Dopo l'orribile carneficina di stampo terroristico-islamista che ieri ha sconvolto la Francia, l'Europa e il mondo intero, riprende con vigore, anche da noi, l'indecente e sconsiderata caccia all'extracomunitario in quanto tale, a prescindere da ciò che fa e da come vive.
Come antidoto a questa denigratoria campagna sempre attiva, consiglio la lettura di Ghetto Economy curato da Antonello Mangano, che ci documenta in modo dettagliato sulle condizioni di vita e di lavoro di decine di migliaia di migranti sfruttati, ricattati e violentati, manodopera a basso costo nelle regioni del profondo sud e in alcune aree del nord industrializzato.
Dalla quarta di Copertina:Le serre del doppio sfruttamento, sessuale e lavorativo. Le braccianti rumene e la loro dignità violata. I ghetti di Stato e le baraccopoli africane ai margini dei campi. I semi che diventano sterili. Le multinazionali e le società finanziarie. Ma anche tonnellate di succo d’arancia tagliate con sostanze chimiche.Sono solo alcuni orrori nascosti dietro l’etichetta del supermercato. Dagli aranceti di Rosarno alle vigne del Piemonte, un’economia arcaica e tecnologica, schiavista e finanziaria produce arance, vino, pomodoro. Il cibo che arriva sulle nostre tavole.Durante un viaggio sorprendente raccontiamo un incubo che ci appare lontano e legato ai migranti. Ma che sta diventando il nostro futuro.
Nessun commento:
Posta un commento
Stai per lasciare un commento? Lo leggerò volentieri ma ti chiedo per correttezza di firmarlo. In caso contrario sarò costretto a cestinarlo.
Ti ringrazio, Victor