Non sono stato particolarmente tenero con Monti, con il suo governo e con le scelte di politica economica che hanno finito per colpire a morte il ceto medio, i lavoratori e i pensionati del nostro Paese, ma la sua uscita sul mondo del calcio, i suoi scandali e malefatte la condivido in pieno.
Quello del Calcio, infatti, è diventato un mondo in cui circola troppo denaro, alimentando la facile illusione di poterne fare a palate senza ritegno. Risulta, perciò, assai diseducativo per i più giovani che lo percepiscono non come palestra di vita e di crescita personale ma come mezzo per il raggiungimento della notorietà e di enormi guadagni, mai bastevoli.
Quello del Calcio, infatti, è diventato un mondo in cui circola troppo denaro, alimentando la facile illusione di poterne fare a palate senza ritegno. Risulta, perciò, assai diseducativo per i più giovani che lo percepiscono non come palestra di vita e di crescita personale ma come mezzo per il raggiungimento della notorietà e di enormi guadagni, mai bastevoli.
La frase del Presidente del Consiglio ha fatto inferocire tifosi, club e dirigenze che avrebbero poco da obiettare se considerassero responsabilmente lo spettacolo indegno e vergognoso offerto da alcuni anni a questa parte, da calciopoli al calcio-scommesse. Ne riproduco, pertanto, la parte più significativa per un'attenta riflessione.
Bisogna riflettere e valutare se non gioverebbe per due-tre anni una totale sospensione di questo gioco. È particolarmente triste e fa rabbrividire quando il mondo dello sport, che dovrebbe esprimere i valori più alti, si rivela un concentrato di fattori deprecabili. In questi anni abbiamo assistito a fenomeni indegni.
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