20 novembre 2009

RIFLESSIONI SU LEONARDO NELL'ERA BERLUSCONI

"Fu tanto raro e universale, che dalla natura per suo miracolo esser produtto dire si puote: la quale non solo della bellezza del corpo, che molto bene gli concedette, volse dotarlo, ma di molte rare virtù volse anchora farlo maestro. Assai valse in matematica et in prospettiva non meno, et operò di scultura, et in disegno passò di gran lunga tutti li altri. Hebbe bellissime inventioni, ma non colorì molte cose, perché si dice mai a sé medesimo avere satisfatto, et però sono tante rare le opere sue. Fu nel parlare eloquentissimo et raro sonatore di lira [...] et fu valentissimo in tirari et in edifizi d'acque, et altri ghiribizzi, né mai co l'animo suo si quietava, ma sempre con l'ingegno fabricava cose nuove." (Anonimo Gaddiano, 1542)


Sono grandemente affascinato dalla vita e dall'opera di Leonardo da Vinci, di cui ho visitato qualche mese fa la casa natale, nella campagna di Vinci, e i musei che in quella città conservano tracce notevoli del grande concittadino.
Adesso, attratto dal Codice Trivulziano e non avendo potuto visitare il Castello Sforzesco  per motivi logistici, ho acquistato il volume a cura di Pietro C. Marani e Giovanni M. Piazza, con il bel corredo delle tavole anche in CD-ROM.
Curatissima l'esposizione on-line della vita e dell'opera di Leonardo presso l'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA.

Quando si viene assorbiti dalla grandezza e dal genio smisurati di un tal personaggio, le peripezie di un "povero miliardario" alle prese con il suo passato oscuro e con il suo presente contraddittorio su cui la magistratura si ostina a voler fare chiarezza, appaiono miserevoli. E vien da chiedersi: com'è stato possibile che i problemi personali di mister B. siano diventati i problemi di un paese civile e avanzato come l'Italia, la terra che ha dato i natali a Leonardo e ad altri cento, mille uomini che nella storia l'hanno resa illustre? Come e quando si uscirà da quest'impasse?
E ancora, cosa racconterà la storia ai nostri figli e nipoti di questa età buia? Di noi che viviamo questa temperie? Di quest'uomo sfrontato oltre ogni limite che aspira ad avere un posto ragguardevole nella storia di questo secolo?



Come non arrossisce quando guarda (se ne è capace) al passato del nostro paese e riflette allo stato in cui l'ha ridotto?

1 commento:

  1. maurizio21.11.09

    Ai nostri figli, la storia racconterà dell'incapacità della sinistra; racconterà della tante,troppe favole che ha voluto raccontare agli italiani per bene, del furto di denaro pubblico nelle università, nella scuola da lei rette sotto la falsa dea dell'istruzione.
    La storia racconterà di tanta brutte cose che il belusconismo ha
    fatto, ma dovrà raccontare la verità come sempre, dovrà anche dire che gli italiani non si meritano tutto questo, che dal sud al nord l'Italia è una.
    Non neghiamolo, tanti popoli (ed ora ancora di più) ma uniti, perchè gratta gratta, sotto sotto, ci vogliamo bene.
    Certo i tempi sono cambiati, il nord non è più il ricco e prosperoso nord, il sud non è (non lo è mai stato veramente) terra di beduini e camellieri.
    Smettiamola di "sberegare" (vociare villanamente)come dei mercanti imbroglioni.
    Leonardo è italiano, è di tutti noi, anche se l'talia dei sospiri e dei dolori non era ancora formata.
    Ma era il tempo dei geni, era il tempo degli uomini.
    Saluti a tutti
    Maurizio

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