Domani è l'8 Marzo 2012, la data che ricorda lo sfruttamento, le discriminazioni e le violenze subite dalle donne nel mondo del lavoro e in famiglia, ma anche le conquiste socio-economiche e politiche realizzate nel corso degli anni.
Nella maggior parte dei casi questa ricorrenza si risolve in un'occasione per le donne di darsi al divertimento sfrenato, trasgressivo con l'esclusione dei rispettivi compagni; per gli uomini nel regalo del rametto di mimosa alle donne della propria cerchia, a partire dalla moglie o fidanzata.
Difficilmente si riflette sulla strada fatta dalle donne nel processo di emancipazione e di riconoscimento della parità e su quanta ne rimane ancora da fare. Dai trattamenti discriminanti nel campo del lavoro, nel ruolo domestico e in quello della rappresentanza politica. Per non parlare della violenza e dei maltrattamenti che le donne subiscono dentro e fuori la famiglia, fenomeno che l'ISTAT ha monitorato e che negli ultimi mesi, non che ridursi nelle sue dimensioni, ha registrato un preoccupante incremento.
Io penso che la donna a tutte le latitudini, per il compito esoso che svolge nell'ambito familiare, per l'impegno e la dedizione che mette nell'attività lavorativa, per il contributo notevole che offre nel sociale e in politica alla costruzione di un mondo più giusto, più umano e solidale, meriti il riconoscimento unanime e il sostegno di tutte le persone di buona volontà.
Voglio riproporre gli auguri formulati su questo blog esattamente un anno fa e sempre validi:
Link utili:
- che le donne, tutte le donne, siano riconosciute nel lavoro che svolgono alla pari dell'uomo;
- che le donne, tutte le donne, abbiano lo spazio che meritano in politica e nella società;
- che lo stupro venga condannato ovunque come uno dei reati più odiosi;
- che il lavoro domestico della donna venga riconosciuto come un servizio sociale primario;
- che le donne, tutte le donne, siano riconosciute in Italia e nel mondo come costruttrici di pace;
che le donne, tutte le donne, vengano apprezzate anche per quello che sono dentro e non solo per quello che mostrano fuori; che finisca lo sfruttamento vergognoso del corpo della donna; che tutti boicottino quei prodotti pubblicizzati attraverso messaggi ammiccanti al sesso femminile; che le donne, tutte le donne, si emancipino totalmente dalla subordinazione ad un potere corrotto; che le donne, tutte le donne, aiutino i loro uomini a diventare o rimanere persone libere.
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