Sono appena rientrato da un soggiorno breve ma non tanto - 10 giorni - a Torino, la città che da anni ho avuto in animo di visitare senza riuscirci. Stimolato dalla ricorrenza del 150° dell'Unità e, forse, anche dal desiderio di vedere come la grande capitale del Nord reagisca alla becera propaganda leghista, finalmente mi sono deciso. Ho trovato una città fantastica, tutta pavesata dal tricolore. Non solo gli edifici pubblici e i palazzi monumentali ma anche i servizi commerciali e i balconi delle case private facevano sfoggio della bella bandiera italiana. Ai margini della cosiddetta padania mi si è stagliata di fronte, imponente, la bella, nordica Torino che non intende rimuovere il suo profondo legame con il Sud d'Italia. E a chi parla di Torino come di una città periferica e provinciale, voglio far notare come in essa convivano, perfettamente integrati, assieme ai nativi e agli autoctoni, tanti meridionali, africani e orientali; in un mosaico di colori, di culture e idiomi rispettosi e tolleranti.
Certamente anche Torino vivrà la grave crisi di questi anni che all'occhio del visitatore non appare nella sua profonda drammaticità, vuoi per il garbo degli abitanti, vuoi anche per l'eleganza e la sontuosità dei palazzi, delle piazze, dei giardini e, aggiungerei, per la funzionalità dei servizi urbani.
Ringrazio, inoltre, Torino per avermi liberato di quel luogo comune che vuole i suoi abitanti falsi e cortesi. Nei miei contatti casuali li ho trovati, invece, aperti, corretti, cordiali, disponibili e generosi.
Anche se la mia amica Adriana mi ha fatto opportunamente notare che stiamo parlando di una città la cui popolazione è autoctona soltanto in piccola parte.
Anche se la mia amica Adriana mi ha fatto opportunamente notare che stiamo parlando di una città la cui popolazione è autoctona soltanto in piccola parte.
Nel nord/est diciamo, quando sentiamo e vediamo certe espressioni o immagini: "Stucco e Pittura, fanno sempre bella figura".
RispondiEliminaAnche da noi, le vie e le piazze sono pavesate col tricolore
Ciao Victor.
Maurizio
Ma il verde da voi è il colore dominante! :-)
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