che ci domini a suo piacimento e a suo uso e consumo. Se lui è l’utilizzatore finale delle prostitute a pagamento, noi vogliamo essere le sue mignotte «a gratis»?

Mettiamo in moto una rivoluzione e riportiamo il treno dentro i binari della Legge, delle Istituzioni, della Legalità, della Giustizia, della Dignità e del nostro Onore. E’ ora il tempo di scendere in piazza non per rivendicare un aumento di stipendio, ma per rivendicare un sussulto di dignità e di orgoglio di essere Italiani e Italiane che non vogliono essere scaricati come spazzatura. Berlusconi sta imperando e sta distruggendo tutto perché noi lo permettiamo o quanto meno lo tolleriamo.

Alziamoci in piedi e non pieghiamo la testa, chiedendo a gran voce, se necessario con uno sciopero generale ad oltranza, le dimissioni di Berlusconi, dei suoi avvocati pagati da noi e la conclusione dei suoi processi perché in Italia nessuno può essere più uguale degli altri e tutti, nessuno escluso, devono sottostare alla Maestà del Diritto.

Mi appello alle organizzazioni sindacali, ai partiti, alle associazioni nazionali e internazionali, ai gruppi organizzati, all’Onda lunga della scuola, ai blogger, alle singole persone di buona volontà con ancora una coscienza integra perché «el pueblo unido jamás será vencido».

Paolo Farinella, prete - Genova, 12 novembre 2009

7 commenti:

  1. Luciana16.11.09

    http://www.facebook.com/no.berlusconi.day

    Una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi, sabato 5 dicembre ore 14:00 piazza della repubblica, Roma

    Alle 23.22 del 15 novembre il contatore della democrazia segna 270.000 iscritti!

    RESISTENZA! RESISTENZA! RESISTENZA!

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    perché noi lo permettiamo o quanto meno lo tolleriamo: Danilo Dolci ormai quasi vent'anni fa parlava delle differenze tra il trasmettere e il comunicare, tra il concrescere simbiotico e il perverso inoculare.
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    In questo senso il DIGITALE TERRESTRE è conforme allo scontrino fiscale GRATTA E VINCI
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    Mi spiace che Paolo Farinella prete, come pure Beppe Grillo comico blogger, invitino alle dimissioni dopo tante sacrosante considerazioni sullo stato attuale di cotanta inoculazione di perversione sociale.
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    Come le guerre sono un affare troppo serio per lasciarlo ai generali, l'istituto delle dimissioni è un affare troppo serio per appellarlo a questi NOSTRINON-rappresentanti.
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  3. maurizio16.11.09

    Con tutte le ragioni che posso riconoscere a Farinella (che penso sia stipendiato anche Lui con i nostri soldi dell'8 per mille), non posso accettare che occupi il Suo ed il nostro tempo ad istigare la gente.
    Pensi un po' alla Sua chiesa, a tutto quello che potrebbe fare e che invece non fà.
    Che spreca denari e risorse in un apostolato che Gesù, se tornasse sulla terra, delegittimerebbe.
    Che badi e bacchetti, un pochettino, tutti quei mercanti che nel tempio della Sua chiesa sproloquiano ed insultano il buon senso e la fede delle persone oneste che ancora credono.
    Basta con le continue intromissioni del clero e della CEI, dell'Avvenire nella sporca politica, basta con lo sporco perbenismo di cui si circonda.
    Predicare bene e razzolare male, fai quello che ti dico ma non fare quello che faccio, questo è il loro motto.
    Per questo non posso accettare ne ordini ne consigli da chi, ogni giorno vende il Cristo.
    Che lascino perdere Berlusconi ed il Suo governo.
    Ciao
    Maurizio

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  4. Mi dispiace, Maurizio, non sono d'accordo. Anche i preti sono cittadini a tutti gli effetti e hanno una testa per pensare. O ci piacciono soltanto quelli che ci fanno comodo, come, per esempio, don Gianni Baget Bozzo (Dio l'abbia in gloria)?

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  5. maurizio18.11.09

    Il prete ha scelto un certo tipo di apostolato che non è di certo politico ma solo religioso e sociale.
    Sapevo che non eri d'accordo, ma la dialettica civile istruisce e rende viva la nostra quotidianità.
    Un "Sacerdos Dei" non può e non deve intromettersi nelle disquisizioni politico pseudo sociali che fermentano negli animi di chi, ogni giorno deve fare battaglia, per se stesso e per chi non ci riesce con il vivere.
    Non posso accettare che la chiesa, in genere, ed il clero in particolare si intrometta con il voler insegnare come e cosa si debba o non si debba fare.
    Perchè non pensano a modernizzarsi, in maniera tale da vivere quotidianamente e personalmente le difficoltà della gente?
    E' molto facile dire:"Fai così, fai colà", ma farlo e ben tutt'altra cosa.
    Cosa sanno della disoccupazione? Del lavoro sottopagato, delle bollette da pagare, del mangiare, dei figli con le loro necessità?
    I più non fanno neanche catechismo, demandano ai laici loro.
    Qualche messa, qualche funerale, battesimi sempre meno.
    Insomma si fanno mantenere, pretendendo di comandare e disporre di tutti noi a loro piacimento.
    Povero Gesù, morto in croce per chi?
    Se tornasse tra noi penso proprio che non si lascerebbe fare tutto quello che gli hanno fatto.
    Ciao.
    Maurizio

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  6. .
    E' arrivato come un uragano dal basso il NoCavDay
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    Si può davvero definire così questo NoCavDay?
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    Cosa davvero fanno le menti pensanti delle
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    anime più diverse del movimento in rete - perché è da lì che è nato in maniera spoantanea - ?

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    Mi sono perso qualcosa, quali le informazioni, i tam tam, i riscontri che mi mancano?
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    Mentre facevo altre cose, un uragano mi è davvero passato accanto, attraverso? Un uragano scoop, dal basso?
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    Personalmente, ho solo notato uno, due interventi, e quella che, a conclusione di analisi e dichiarazioni sacrosante, considero una strategia perniciosa (clik sul mio nome).
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    Ribadiamo i termini. Se da nonviolento considero strategia perniciosa la rivendicazione del contrasto anche violento, esaltata dal convergere degli opposti interessi di un'opposizione da incubo a un incubo di governo,
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    come non considerare ancora più perniciosa una spuntata, inconcludente, marcita opposizione sedicente democratica?
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    Quali uragani dal basso potranno nascere da una richiesta di dimissioni, ripetuta a pappagallo, pilotata da chi?
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    Fanculo l'opposizione. Come, quando, dove, a chi e cosa, perché fare opposizione?
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    Nella vita reale come ti opponi a un incubo? Gli dici dimettiti?
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    Dagli incubi ci si sveglia...
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  7. Anonimo1.8.10

    lunga lunghissima vita a don farinella, si comporta e parla proprio come avrebbe voluto Gesù e non come un servo della chiesa che nulla a che vedere con Gesù. un mio vecchio amico prete brasiliano mi diceva negli anni 60, che l'italia era da evangelizzare daccapo...

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Stai per lasciare un commento? Lo leggerò volentieri ma ti chiedo per correttezza di firmarlo. In caso contrario sarò costretto a cestinarlo.
Ti ringrazio, Victor