18 luglio 2009

SPLENDIDA CORNICE NAPOLETANA PER CONCERTO VERDIANO

Magnifico evento quello prodotto ieri sera in Piazza Plebiscito a Napoli. Sfatando la superstizione della data - venerdì 17 - parecchie migliaia di napoletani hanno gremito la suggestiva Piazza Plebiscito per assistere ad un memorabile concerto verdiano. Sul palco quasi 400 musicisti: le due orchestre e i due cori dell'Accademia di Santa Cecilia e del San Carlo di Napoli.
Grazie al 3° canale della RAI l'evento è stato amplificato e fruito al livello nazionale e la grande musica, per una volta, è riuscita a vincere sui miseri calcoli di carattere commerciale. Le note di Giuseppe Verdi si sono levate alte e solenni ad indicare un destino comune di nazione ad un popolo martoriato da una criminalità devastante e da una volgare ideologia che lo vorrebbe ricacciare egoisticamente in piccole patrie. Il "Va' pensiero" che la Lega padana ha tentato di far proprio, dimentica del potente anelito patriottico che lo caratterizza e dell'entità culturale che lo rende patrimonio indivisibile delle genti d'Italia, ha riecheggiato maestoso nella splendida cornice di una grande capitale del Sud, ricca di storia e di cultura.

Si dice che la buona musica è universale e, perciò, accomuna; ma qualche volta (Verdi docet) produce l'effetto straordinario di mostrarci tutta la miseria, la debolezza e l'arroganza delle tirannidi. A me, e non so a quanti altri italiani, ieri sera ha mostrato quanto incolta, infelice e meschina sia stata l'uscita del leghista Castelli che pochi giorni fa ha sostenuto "Basta con il romanesco nei film e alla TV"

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