19 gennaio 2014

Lo spregiudicato che chiama il pregiudicato a fare le riforme

Non si era ancora vista una cosa del genere. Ma in questo paese tutto è possibile. Anche che un segretario PD, democraticamente eletto, chiami l'uomo che ha sgovernato l'Italia per anni, condannato per frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita, prostituzione minorile, concussione aggravata; sotto processo per corruzione e diffamazione aggravata; in attesa di essere assegnato ai servizi sociali o ai domiciliari, a fare le riforme da tempo attese - legge elettorale compresa - dopo la cancellazione da parte della Consulta del porcellum dallo stesso prodotto. 

Complimenti e auguri! 


I buontemponi lo chiamano pragmatismo, a me sembra becero azzardo o cinismo babbeo. 



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