10 novembre 2011

Grazie Presidente

Finalmente un sorriso 
Con gli interventi e i provvedimenti di ieri, efficaci nella loro chiarezza e tempestività, il Presidente Giorgio Napolitano ha chiuso definitivamente una lunga, travagliata fase politica della nostra storia nazionale e ne ha fatto intravedere un'altra all'orizzonte.  


In sole tre mosse ha mostrato a tutti noi e al resto del mondo che il baratro cui siamo affacciati si può evitare facendo responsabilmente ciascuno la propria parte.  Grazie Presidente! 

Intervenendo alla celebrazione della Giornata dello Spettacolo, il Presidente, tra le altre cose ha detto che per fronteggiare la crisi si richiede un impegno immediato e di lunga lena, da parte nostra, nella gestione della finanza pubblica e più in generale nella visione e nella guida dello sviluppo economico e sociale del paese. Scelte severe nell'uso delle risorse, diversi e meditati ordini di priorità, superamento di fatali ritardi e contraddizioni nell'affrontare, con riforme spesso annunciate e sempre mancate, debolezze di fondo del sistema paese. (...) Abbiamo bisogno di decisioni presto e via via nei prossimi anni, che diano il senso di una rinnovata responsabilità e coesione nazionale

Nel pomeriggio, mentre le quotazioni in borsa scendevano precipitosamente e lo spread dei nostri titoli di stato toccava nuovi record negativi allarmanti, al fine di fugare ogni equivoco o incomprensione il presidente ha rilasciato una dichiarazione in 4 punti:

1) non esiste alcuna incertezza sulla scelta del Presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi di rassegnare le dimissioni del governo da lui presieduto. Tale decisione diverrà operativa con l'approvazione in Parlamento della legge di stabilità per il 2012;
2) sulla base di accordi tra i Presidenti del Senato e della Camera e i gruppi parlamentari sia di maggioranza sia di opposizione, la legge sarà approvata nel giro di alcuni giorni;
3) si svolgeranno quindi immediatamente e con la massima rapidità le consultazioni da parte del Presidente della Repubblica per dare soluzione alla crisi di governo conseguente alle dimissioni dell'on. Berlusconi;
4) pertanto, entro breve tempo o si formerà un nuovo governo che possa con la fiducia del Parlamento prendere ogni ulteriore necessaria decisione o si scioglierà il Parlamento per dare subito inizio a una campagna elettorale da svolgere entro i tempi più ristretti.

Parole chiare che cominciano a rasserenare i mercati mentre i presidenti dei due rami del Parlamento annunciano che la legge di stabilità sarà definitivamente approvata entro sabato 12 novembre. 

Ma la mossa importante giunge in serata, quando il Presidente Napolitano nomina Mario Monti senatore a vita per altissimi meriti nel campo scientifico e sociale.  

Sarà Monti il novello Cincinnato che avvierà il risanamento delle finanze e il rilancio dello sviluppo in un clima politico e sociale rasserenato, risolvendo il gap di fiducia che ci paralizza? 
C'è da augurarselo perché andare alle elezioni in un clima da tregenda con i mercati che ci penalizzano e con la legge elettorale porcellum non è assolutamente auspicabile. 




PS: un consiglio non richiesto e un auspicio. Per qualche tempo il presidente del consiglio ancora in carica eviti di fare dichiarazione pubbliche. Se non riesce a farlo per l'Italia o per il suo partito, lo faccia, almeno, pensando alle sue aziende. Al suo partito Angelino riesce a pensare benissimo e alle sue aziende badano egregiamente gli eredi designati. Per quanto riguarda l'Italia, la lasci serenamente al suo futuro. Non dubiti: saprà trovare la strada. 

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